IFRC

Trecentocinquanta anziani assistiti in oltre 15 Residenze Sanitarie Assistenziali d’Italia e 10 Comitati territoriali coinvolti da Catania a Torino, passando per Venezia e Casal di Principe. Sono i numeri del nuovissimo progetto pilota della Croce Rossa Italiana nato in tempo di pandemia per migliorare la qualità di vita degli ospiti delle RSA, favorendo il colloquio diretto con i loro familiari, con i volontari e il mondo esterno, promuovendo attività di apprendimento digitale e ricreative e riducendo le distanze sociali e le sensazioni di solitudine, nel rispetto della sicurezza e della protezione delle persone.

Dall’inizio della pandemia da Covid-19, infatti, le RSA sono state duramente colpite, in particolare per la vulnerabilità e la fragilità delle persone ospitate e per le difficoltà organizzative incontrate nel tentativo di ridurre il rischio di contagi.

Il progetto della Croce Rossa Italiana “Anziani e COVID-19: proteggere le persone più vulnerabili nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, stabilendo misure di autoprotezione e salvaguardia” nasce proprio per accorciare le distanze tra pazienti ricoverati e parenti, attraverso l’innovazione tecnologica, e vincere l’isolamento sociale di quanti sono ricoverati nelle RSA.

Finanziato dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), inizialmente il progetto vedrà il coinvolgimento di 10 Comitati di Croce Rossa (Torino, Catania, Venezia, Aprilia, Pesaro, Casal di Principe, Alto Casertano e Matesino, Paderno Dugnano, Loreto e Mascalucia) e successivamente potrà essere replicato in altri contesti.

“Sin dall’inizio della pandemia ci siamo occupati della solitudine in ogni sua forma”, spiega Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della IFRC. “Il lockdown aveva costretto tutti a un isolamento forzato, ma gli anziani hanno risentito della situazione in maniera spesso drammatica. Abbiamo cercato di essere accanto a loro con i servizi di pronto-spesa e pronto-farmaco, con il sostegno psicologico e la telecompagnia. E siamo lieti di poter supportare anche gli ospiti delle RSA attraverso questo nuovo progetto su tutto il territorio nazionale, affinché la pandemia di solitudine conseguente al Covid-19 possa continuare ad essere concretamente contrastata”.

E in alcune città il progetto ha visto la Croce Rossa al fianco non solo degli ospiti delle RSA, ma anche di decine di anziani rimasti isolati a casa nei complicati mesi del lockdown. “C’era l’esigenza forte di restare in contatto con i propri familiari al Nord o persino nelle grandi città siciliane”, spiega Chiara, volontaria del Comitato locale Mascalucia. “Poi, una volta superato il lockdown, le esigenze sono cambiate, ma non la volontà di imparare a usare uno tablet o uno smartphone, né, soprattutto, il bisogno di compagnia”.

Copy link
Powered by Social Snap
Panoramica privacy

Questo sito web utilizza i cookies in modo da poterti offrire la migliore esperienza di navigazione possibile. I cookie vengono memorizzati nel tuo browser e svolgono funzioni come il riconoscerti quando torni sul nostro sito web e aiutano il nostro team a capire quali sezioni del sito web ritieni più interessanti e utili.

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookies terze parti
  • Questo sito web utilizza "Teads Universal Pixel" per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori della pagina "SERVIZIO CIVILE".

Mantenere abilitato questo cookie ci aiuta a migliorare il nostro sito web.