Emergenza migranti: la Croce Rossa Italiana impegnata nelle attività di accoglienza e assistenza in Liguria, Sicilia, Campania, Lombardia, Calabria, Piemonte

Attività CRI a Ventimiglia

In Liguria è in via di ridimensionamento l’emergenza a Genova, mentre resta altissima a Ventimiglia, dove il numero dei migranti non accenna a diminuire sia al centro di accoglienza che alla stazione. A Genova ha chiuso oggi, 28 aprile, il centro allestito dalla Croce Rossa Italiana l’antivigilia di Pasqua nella “Sala Chiamata” del porto, che ha ospitato i migranti transitati da Genova in attesa dei documenti per raggiungere la Francia. Per quattro giorni hanno trovato alloggio, pasti caldi a pranzo e cena quasi 300 migranti. Parecchi di loro sono stati assistiti da medici e infermiere volontarie CRI che hanno provveduto alla somministrazione di farmaci dove se ne fosse reso necessario e soprattutto a garantire loro la guarigione da malesseri causati per lo più dal lungo viaggio e dalla stanchezza. Da oggi la Croce Rossa continuerà a gestire l’emergenza genovese ma in una nuova e più ridotta struttura messa a disposizione dal Comune di Genova, la palestra di Via delle Fontane. Minore sarà il numero dei migranti che verranno accolti e soprattutto saranno assistiti coloro che sono in attesa del rilascio del documento di soggiorno e che verranno alloggiati solo la sera e la notte. A Ventimiglia presso il centro gestito dalla CRI si registra ancora il “tutto esaurito” con 150 posti letto occupati ogni sera. Inoltre alla stazione ferroviaria i volontari CRI provvedono ad effettuare la distribuzione di sacchetti alimentari con medie giornaliere di 150 a pranzo e 200 – 250 la sera.Sono 25 gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati dall’inizio dell’emergenza nelle attività di accoglienza, logistica, preparazione e distribuzione dei pasti, assistenza sanitaria. Sono operativi anche 9 mezzi, tra cui 2 ambulanze. A Savona la CRI assiste 8 migranti all’interno dell’area del Comitato Provinciale e presta assistenza alla stazione di Savona dalle 8.00 alle 20.00, insieme alla Questura, con un’ambulanza e un equipaggio completo. A Lampedusa una squadra composta da 24 persone tra medici, infermieri, logisti e soccorritori volontari CRI, con a disposizione 6 mezzi, fornisce h24 il soccorso sul molo commerciale per le eventuali operazioni di sbarco. La presenza della CRI a Lampedusa, dovuta anche al Progetto PRAESIDIUM finanziato dal Ministero dell’Interno, è stata e continua a essere quindi importantissima: basti considerare che in una sola settimana, dal 29 marzo al 5 aprile, la CRI ha assistito più di mille migranti. Nei giorni in cui l’emergenza è stata particolarmente critica la Croce Rossa Italiana ha fornito anche le cure necessarie ai migranti che si presentavano volontariamente al Posto Medico Avanzato (PMA) allestito presso la stazione marittima. Il PMA della CRI ha avuto anche la funzione di decongestionare la struttura sanitaria locale, evitandone il sovraffollamento. I migranti assistiti dai medici e dagli infermieri della Croce Rossa Italiana nel Posto Medico Avanzato sono sottoposti a triage e alla stabilizzazione dei parametri vitali per un’eventuale successiva osservazione clinica per breve ricovero. In Sicilia, a Mineo (Catania) la CRI prosegue nelle attività di assistenza sanitaria, distribuzione pasti, mediazione culturale, interpretariato linguistico al “Villaggio della solidarietà”. Attualmente presso la struttura sono ospitati 1511 migranti, tra cui 75 minori. Sono 125 gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nei servizi di accoglienza. Sono operativi anche 15 automezzi CRI, tra cui due ambulanze. Ogni giorno vengono preparati e distribuiti circa 4000 pasti tra colazioni, pranzi e cene per i migranti e per il personale in servizio. L’ambulatorio sanitario, operativo h24, effettua quotidianamente in media 200 prestazioni sanitarie. In collaborazione con la ASP di Catania è in funzione anche un ambulatorio pediatrico. Sono attive numerose attività di carattere socio assistenziale, come ad esempio il supporto psico-sociale presso il punto di accoglienza ed ascolto. Continuano le attività di ludoteca per i più piccoli, i corsi di lingua italiana, l’assistenza legale. Il magazzino provvede alla distribuzione di vestiario, materiale per l’igiene personale e per la casa.

  

Foto di Fiamma Cogliolo/ItRC
Genova, la preghiera di un migrante

In Campania la Croce Rossa Italiana coordina il centro di accoglienza allestito a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove attualmente sono ospitati 220 migranti. Presso il centro si alternano in turni giornalieri 40 operatori CRI che provvedono alla distribuzione dei pasti e all’assistenza sanitaria. A disposizione inoltre 2 ambulanze e alcuni mezzi di trasporto. E’ in funzione anche una tenda infermeria e un poliambulatorio per le visite mediche.     In Lombardia sono ospitati dalla Croce Rossa Provinciale di Milano 12 dei 25 pazienti libici arrivati da Bengasi con un volo sanitario (Medevac) organizzato dalla Farnesina e dal Ministero della Difesa in collaborazione con la Regione Lombardia, lo scorso 8 aprile. Dodici di essi (10 feriti e 2 accompagnatori), dopo essere stati curati presso alcuni ospedali lombardi si trovano in convalescenza in una struttura della Croce Rossa Italiana appartenente alla rete territoriale del Comitato Provinciale di Milano, in attesa di essere rimpatriati. In Calabria, a Crotone la Croce Rossa Italiana nell’ambito del progetto PRAESIDIUM, finanziato dal Ministero dell’Interno per la gestione dei flussi migratori, da febbraio lavora incessantemente: volontari e operatori CRI, circa 15 con a disposizione 3 mezzi, accolgono i migranti provenienti da Lampedusa, destinati al Centro di Accoglienza/CARA di S. Anna di Isola Capo Rizzuto, fornendo loro assistenza sanitaria e umanitaria. L’ultimo intervento della CRI c’è stato il 25 aprile a Santa Caterina dello Jonio dove sono stati accolti 41 uomini e 16 minori tutti migranti di origine egiziana e tunisina sbarcati sul litorale tra Badolato e Soverato; l’attività ha visto l’impegno di 12 volontari e l’utilizzo di 2 mezzi della Croce Rossa Italiana. Poi, il 21 aprile alle ore 5.30 a Crotone è approdata una motonave con a bordo 250 migranti, di etnia sub sahariana provenienti da Lampedusa, ai quali il personale della CRI ha fornito cure e beni di prima necessità. Più tardi la Croce Rossa è intervenuta anche per assistere 31 migranti, 2 donne e 1 bambino, sbarcati sulle coste calabresi con l’aiuto della Guardia Costiera. In Piemonte, presso il Centro Polifunzionale CRI di Settimo Torinese, sono ospitati 24 migranti giunti da altre strutture. Sono 24 gli operatori e i volontari della CRI che forniscono ai migranti assistenza sanitaria e umanitaria, generi di prima necessità come vestiti, cibo e bevande. Sono chiusi dal 25 aprile i centri di accoglienza di Civitavecchia (Roma), nel Lazio, e di Manduria (Taranto) in Puglia.

  

       

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