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Migranti, nuove morti nel Mediterraneo. Proprio un anno fa nel Canale di Sicilia la tragedia in cui persero la vita 800 persone. Rocca: “Oggi dobbiamo ancora piangere altre vittime. Proteggiamo le persone e non i confini”
Una nuova tragedia del mare è accaduta proprio oggi, a un anno preciso dal naufragio in cui hanno perso la vita circa 800 persone. Sarebbero 400 i migranti dispersi, a bordo di 4 barconi, nel Mar Mediterraneo, al largo delle coste egiziane. Sei cadaveri sono stati rinvenuti invece a bordo di un gommone partito da Sabratha. A un anno da quella che viene considerata unanimemente tra le maggiori tragedie nella storia delle migrazioni, si rinnova dunque il dolore per quelle morti, insieme con l’amarezza di non aver potuto recuperare tutti i corpi in fondo al mare. Nella notte del 18 aprile, nel Canale di Sicilia, a 73 miglia dalle coste libiche, un peschereccio stipato di migranti si è capovolto proprio mentre stavano arrivando i soccorsi da parte del mercantile portoghese King Jacob. I superstiti furono 28 e i morti annegati tra 700 e 900.