Dopo 86 giorni di attività, le Infermiere Volontarie C.R.I. imbarcate su Nave Cavour hanno fatto rientro insieme a tutto il personale dell’operazione umanitaria voluta dal nostro Paese, denominata White Crane, (Gru Bianca), concludendo ufficialmente la missione a Civitavecchia, con una cerimonia a bordo della portaerei, presenti il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenuto a salutare il contingente militare insieme al Sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vincenzo Camporini e dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Amm. Sq. Bruno Branciforte. Ad accoglierle, la Vice Ispettrice Nazionale S.lla Olimpia Pocci, la Segretaria Generale S.lla Monica Dialuce-Gambino ed il Commissario di Civitavecchia Signora Micaela D’Andrea. Con loro, una rappresentanza costituita dai vertici regionali e provinciali degli ispettorati di appartenenza. La portaerei, al comando del Capitano di Vascello Gianluigi Reversi ha visto impegnati ben 882 militari italiani nel portare soccorso alla popolazione colpita da sisma ad Haiti, sia da un punto di vista logistico, che sanitario. Proprio in quest’ultimo aspetto, non nuovo per le unità Militari della Marina, si riscontra una ricorrenza storica che conferisce a questa missione un valore particolare per il Corpo delle Infermiere Volontarie: si è trattato infatti, della prima missione a bordo di una nave dopo gli eventi bellici della seconda Guerra Mondiale. La tradizione, nell’impiego del Corpo delle Infermiere Volontarie a bordo di navi allestite per soccorsi sanitari, nasce in concomitanza con la sua istituzione. Risale infatti al 1910 la prima l’attività, quando su Nave Menfi, 60 Sorelle portarono soccorso dei feriti del conflitto italo-turco. Questo nuovo impegno a cui sono state chiamate le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, ha molti aspetti di unicità: si è trattato, infatti, del primo impiego della nuovissima unità portaerei della Marina Militare Italiana, entrata in servizio il 10 giugno del 2009 e destinata a divenire, insieme alla porterei italiana Garibaldi, un’Unità Maggiore della flotta; inoltre le attività svolte sono state improntate ad un accentuato carattere interforze, vi hanno, infatti, preso parte una Task Force ”Genio” dell’Esercito, personale dell’Aeronautica e dei Carabinieri, ma non basta, la natura umanitaria della missione ha dato vita ad un intervento sanitario complesso a cui hanno preso parte personale militare italiano interforze a cui si è aggiunto, originando la prima operazione congiunta italo-brasiliana, un team di specialisti civili e militari del Brasile, ed infine ha costituito occasione per collaborazioni con enti e strutture sanitarie civili locali o giunte in loco che, sono state supportate dall’unità nello svolgimento di delicati interventi, grazie anche alle sofisticate attrezzature sanitarie presenti a bordo. Iniziata con la partenza da La Spezia il 19 gennaio scorso a cui è seguito un breve scalo a Civitavecchia per imbarcare mezzi e materiali, la nave ha raggiunto le acque antistanti Port-au-Prince dopo soli 11 giorni di navigazione con due soste a Las Palmas (Isole Canarie) e a Fortaleza (Brasile) per l’imbarco del personale sanitario brasiliano ed altri mezzi. Grazie alla sua spiccata flessibilità Nave Cavour si e’ dimostrata uno strumento efficace nel portare soccorso e trasferire in tempi brevi, viveri e materiali di prima necessità, considerando le precarie condizioni degli approdi e arrivando con i suoi mezzi aerei a quelle aree non altrimenti raggiungibili. L’Esercito, rappresentato dalla Task Force ”Genio” degli Alpini, a provveduto a rimuovere le macerie, sgomberare le strade dai detriti, demolire le strutture pericolanti e ricostruire strutture primarie per un totale di 11 cantieri edili allestiti, 12.000 metri cubi di macerie sgomberate. L’equipe sanitaria ha fornito assistenza alla popolazione locale, effettuando 56 ricoveri presso l’ospedale della nave, su oltre 100 assistiti fornendo 316 prestazioni mediche anche presso PMA a terra. Circa 150 i pazienti soccorsi o evacuati con 63 voli effettuati dai 6 elicotteri italiani dell’Aeronautica Militare che ha concorso all’assistenza sanitaria con il personale preposto all’evacuazione medica ed ha fornito la protezione al personale operante a terra insieme al personale dei Carabinieri. Sono state distribuite più di 12 tonnellate di generi alimentari e 176 tonnellate di medicinali insieme a 36 tonnellate di acqua resa potabile dai depuratori della portaerei. Alla fine della cerimonia durante la quale molte sono state le parole d’elogio per il lavoro svolto dalla missione, il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha voluto salutare personalmente il personale schierato, stringendo simbolicamente la mano ad un componente di ciascun reparto e scambiando con loro alcune parole, a lui si sono uniti nel gesto il Sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso e tutte le autorità civili e militari presenti. Infine, ad attendere le Sorelle un ben tornato speciale richiesto dall’Ispettorato Nazionale, allestito presso i locali di Forte Michelangelo, offerti dalla capitaneria di Porto di Civitavecchia grazie all’interessamento e all’organizzazione del Comitato Locale CRI ed all’ausilio delle Sorelle di Civitavecchia, dove finalmente è stato possibile sciogliere ogni emozione, nell’abbraccio fraterno di tutte le Sorelle.  Guarda la Galleria fotografica

  

  

       

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