Sbarchi e assistenza quotidiana ai migranti. A Catania l’incarnazione del Principio di Umanità

Alle quattro del pomeriggio quando la nave Dattilo della Guardia Costiera con a bordo 347 persone si avvicina al molo di Catania, il sole è ancora alto e brucia. Da sotto, dove la Croce Rossa ha allestito i gazebo per le cure mediche e la distribuzione di acqua, cibo e scarpe, si cominciano a scorgere i primi volti. Già si conosce la provenienza dei migranti a bordo (Eritrea, Etiopia, Gambia, Ghana, Senegal, Costa D’Avorio), si sa che ci sono anche 5 bambini sulla nave e diverse donne incinte. Sorridono quasi tutti perché sono salvi. Non era stato così il 20 aprile scorso quando sempre a Catania arrivarono i sopravvissuti al naufragio che ha scosso un po’ la coscienza dell’Europa. Quella notte scesero dalla nave uomini sconvolti e sotto shock. Salvi certo, ma per sempre traumatizzati. 

Alla Croce Rossa della Sicilia il premio della FICR “Henry Davison” per l’opera umanitaria a favore dei migranti

La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ha conferito l’Henry Davison Award alla Croce Rossa Italiana della Sicilia per l’opera umanitaria svolta a favore dei migranti. L’importante riconoscimento, assegnato con cadenza biennale dal 2003, viene attribuito a società nazionali o a persone che con la propria azione hanno migliorato in maniera significativa la vita di persone vulnerabili. L’Henry Davison Award mutua il nome dal primo Presidente della Lega delle Società di Croce Rossa, antenato dell’attuale Federazione. Il Presidente del Comitato Regionale CRI Sicilia, Rosario Valastro, ritirerà il premio a Ginevra il 6 dicembre, durante i lavori dell’Assemblea Generale della Federazione.

CRI sostiene la Croce Rossa del Botswana per la costruzione di un nuovo centro di riabilitazione per adulti disabili

La Croce Rossa Italiana sostiene la Croce Rossa del Botswana con un contributo economico per la costruzione di un nuovo centro di riabilitazione per adulti disabili a Tlamelong, nella periferia di Gaborone, altrimenti emarginati.
Il progetto si intitola:”Skills development of people living with disabilities for economic empowerment” ed è la continuazione di un progetto di grande successo della Croce Rossa del Botswana.
Il centro riabilitativo di Tlamelong oggi in funzione è stato fondato nel 1974, riconosciuto come centro di qualità ed utilità nazionale dal Ministero della Salute del Botswana che parzialmente lo sovvenziona.
Esso ospita circa 20 disabili adulti (dai 18 ai 30 anni, provenienti da famiglie bisognose) ogni 2 anni e li forma come sarti o agricoltori, offrendo loro gratuitamente la riabilitazione fisioterapica, vitto, alloggio, dei capi di abbigliamento adeguati, la formazione professionale ed un kit per l’inizio della propria attività. Ad oggi sono stati formati 120 disabili che hanno avviato una loro attività creando nuovi posti di lavoro e contribuendo all’uscita dalla povertà della loro famiglia. La BRCS ha chiesto aiuto alla C.R.I. per potenziare i servizi offerti da questo centro di eccellenza, che è al limite della capienza.