Una rappresentanza di studenti coreani in visita all’Ispettorato Nazionale
“Thank you from Korea” è un progetto nato nel 2003 con il fine di ringraziare i Paesi che hanno aiutato la Repubblica di Corea durante la guerra che funestò quella penisola orientale dal 1950 al 1953. Organizzato dalla fondazione Pumassi, un’organizzazione non governativa coreana fondata nel 1988, ha come obiettivo primario il mantenimento della pace nel mondo attraverso la globalizzazione del movimento stesso, ereditando e sviluppando lo spirito tradizionale coreano per educare i giovani in modo sano, favorendo l’unione tra le generazioni, le classi sociali e le razze umane. Ogni anno il Ministero degli Affari per i Veterani della guerra di Corea indice un concorso fra gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori per selezionare le lettere di gratitudine dirette a coloro che hanno aiutato la Corea del Sud durante gli anni della guerra. I più meritevoli ricevono come premio un viaggio nei principali Paesi che presero parte agli eventi bellici. Finora i piccoli “ambasciatori di pace” hanno visitato gli Stati Uniti d’America, il Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda e le Filippine.Quest’anno gli studenti che sono stati selezionati si sono recati in Francia e in Italia visitando, dal 10 al 20 ottobre, i luoghi più rappresentativi delle rispettive nazioni che hanno attinenza con la partecipazione alla guerra di Corea.A Parigi, in occasione della ricorrenza del 130° anniversario della relazione d’amicizia tra i due Paesi, si è svolta una commemorazione davanti all’Arco di Trionfo. Successivamente, con la partecipazione del generale Ralph Monclar, si è proceduto alla deposizione di una corona di fiori al monumento in ricordo dei veterani francesi che parteciparono alla guerra di Corea. In Italia la delegazione coreana composta di 22 persone, fra cui nove giovani studenti, i vertici dell’associazione Pumassi e una rappresentanza di genitori e professori, si è recata nella giornata di lunedì 17 ottobre a Verona a far visita ai familiari del maresciallo Emilio Donatoni, scomparso quest’anno. Accolti presso l’abitazione del sottufficiale, sono stati mostrati loro i numerosi cimeli inerenti la missione umanitaria, custoditi gelosamente per anni dal caro veterano.Il giorno seguente gli studenti hanno fatta tappa ad Assisi per deporre una corona di fiori presso la tomba del generale medico CRI Fabio Pennacchi, direttore sanitario dell’ospedale n. 68 inviato in Corea a supporto delle truppe dell’ONU. In calendario, inoltre, era previsto un incontro a Bolzano con il tenente colonnello Gianluigi Ragazzoni, all’epoca ufficiale farmacista della struttura sanitaria di Croce Rossa e presidente dell’Associazione Italiana dei Veterani della guerra di Corea, ma le sue attuali condizioni di salute non hanno consentito la visita degli studenti e la lettura del relativo componimento di apprezzamento, riportata in allegato. La parentesi italiana si è conclusa mercoledì 19 ottobre a Roma, con la visita all’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare Volontario CRI. La delegazione degli studenti, vestiti con i tradizionali abiti coreani, è stata ricevuta dall’Ispettore Nazionale, maggior generale Gabriele Lupini, che dopo aver porto loro un saluto di benvenuto ha ricordato i tratti salienti della missione umanitaria della Croce Rossa in Corea.Quindi la replica del colonnello Hwang Ingook, Addetto per la Difesa dell’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, che dapprima ha tratteggiato un breve profilo del generale Lupini e successivamente lo ha ringraziato per l’ospitalità e la cordiale accoglienza ricevuta ribadendo gli ottimi legami di collaborazione con l’Ispettorato del Corpo Militare.E’ seguito poi l’intervento del dottor Lee KyeongJae, presidente della sede centrale dell’organizzazione Pumassi, che ha voluto ringraziare tutti i veterani italiani che sotto l’egida della bandiera delle Nazioni Unite si recarono in Corea impiegando personale medico, infermieristico e logistico per il funzionamento dell’ospedale n. 68 che prestò apprezzata opera di assistenza ai militari e alla popolazione civile coreana.(L’intero messaggio è riportato nell’allegato). Il momento più intenso della mattinata si è avuto con la lettura dei componenti di ringraziamento da parte di tre studentesse: in un perfetto italiano l’elaborato di Kim Young Bean, al quale sono succeduti quelli di Kum So Dam e Moon Se Rang. Inoltre, queste ultime, hanno rispettivamente eseguito al flauto la musica coreana “Arirang” e intonato la canzone italiana “Santa Lucia”.
Messaggio del Presidente Lee Kyeonglae (1.72 MB).Ringraziamento al Ten. Col. Gianluigi Ragazzoni (1.59 MB).