L'impegno negli ultimi mesi e nell'emergenza Covid del Comitato CRI Bassa Romagna
Da sei mesi i volontari del Comitato, tra cui anche gli uomini del Corpo Militare, sono impegnati nei servizi di supporto alle Autorità Sanitarie ed alla popolazione. Dal 19 marzo al 20 maggio i volontari del Corpo Militare assegnati al NAAPro hanno svolto 120 turni di 6 ore per 3/4 unità di presidio agli accessi all’Ospedale Umberto I di Lugo, dove era stato allestito un significativo reparto COVID, per oltre 3.000 ore.
Da 1 aprile a tutt’oggi i volontari del Comitato sono impegnati nel servizio di supporto logistico e vigilanza ai tre Drive Through mobile della Provincia di Ravenna, presso i quali vengono prelevati i campioni biologici mediante tampone. Anche in questo caso a fine agosto si sono registrati oltre 600 servizi per un totale di 2.800 ore.
Nei primi giorni del lockdown l’INFO POINT attendato allestito all’esterno della sede ha accolto 192 cittadini che si sono rivolti alla C.R.I. per avere le prime informazioni durante un periodo in cui si notava la progressiva chiusura degli uffici pubblici: in questo servizio sono state consegnate le prime autocertificazioni e le mascherine alle persone anziane. Le Infermiere volontarie sono state impegnate per la misurazione della temperatura presso le strutture sanitarie e la medicazione e la somministrazione di farmaci ai malati anziani o oncologici chiusi in casa o nelle piccole RSA. Nei primi due mesi i volontari hanno soddisfatto 2.477 richieste dei Comuni, USL, privati, distribuendo e consegnando a domicilio farmaci, alimenti, pasti e dispositivi di protezione, con un ritmo di una consegna ogni 30 minuti. La Centrale Operativa ha gestito 5.700 telefonate (una media di 60 al giorno). Significativo è il supporto ai malati in quarantena presso l’Albergo Covid.
Garantiti anche 32 turni di assistenza agli Istituti Scolastici durante gli esami di maturità (160 ore). I volontari del Corpo Militare hanno sanificato 52 siti militari e di polizia. Formati anche 210 operatori scolastici e dei Centri Estivi sulla prevenzione COVID.
Il Comitato ha anche aderito all’iniziativa sulla sieroprevalenza.
Da ultimo: c’è stato anche il tempo per organizzare un corso di formazione per il volontariato che ha arricchito il Comitato di 15 nuove Unità e il personale Militare del NAApro, durante il periodo dell’emergenza, ha continuato a garantire 47 servizi di supporto sanitario agli artificieri dell’Esercito impegnati nel disinnesco e brillamento di ordigni bellici.
Complessivamente sono stati percorsi 35.000 Km.
Un lavoro immane per un piccolo Comitato di Croce Rossa, ma svolto con modestia e tanta dedizione, un lavoro che ha riscosso ampio consenso e tanto affetto da parte della popolazione.