Emergenza Indonesia: ripresa l'attività del vulcano Merapi, la Croce Rossa continua il suo intervento
La Croce Rossa prosegue i propri interventi in risposta alla doppia emergenza che ha colpito la settimana scorsa l’Indonesia: l’eruzione del Vulcano Merapi a Giava e lo tsunami a Sumatra. VULCANO MERAPI (GIAVA) Un nuova violenta eruzione si e’ scatenata stamani dal vulcano Merapi, sull’isola indonesiana di Giava. Il numero degli sfollati è cresciuto sensibilmente, sono 68.830 le persone rimaste senza casa. Nuvole di ceneri bollenti e gas si sono riversati nell’atmosfera, nel raggio di 4 chilometri dal cratere del vulcano, obbligando un’ulteriore parte della popolazione che abita sulla montagna Merapi a lasciare le proprie abitazioni e il bestiame. I campi per sfollati hanno raggiunto la saturazione e si stanno aprendo nuovi insediamenti. I vulcanologi stimano che le attività del vulcano potrebbero perdurare anche per un mese. La Croce Rossa Indonesiana, operativa sul posto con 398 volontari e 5 ambulanze, sta focalizzando i suoi sforzi sulla gestione dei campi e l’assistenza degli sfollati, che a una settimana dall’allestimento dei campi cominciano a mostrare segnali di impazienza a causa della situazione precaria che stanno vivendo. I problemi principali sono la cura dei disturbi respiratori, il dilagare di malattie come la diarrea, la gestione dei rifiuti e l’igiene in generale. Le attività si concentrano sulla salute pubblica e sul supporto psicologico, oltre che sulla gestione dei campi e sulla produzione di acqua potabile. Sono necessari: kit per neonati, kit igienici, cibo (anche per neonati), acqua potabile, medicine, mascherine, coperte, materassini, volontari per attività di supporto psicologico.
TSUNAMI MENTAWAI Le condizione metereologiche sono nuovamente peggiorate per questo motivo i trasporti dalle basi operative di Muko Muko e Padang sono nuovamente ostacolati, anche l’invio di altri 17 volontari della Croce Rossa Indonesiana, per svolgere funzioni di riunificazione delle famiglie, supporto psicologico, e assistenza sanitaria è stato momentaneamente sospeso in attesa di un miglioramento del tempo. Si registra un incremento dei servizi medico-sanitari portati dalle varie agenzie di soccorso alla popolazione delle isole colpite.Per quanto riguarda la situazione generale sono circa 15.000 gli sfollati, per i quali la PMI sta valutando la na costruzione di rifugi temporanei. I campi di accoglienza sono 27, serviti da 4 elicotteri della PMI, due navi di cui una cargo e 7 altre imbarcazioni. Sul posto è sempre operativa la Palang Merah Indonesia (PMI), la Croce Rossa Indonesiana, che si coordina con la Protezione Civile Provinciale, provvedendo ad un costante aggiornamento dei bisogni della popolazione, che poi comunica alle basi operative di Padang e Muko Muko e al Comitato Centrale di Jakarta. In azione ci sono 3 team da venti volontari ciascuno. Di questi 24 sono appartenenti al ‘Rapid Response Team’ della PMI. Oltre alla distribuzione di beni di prima necessità, sono ancora attive le operazioni di ricerca e soccorso. Per tutta la giornata di ieri sono stati distribuiti teli di plastica, coperte, riso, vermicelli (instant noodles), acqua potabile, tende, stampelle. Le squadre PMI sono inoltre impegnate per organizzare il supporto psicologico e le attività riunificazione delle famiglie. Sono necessari: vestiti, cibo, tende, kit igienici, attrezzature medico-sanitarie, materiali di supporto per volontari (tende, sacchi a pelo, materassini, impermeabili).