Bolzano, la CRI specializzata nei soccorsi alle vittime di incidenti con sostanze pericolose
La Croce Rossa gestisce, per conto della Provincia Autonoma, un’unità mobile di decontaminazione. Si tratta di una struttura particolare, concepita per gli interventi in caso di incidenti chimici, fughe di sostanze radiologiche, contaminazioni biologiche, in seguito ad atti di terrorismo, incidenti industriali o nei trasporti. La squadra della Croce Rossa che vi opera è altamente addestrata e pronta ad intervenire 24 ore su 24. Per aumentare la propria preparazione, gli operatori della C.R.I. hanno recentemente partecipato al 5° International Congress on Disaster Management and Disaster Medicine presso l’Eurac di Bolzano e , successivamente, hanno seguito un corso particolare per la gestione delle vittime di incidenti con materiali pericolosi, sostanze chimiche e industriali, bioterrorismo, denominato AHLS (Advanced Hazmat Life Support).Il corso AHLS nasce negli Stati Uniti, sotto la spinta dell’Università dell’Arizona, ed è stato importato in Europa dal dott. Alessandro Barelli, Direttore Regionale Europeo per la formazione e dirigente medico del policlinico Gemelli di Roma. Un aspetto fondamentale è dato dal fatto che il corso AHLS è l’unico di questo tipo esistente al mondo, secondo linee guida e protocolli standard curati dall’American Academy of Clinical Toxicology. La formazione si è sviluppata sulla conoscenza approfondita della moltitudine di sostanze tossiche con le quali spesso si coabita, sui diversi effetti provocati all’organismo umano e sulle relative tecniche di decontaminazione e trattamento. Se una situazione di catastrofe altera quegli atteggiamenti che permettono di affrontare l’emergenza quotidiana, un’emergenza chimica o tossicologica rappresenta un evento molto difficile da trattare, anche disponendo di una risposta sanitaria ben strutturata. In caso di contaminazione chimica cambiano le priorità dell’intervento e aumentano i rischi per i soccorritori. È facilmente immaginabile cosa succederebbe se venissero soccorse delle persone coinvolte in un incidente chimico, senza alcuna precauzione nel loro trattamento: i mezzi di soccorso non potrebbero essere più usati e il pronto soccorso rischierebbe la chiusura sino alla completa decontaminazione, il personale sanitario dovrebbe essere sottoposto ad un trattamento particolare, aumentando la quantità di persone da assistere. In alcuni casi può essere estremamente complesso soccorrere una persona indossando tute protettive e autorespiratori, di per sé ingombranti e scomodi; proprio per questo motivo, la squadra bolzanina della Croce Rossa si addestra periodicamente. Il Commissario della Croce Rossa altoatesina, dr. Andrea Brasola, ha sottolineato l’importanza di poter disporre di personale altamente specializzato nei vari settori del soccorso.Al termine del corso, superato con successo da tutti i 16 partecipanti, il Dr. Brasola ha rivolto un particolare ringraziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio, sensibile da sempre ai bisogni della Croce Rossa, che ha finanziato la partecipazione dei volontari della squadra di emergenza NBCR della Croce Rossa, in modo che possano essere sempre preparati al meglio in caso di incidenti con elevato numero di vittime. Non si pensi però che eventi di questo tipo siano rari e capitino solo in caso di catastrofi o grandi incidenti stradali. Basti guardare quante sostanze sono conservate in una normale abitazione: prodotti per la pulizia, disincrostanti per il forno, smacchiatori, sostanze corrosive per la pulizia degli scarichi, acidi, ammoniaca, diluenti, insetticidi, fertilizzanti, medicinali. Usare queste sostanze in modo improprio e senza le dovute precauzioni può essere estremamente pericoloso, anche per chi ci circonda.