IFRC
Cambiamenti climatici

Il contesto.

Da recenti studi pubblicati, dal legame tra il riscaldamento globale degli ultimi decenni e l’aumento degli eventi di freddo estremo, si osserva un conseguente incremento giornaliero di mortalità nelle categorie a rischio, fino a 20 giorni successivi all’esposizione al freddo.

Infatti, le temperature elevate del Pacifico influiscono sull’aria che arriva dalla Siberia, ne favoriscono la risalita e modificano così le condizioni della stratosfera, influenzando l’arrivo di repentine ondate di freddo dall’area artica. Le ondate di freddo estremo provocano danni e disagi, con importanti ripercussioni sociali e sanitarie sulla popolazione.

Tuttavia, azioni preventive e operative possono aiutarci a ridurre considerevolmente l’impatto di questi fenomeni.

La campagna

Per questo Legambiente e Croce Rossa Italiana hanno ideato la campagna social “Cresce il freddo, cresce la prevenzione”, con l’obiettivo di unire le forze per promuovere azioni che tengano insieme giustizia ambientale e sociale.

Una campagna rivolta in particolar modo alle categorie più a rischio: chi lavora all’aperto, anziani, neonati e bambini piccoli, donne in gravidanza, persone con malattie cardiovascolari, respiratorie, o muscolari, persone con disturbi mentali o neurologici e persone senza dimora.

Per tutte le informazioni pratiche, supporto e assistenza, è a disposizione anche il numero verde 1520, attivo h24, al quale rispondono gli operatori della Centrale Nazionale di Risposta della CRI.

Perché prevenire gli effetti negativi delle ondate di freddo è possibile!

COME PREVENIRE UN’ONDATA DI FREDDO

Alcune semplici abitudini di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di freddo.

Esci nelle ore più calde (dopo le 11 e prima delle 18), indossando indumenti e accessori adatti alle basse temperature e al vento

Assumi pasti caldi durante la giornata, integrando con molta frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali, e bevi almeno 2 litri di liquidi al giorno, prediligendo bevande calde come tè e tisane, o anche semplici spremute d’arancia.

Evita gli spostamenti e i lunghi viaggi in caso di ghiaccio e/o neve, ma, eventualmente, informati sulle condizioni meteo e della viabilità, assicurati che la tua vettura sia in perfette condizioni e abbia catene a bordo. 

Ricordati che la temperatura ideale in casa è 19 °C con un’umidità indicativa del 45%, e con 1 °C in meno puoi risparmiare anche sulla bolletta, ma anche che è importante evitare dispersioni di calore mantenendo chiusi i locali inutilizzati e isolate porte e finestre, far arieggiare gli ambienti mezz’ora al giorno a riscaldamento spento senza sprecare energia inutilmente e revisionare la propria caldaia.

E non dimenticare di mantenere i contatti con parenti o conoscenti anziani che vivono soli!

COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA

Consulta un medico se avverti i seguenti sintomi: alterazione della colorazione

della cute (in genere le dita); sensazione di intorpidimento e prurito alle estremità (mani e piedi)

o alle orecchie; difficoltà a camminare, parlare e rimanere concentrati; confusione mentale; senso di svenimento e/o perdita di conoscenza.

In caso di emergenza più grave, chiamare il numero unico di emergenza 112 o il 118 e distendere la persona in un luogo caldo

ma lontano da una fonte diretta di calore, non dare da bere alcolici, previeni la possibilità di trauma, e scalda delicatamente le estremità corporee.

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