Giornata Mondiale del Volontariato - Le nostre storie
Da Padova, Capitale Europea del Volontariato 2020, un sentito ringraziamento rivolto a tutti i Volontari da parte di Francesco Bosa, Presidente Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Veneto e Giampietro Rupolo, Presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Padova.
Assistenza presso l’istituto “Sorelle della Misericordia” – Abruzzo – Comitato di Spoltore
Il provvidenziale intervento del Comitato di Spoltore a sostegno di 35 ospiti dell’Istituto rimaste improvvisamente prive di assistenza sanitaria a causa del Covid-19. Per separare i pazienti negativi da quelli positivi, in tempi record presso l’Hotel Plaza Best Western di Pescara, viene allestito un ricovero no-Covid-19 per tutelare tutte le ospiti ancora non contagiate. CRI ha presieduto h24 sia l’Istituto che il ricovero temporaneo per garantire soccorso e risposta ai bisogni.
Il #TempodellaGentilezza è Amore a prima vista – Abruzzo – Comitato di Pescara
Etnia Barcelona, noto brand mondiale produttore di occhiali, attraverso la propria fondazione Etnia Foundation porta avanti molti progetti di solidarietà, uno di questi è “Opticians with you” che aiuta le persone colpite economicamente dal Covid-19. L’iniziativa “Amore a prima vista” si inserisce all’interno di questa cornice grazie alla collaborazione nata tra uno store di Pescara (Ottica Servadio) e il Comitato di Pescara di Croce Rossa Italiana. Le famiglie in difficoltà selezionate dal Comitato hanno potuto usufruire del controllo della vista gratuito e della fornitura di montature e lenti correttive.
L’anno zero del mio essere infermiera volontaria – Basilicata – Comitato di Potenza
Valentina doveva partire per il suo viaggio di nozze a Marzo 2020 e il destino vuole che si trovi nella sala operativa regionale di CRI Basilicata a fronteggiare la grande e inaspettata pandemia di Covid-19. Tante le attività a cui ha preso parte, una di queste la consegna senza sosta di litri e litri di acqua… al mirtillo! Una grande donazione arrivata al Comitato, un po’ particolare, ma pur sempre importante. Da quel giorno per Valentina la gentilezza ha un sapore solo, sa di mirtillo.
Ordinary People – Campania – Comitato di Benevento
Silvia, biologa nutrizionista, si trova a fronteggiare la crisi del mondo del lavoro causata dal Covid-19 e decide di dedicarsi con maggior impegno nelle attività che Croce Rossa svolge durante questo delicatissimo periodo. Le viene segnalata una famiglia che nessuno vuole aiutare perché positiva al Covid-19, tutti ne hanno paura. Silvia deve portare loro un pacco di viveri, ha un po’ di timore ma sa che non serve nessun coraggio da eroe per lasciare un pacco davanti ad una porta, solo le giuste informazioni. La riconoscenza negli occhi di quelle persone accompagnerà i suoi ricordi per tutta la vita.
Il Pacco Serenella – Campania – Comitato di Napoli
Nel cuore dell’emergenza il Comitato di Napoli si accorge che c’è una categoria, tra le altre, che forse non ha ottenuto la giusta attenzione: i bambini. Costretti a casa dalla quarantena, non tutti hanno avuto accesso alla didattica a distanza e quasi tutti hanno assorbito lo stress delle loro famiglie. Nasce il Pacco Serenella, un pacco che contiene “viveri per la mente” come quaderni, colori, libri, qualche indumento, materiale di cancelleria, album e altri oggetti pensati per alleggerire la quarantena dei più piccoli. Ognuno personalizzato. In poco tempo il Pacco Serenella diventa così un motivo in più capace di strappare un sorriso in un momento difficile.
Safe Point – Calabria – Comitato di Rosarno
Ibrahim arriva in Italia nel 2008, ottiene il permesso di soggiorno e inizia subito a lavorare prima come operaio a Treviso e successivamente come bracciante a Torino dove ottiene una borsa di studio come Mediatore Interculturale Linguistico che lo porta fino a Rosarno. Dal 2013 è Volontario CRI e fin dal primo giorno non ha mai smesso di donare tutto sé stesso alle tante attività a cui ha preso parte, diventando un punto di riferimento per tutti.
Farmaco d’Amore – Emilia Romagna – Comitato di Piacenza
Una dolcissima e anziana signora chiama il “Servizio Pronto Farmaco” di Croce Rossa Piacenza chiedendo la consegna di una medicina al marito ricoverato in ospedale a causa del Covid-19. Ma la “medicina”, in realtà, è una lettera d’amore. L’ultima lettera prima che il Coronavirus avrebbe portato via il suo compagno di una vita senza lasciare loro la possibilità di rivedersi per una volta ancora.
Covid-19: Facciamo Chiarezza – Friuli Venezia Giulia – Comitato di Udine
Il Comitato di Udine, in collaborazione con i Giovani CRI della Lombardia del Comitato di Varese rilevano l’esigenza di fornire una giusta informazione sulla situazione pandemica troppo spesso comunicata senza ordine e correttezza. Avviano così un progetto rivolto alle scuole della provincia di Udine coinvolgendo 3.200 ragazzi e dando vita al toolkit regionale per il primo incontro del Progetto Reboot a cura dei Giovani CRI FVG.
Consegna transfrontaliera di farmaci – Friuli Venezia Giulia – Comitato di Trieste
La chiusura dei confini causata dalla pandemia rende difficile assicurare la fornitura di farmaci di uso comune e salvavita ai residenti nell’Istria croata. Da questo impedimento i volontari del Comitato di Trieste iniziano, su richiesta della Croce Rossa Croata, a comprare i farmaci e a trasportarli fino al valico Italia/Slovenia. A loro volta, i volontari Sloveni di Koper-Capodistria, trasportano il medesimo carico fino al valico confinario Slovenia/Croazia permettendo ai Volontari di Buie d’Istria la distribuzione di importanti farmaci a tutti i residenti dell’Istria croata. La catena della gentilezza riesce così a svolgere fino a 6 consegne settimanali.
15 ore da Volontario – Lazio – Comitato di Roma 6
In 15 ore possono accadere molte cose, si possono incontrare molte persone e vivere tante di quelle emozioni che Gianluca, Volontario temporaneo CRI durante l’emergenza Covid-19, riesce a vivere svolgendo il suo servizio. Ora dopo ora, con i colori del cielo riflessi sulla sua divisa, Gianluca consegna farmaci, distribuisce viveri e incontra Alessandro. Alessandro è un ragazzo senza dimora che lo accoglie in lacrime perché la sua compagna Giulia è stata ricoverata in quanto febbricitante. Solo il giorno dopo Gianluca riceverà il nefasto messaggio in cui gli viene comunicata la morte di Giulia. l numeri dei bollettini quotidiani da quel momento per Gianluca hanno un nome, una voce e qualcuno da lasciare.
Il Diritto Internazionale Umanitario al tempo del Covid-19 – Lazio – Comitato di Roma 8-11-12
Per 4 mesi, ogni sabato, numerosi Volontari (tra gli 80 e i 90) si collegano con l’Area Principi e Valori per un momento di confronto e approfondimento. Il tema è “Storia della Croce Rossa e Diritto Internazionale Umanitario” dedicato a tutti i Volontari che, per motivi familiari o di salute, non possono operare sul territorio in questo momento di emergenza nazionale. Un’idea di una Volontaria, Valentina, che ha lo scopo di abbattere l’isolamento e di rafforzare l’appartenenza alla Croce Rossa Italiana.
Vuoi diventare Volontario temporaneo? – Lazio – Comitato di Roma 6
Samuele, durante il primo lockdown, è in casa a scorrere le pagine di Facebook. Non c’è molto da fare ma dentro di lui la voglia di fare qualcosa è tanta, qualcosa che potesse portare sollievo a tutte quelle persone investite in un modo o nell’altro dal “nemico invisibile”. All’improvviso, sulla pagina di Croce Rossa Italiana vede un annuncio: “Vuoi diventare Volontario temporaneo?”. Samuele ha risposto di “sì” a quella domanda e senza un attimo di esitazione ha preso parte a tutte le attività impegnative che la CRI svolge. Oggi, Samuele, si è iscritto al corso per diventare volontario effettivo, è l’inizio di una lunga e bellissima esperienza.
Vita del Volontario – Lazio – Comitato di Valle del Tevere
La vita del Volontario è ricca di emozioni. Belle, brutte ma sempre intense. Lo sa bene anche Cinzia che trova nel servizio SASFID (assistenza ai senza dimora) l’opportunità di conoscere un lato di Croce Rossa Italiana che ha segnato per sempre la sua vita. Le voci, gli occhi, le mani delle persone colpite dalla vita e la loro riconoscenza si sono impresse nei ricordi di Cinzia come un sigillo.
La silenziosa concretezza di tanti piccoli gesti – Liguria – Comitato di Chiavari
Andrea non si perde d’animo, mai. Nonostante il difficile momento che stiamo attraversando lui, come tutti i suoi colleghi Volontari, ogni giorno compie tanti piccoli gesti che allo stesso tempo sono imprese grandi per chi beneficia del suo aiuto. Ne è testimone un’adolescente malata di leucemia che viene accompagnata ogni settimana all’Ospedale pediatrico di Genova o il signore che vive in una roulotte e che riceve pacchi e buoni spesa e che altrimenti non avrebbe di che mangiare.
Il portale formazione per Volontari Temporanei – Liguria – Comitato di Campo Ligure
L’emergenza ha portato grandi rivoluzioni nella società e questa ha comportato repentini adattamenti non solo come operato sul territorio ma anche e soprattutto in termini organizzativi. Dall’esigenza di rendere i Volontari Temporanei pronti all’intervento in tempi brevi nasce, su idea del Volontario Marco, un portale. Il portale dedicato alla formazione dei Volontari Temporanei liguri. L’area formazione e l’Area Sviluppo di Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale della Liguria hanno lavorato in piena sinergia offrendo immediatamente materiale didattico/reportistica/tracciamento dei Volontari/monitoraggio dati e accompagnando i nuovi iscritti in un percorso di crescita senza mai che questi si sentissero soli.
Cambiare idea – Liguria – Comitato di Ameglia
Le attività di Volontariato non sono mai state al centro della sua attenzione, anzi le guardava spesso con sospetto fino a quando un giorno, Michele, ascolta un’intervista di una Volontaria temporanea in TV. Quella parola, temporaneo, gli fa scattare qualcosa. “Sono a casa senza poter fare nulla, perché non provare?”. Da quel giorno Michele non ha mai lasciato le attività di Croce Rossa Italiana.
Un motivo per non mollare – Liguria – Comitato di Ameglia
Roberta è in CRI da tanti anni, ben 13, ha fatto davvero qualsiasi tipologia di servizio e ne ha viste di ogni colore. La pandemia però arriva, come per tutti, senza avvisare. Dall’organizzazione delle lotterie nelle feste di paese si trova a dover gestire tutti i disagi che il Covid-19 ha arrecato. Grazie alle attività del Tempo della Gentilezza impara, ancora una volta, che CRI non è solo soccorso, ma anche sollievo, solidarietà e condivisione.
Riconnettere legami – Lombardia – Comitato di Paderno Dugnano
L’Ospedale San Benedetto di Paderno Dugnano è ormai pieno di pazienti Covid-19. Molti contagiati ma ognuno solo con sé stesso, senza contatti con l’esterno. La mancata vicinanza dei cari pesa su una condizione già di per sé difficile. Nasce così la task force di 20 volontari che muniti di tablet e telefoni si attiva per eliminare le distanze e aiutare i pazienti a fare videochiamate con i loro cari. Ogni giorno turni da 4 ore e ritmi di 30-35 telefonate che riescono a dare ancora speranza in un momento in cui oltre al Covid-19 sorge un altro problema: la solitudine.
La forza di David – Marche – Comitato di Visso
David, Presidente del Comitato e Serena, sua moglie, Vicepresidente, sono risultati positivi al Covid-19. La forma di contagio è molto aggressiva e sono costretti ad un’attenta osservazione. Nel frattempo l’emergenza imperversa e il Comitato si fa in quattro per ottemperare a tutte le situazioni che richiedono continui interventi. A fine marzo, mentre David è praticamente senza forze, la moglie Serena sembra essere guarita. Il giorno di Pasqua però il Coronavirus si rimette in moto mascherandosi dietro i sintomi di un principio di infarto: in poche ore David è in un letto dell’ospedale di Foligno dove rimarrà per 16 giorni. David riorganizza quindi le attività del Comitato dal suo modulo abitativo, dando indicazioni ai Volontari, presenti non solo a Visso ma anche negli altri comuni limitrofi come Ussita, Castelsantangelo e Monte Cavallo, riuscendo a coprire da remoto centinaia di servizi. ll 4 maggio i tamponi sono negativi sia per David che per Serena: è la fine di un incubo.
Il coraggio di essere Umani – Molise – Comitato di Campobasso
C’è una tormenta di neve a Campobasso che non ferma Lucia che si appresta a svolgere l’ultimo servizio della giornata. Deve consegnare un pacco di vestiti che una cittadina vuole donare ad una famiglia in gravi difficoltà economiche che è stata contagiata. Quando Lucia completa la sua Odissea, tra i disagi della tormenta e casi di omonimia che la portano addirittura in un obitorio, trova, al suo arrivo, una bimba di 10 anni che accenna un timido “ciao” con la manina. Lucia non riesce a togliersela dalla mente, ha la stessa età di sua figlia. Così Lucia inizia a fare spesso visita e a portare loro qualsiasi cosa riesca a trovare, diventa una presenza costante, e la bimba urla sempre “Grazie, signora della Croce Rossa”. Passano i mesi, Lucia torna al lavoro e non ha più contatti con la “sua” famiglia. Un giorno, mentre era in cassa nel supermercato in cui lavora, da lontano sente urlare: “Ciao, Signora della Croce Rossa!”. Era lei, con i suoi cari. Stavano tutti bene. Ogni volta che si incontrano ringraziano Lucia perché li ha fatti sentire meno soli e Lucia li ringrazia perché l’hanno fatta sentire “Umana”.
Giri ciclistici Torino-Solferino e Torino-Ginevra – Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto
Giancarlo – volontario della Croce Rossa di Acqui Terme – e Mohamed – volontario della Croce Rossa di Settimo Vittone – pedalano per oltre 350 Km tra Italia e Svizzera per portare idealmente la fiaccola (diventata una borraccia per l’occasione) di Solferino a Ginevra. Tre tappe, tanti Comitati pronti ad accoglierli e il fondamentale supporto di CRI Veneto che fino al traguardo ha seguito i due ciclisti trasportando altri Volontari in quella che è diventata una pedalata “simbolo” di tutti i principi CRI. All’arrivo, la commemorazione presso il Museo Internazionale del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dell’anniversario della firma della “Convenzione di Ginevra” e la nascita dell’umanitarismo moderno!
Dal Servizio Civile ad aspirante volontario – Piemonte – Comitato di Giaveno
Edoardo si affaccia al mondo della Croce Rossa a gennaio 2020. Nemmeno due mesi dopo, le attività del Comitato di Giaveno vengono stravolte dall’arrivo dell’epidemia da Covid-19. Messo di fronte alla possibilità di interrompere la sua esperienza di Servizio Civile Universale, sceglie di continuare e di restare in prima linea nella risposta alla pandemia. Oggi, passati molti mesi e ormai pienamente coinvolti in una seconda ondata, Edoardo sceglie nuovamente di continuare a combattere: al termine del periodo di Servizio Civile sarà volontario della Croce Rossa Italiana, ancora in prima linea per la sua comunità.
Ordinaria Umanità – Piemonte – Comitato di Alba
Intervento di notte, sospetto Covid-19. I Volontari si vestono, la signora rimette tutta la cena, è molto pallida. Dopo i controlli di protocollo viene accompagnata in ospedale. Preferisce stare seduta, Ilaria si siede di fianco a lei: la signora le prende la mano protetta dai guanti, la stringe e comincia a passare il pollice sulle sue nocche, quasi come fosse lei a voler rassicurare la Volontaria. Ilaria le passa la mano dietro alla schiena, le stringe a sua volta la mano. Stava troppo male per parlare, ma in quel momento la sensazione di vicinanza era forte come non mai. Proteggiamoci, ma non dimentichiamo di far stare meglio anche con delle semplici carezze, i nostri vicini.
Oltre le distanza – Piemonte – Comitato di Druento
Pietro è a Bergamo e sua madre a Torino. Siamo nel mezzo del lockdown ed è impossibile spostarsi da regione a regione. Pietro, come forma di tutela, gestisce il bancomat della madre Giorgia che non può quindi acquistare nulla, nemmeno i viveri. Il ragazzo chiama così il Comitato di Druento chiedendo sostegno per la madre anziana e sola. Periodicamente quindi, i Volontari si recano da Pietro per consegnarle la spesa di cui il figlio fornisce la lista e per accertarsi delle sue condizioni di salute tempestivamente riferite al ragazzo lontano. Nelle settimane Pietro, Giorgia e i Volontari hanno costruito un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca suggellata dallo scatto del primo abbraccio avvenuto tra madre e figlio appena riaperti i confini. Un’immagine gelosamente custodita nella sede del Comitato.
Il cioccolatino sulle scale – Puglia – Comitato di Taranto
Emanuela è giovane ed è sempre in prima linea, svolge regolarmente tanti servizi ogni giorno. Ogni suo intervento diventa una parte importante della sua coscienza ma è negli occhi degli anziani che trova sempre una conferma: ciò che sta facendo è la cosa giusta. Elisabetta è una di questi, una dolcissima assistita che la paragona ad un angelo ogni volta che la vede e che, per mostrare la sua riconoscenza, le lascia sempre un cioccolatino sulle scale. Gli occhi di Elisabetta e di Emanuela si incrociano quando la Volontaria raccoglie il cioccolatino. C’è un mondo intero dietro quel semplice gesto e dentro quel sorriso celato dalle mascherine.
Silenzio – Sardegna – Comitato di Oristano
Il Comitato di Oristano ha aderito alle attività del “Tempo della Gentilezza” e Gabriella guarda il telefono aspettandosi che da un momento all’altro arrivino decine e decine di telefonate con mille richieste di aiuto. Ecco il primo squillo, alza subito la cornetta, risponde e all’altro capo del telefono sente la flebile voce di una signora che chiede un pacco alimentare e che cela il bisogno di non sentirsi sola. Gabriella si occupa personalmente di consegnare i viveri e quei pochi chilometri che la separano dall’abitazione della signora sono i più “silenziosi” della sua vita. La città è sospesa, un borgo fantasma la cui nebbia è intrisa di timore. È anche questo ciò di cui ha paura la gente… del silenzio interiore.
Gli ingranaggi – Sardegna – Comitato di Cagliari
C’è sempre molto da fare nel Comitato e Dario si impegna in ogni attività. La pandemia ha trasformato ogni cosa, la vita di tutti e la vita di chi, al servizio degli altri, si trova a fronteggiare situazioni nuove e inaspettate. Dario, come i suoi colleghi Volontari, si butta a capofitto nella risposta all’emergenza e nota come, nonostante non si fermino un minuto, tutti riescano a collaborare adattandosi ad ogni situazione, anche le più complesse, in straordinaria armonia. Dario sa che per muovere tutti gli ingranaggi di questa difficile macchina l’unico motore è la volontà di fare del bene, e lui, come tutti gli altri volontari, ci mette l’anima.
L’amore al tempo del Covid – Sicilia – Comitato di Castelvetrano
Dal 1965 Alberto e Serena non si sono mai separati: una vita insieme vissuta con amore vero e sincero. Quell’incidente in tempo di Covid-19 li ha costretti ad allontanarsi l’uno dall’altro. Sono al mare, Alberto cade a terra e si frattura il femore sinistro. Viene disposto subito il trasferimento in elisoccorso sulla terra ferma perché a Pantelleria non eseguono interventi di ortopedia. Serena torna a Torino e chiama la Croce Rossa di Castelvetrano entrando in contatto con un Volontario che prende in carico di tutte le necessità del marito, ogni giorno, non facendolo sentire mai solo. Il loro amore ora ha un custode affidabile, il suo nome è Giuseppe.
Una finestra sul mare – Sicilia – Mascalucia
Cristina e Lucia stanno accompagnando all’ospedale il signor Nicola che deve seguire una terapia molto delicata. Purtroppo, a causa di un disguido con la struttura, l’appuntamento del signor Nicola deve essere cancellato. Durante il tragitto di ritorno le due Volontarie notano la delusione negli occhi di Nicola e anche il suo senso di colpa per aver mosso un’ambulanza inutilmente. Non essendoci in quel momento servizi urgenti in coda, Cristina ha un’idea: “Signor Nicola la portiamo in un posto speciale”. L’ambulanza si ferma, si spalancano le porte e di fronte a Nicola si apre l’abbraccio del mare. E così, davanti a quello spettacolo della natura, Cristina, Lucia e il signor Nicola si raccontano, il cuore torna a scaldarsi e quello che resta è un legame speciale spalancato sul blu.
Mai Soli – Toscana – Comitato di Pisa
Nel Comitato si respira un’aria tesa. I fatti di Bergamo, ad inizio pandemia, fanno preoccupare i Volontari su quello che potrebbe accadere da lì a pochi giorni. E così è stato. Il Covid-19 colpisce anche la Toscana e da subito all’interno della Centrale si capisce cosa sta affliggendo la popolazione oltre al virus… l’isolamento. Insieme a Fondazione Pisa, il Comitato crea così “Mai soli”, un numero dedicato alle richieste sociali che da subito diventa un punto di riferimento per Pisa e dintorni, trasformandosi in un efficiente anello di congiunzione tra le richieste di aiuto e la rete associativa ed istituzionale locale.
La gentilezza richiama gentilezza – Toscana – Comitato di Pisa
Nessuno poteva immaginare che sarebbe stata una Pasqua così. Una pasticceria della città colpita dal lockdown decide di donare delle uova di Pasqua al Comitato. Uova da distribuire alle persone bisognose per dare loro un pizzico di dolcezza durante giornate così amare. Un’iniziativa di Coldiretti, nel frattempo, prevede che ogni servizio di consegna farmaci e spesa venga accompagnato da una pianta di ciclamini da donare alle persone. La situazione è da subito chiara, “la gentilezza richiama altra gentilezza”. Nel giro di un pomeriggio vengono individuate le strutture per minori, l’U.O. di Pediatria dell’ospedale Santa Chiara e l’Istituto di Riabilitazione “Stella Maris” di Calambrone a cui poter donare un po’ di quello spirito di Pasqua che aveva invaso la sede. Nel mentre, i ciclamini hanno riempito case, supermercati e farmacie della città facendo fiorire angoli di gentilezza ovunque.
Un trasporto speciale – Toscana – Comitato di Bagni di Lucca
Maria e Valerio sono insieme da 60 anni. A causa di un aggravarsi delle sue condizioni, Valerio viene trasferito nell’ospedale di Massa lasciando Maria sola ma soprattutto senza possibilità di entrare in contatto con lui. Così Maria chiama Edoardo, suo nipote e Volontario del Comitato di Bagni di Lucca che si adopera per l’organizzazione di un trasporto dedicato (a causa dei gravi problemi di deambulazione di Maria) per regalare ad entrambi un pomeriggio in cui il loro abbraccio ha riempito il cuore di tutti.
Per il rispetto della privacy dei beneficiari citati nei racconti i loro nomi sono stati sostituiti con nomi di fantasia.
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