Siria: attaccato un convoglio di aiuti umanitari Onu e SARC diretto ad Aleppo. Uccise venti persone e un membro della Mezzaluna Rossa Siriana

Nella tarda serata del 19 settembre un convoglio di aiuti umanitari diretto ad Aleppo, in Siria, organizzato dalle Nazioni Unite e dalla Mezzaluna Rossa Siriana (SARC), ha subito un attacco, con ogni probabilità un raid aereo, nel quale sono rimaste uccise almeno 20 persone, tra cui un membro della SARC, Omar Barakat. Inoltre sono stati distrutti 18 camion dei 31 che formavano l’intera colonna e un magazzino della SARC. Il convoglio al momento dell’attacco si trovava nella zona di Orum al Kubra a nord-ovest di Aleppo e avrebbe dovuto raggiungere 78mila persone in attesa degli aiuti.

Migranti: dispersi e famiglie spezzate, in uno spot il servizio Croce Rossa che aiuta a ristabilire i legami familiari

C’è ‘Salamat’, il servizio che informa i parenti che il proprio caro è arrivato ed è vivo. Ci sono gli operatori CRI allo sbarco che agevolano la riunificazione di tutti quei nuclei familiari separati durante i soccorsi nel Mar Mediterraneo e poi c’è il diritto di sapere per quelle famiglie che, dopo un naufragio, vengono informate della scomparsa del loro caro. A tre giorni dall’anniversario del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013 uno spot racconta il servizio di Restoring Family Links della Croce Rossa Italiana. Nel video il contributo solidale di Luca Zingaretti.

Migranti; Rocca (CRI): “Dopo tre anni dalla strage a Lampedusa, nulla è cambiato. L’indifferenza uccide le persone”

“Non possiamo e non vogliamo dimenticare la tragedia di tre anni fa davanti a Lampedusa, dove centinaia di persone sono morte a pochi metri dalla riva” ha dichiarato il presidente nazionale della CRI, Francesco Rocca. “Mai più” è lo slogan ripetuto a ogni livello, ma purtroppo in questi tre anni troppe volte ci siamo trovati a commentare nuove tragedie in mare. Quello che serve sono risposte chiare a livello europeo e internazionale al fenomeno migratorio, ovvero l’istituzione di vie sicure e legali per chi fugge da guerra, violenza e disperazione,  per evitare che i migranti mettano a repentaglio la propria vita e per combattere il traffico di esseri umani”.

CRI e MOAS: cinque anni dopo l’arrivo a Lampedusa, Abdelfetah sulla Responder come team coordinator

Era il 2011 quando salutò il Sudan, lasciandosi alle spalle una moglie e una figlia. Oggi sfida nuovamente il mare per aiutare quanti, come lui, hanno messo a rischio la propria vita, affrontando un difficile viaggio in cerca di un altro futuro.
Oggi Abdelfetah, per tutti soltanto Abdel, lavora come mediatore culturale per la Croce Rossa Italiana e in un breve video racconta le sue aspettative sulla nuova avventura appena iniziata a bordo della nave Responder.

Migranti; Rocca (CRI): “Il piano di relocation non funziona”

In un video di Croce Rossa le testimonianze dei migranti a Ventimiglia respinti al confine con la Francia. Solo 2.654 i richiedenti asilo ricollocati dall’Italia: poco meno dell’8% del totale richiesto. “Questo è il simbolo della mancanza di coesione e condivisione nelle politiche comunitarie in risposta ai flussi migratori”, ha dichiarato il Presidente nazionale di Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.