PRESENTATO A ROMA, A PALAZZO CHIGI, IL RAPPORTO ANNUALE 2010 DELLA CROCE ROSSA ITALIANA NEL GIORNO DEL 147° ANNIVERSARIO DALLA FONDAZIONE

Sala Stampa Palazzo Chigi
Francesco Rocca e Gianni Letta

È stato presentato mercoledì 15 a Roma, nel giorno del 147° anniversario dalla fondazione dell’Associazione, presso la Sala stampa di Palazzo Chigi, l’Annual Report della Croce Rossa Italiana relativo al 2010, documento che raccoglie le attività condotte dai volontari e dai dipendenti, operatori della CRI, durante lo scorso anno. Presenti all’evento il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il Senatore Daniele Bosone, il Commissario Straordinario della CRI, Francesco Rocca, e il Direttore Generale della CRI, Patrizia Ravaioli.In occasione del terremoto ad Haiti uomini e donne della CRI sono stati impegnati in prima linea per aiutare la popolazione colpita, nell’ambito delle operazioni coordinate dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. La generosità degli italiani ha permesso di raccogliere 3 milioni e 114 mila euro per l’emergenza Sisma Haiti 2010. A Pourt-au-Prince, al Campo Italia, la CRI ha prodotto 1500 pasti caldi al giorno; durante la missione la Croce Rossa Italiana ha gestito un impianto da 80.000 litri di acqua ogni 12 ore svolgendo così un servizio vitale anche per fronteggiare l’epidemia di colera che ha colpito la popolazione dell’isola poco dopo il terremoto. Solo nel 2010 la Croce Rossa Italiana ha assistito con alimenti e viveri, sul territorio nazionale, 340 mila 449 indigenti (in collaborazione con l’Agenzia Governativa per le Erogazioni in Agricoltura) e ha realizzato 1.243 interventi tra progetti, iniziative sociali, sanitarie e socio-sanitarie oltre a 1.011 interventi diretti e relativi a esercitazioni di protezione civile a livello territoriale. Sono quindi circa 2.500 le iniziative sociali e le attività di protezione civile svolte su tutto il territorio nazionale dai volontari e dipendenti dei Comitati CRI. Inoltre, dallo scorso anno i Centri Interventi di Emergenza sono diventati cinque (Centro – Nord Ovest – Nord Est – Sud – Isole) per la copertura totale del suolo nazionale in caso di calamità e disastri naturali, strutture logistiche permanenti.Fra le attività che hanno segnato in maniera forte l’impegno della CRI nel 2010, le iniziative in favore delle persone senza dimora. Su tutto il territorio nazionale sono stati impegnati più di 500 volontari operativi in 20 città italiane. Nell’anno 2010 la Croce Rossa Italiana ha avviato importanti iniziative in favore delle pari opportunità e della sostenibilità ambientale, considerandole tematiche fondamentali per la propria attività. 

  

Sala Stampa Palazzo Chigi
Sala Stampa Palazzo Chigi

La forza della Croce Rossa Italiana consiste in una presenza capillare nel Paese e dall’Annual Report ciò si evince particolarmente: la CRI, spiega il documento, può contare su 21 Comitati Regionali, 105 Comitati Provinciali, 446 Comitati Locali e oltre 10 mila mezzi di intervento e soccorso; inoltre, sono circa 145 mila i soci attivi, 32 mila 433  i soci ordinari e circa 4 mila i dipendenti dell’Associazione. In relazione alle attività dell’Associazione legate al sistema di Protezione Civile, l’Annual Report spiega come durante l’emergenza maltempo che, tra novembre e dicembre, ha colpito in particolar modo il Veneto la CRI ha prestato soccorso a un totale di circa 3000 persone. Il solo Comitato Provinciale CRI di Padova ha attivato oltre 600 volontari per fornire assistenza socio-sanitaria e distribuzione di viveri e vestiario a 1.015 sfollati dei paesi alluvionati nel padovano. La Croce Rossa Italiana è regolarmente impegnata in Salvataggio in acqua, Soccorso su pista da sci, Soccorso con Mezzi e Tecniche Speciali e Soccorso con supporto Cinofilo per interventi di carattere emergenziale.L’Annual Report illustra anche le innumerevoli attività della Croce Rossa Italiana a favore dei vulnerabili portate avanti ogni giorno da migliaia di volontari su tutto il territorio nazionale: i clown che provano ad alleviare le sofferenze dei malati, gli operatori dei soccorsi speciali, i volontari delle Unità di strada che si prendono cura delle persone senza dimora ma anche le attività tradizionali come il soccorso in ambulanza e la diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Nell’edizione 2010 del Rapporto il lavoro di operatori e volontari della CRI assume una maggiore centralità rispetto al documento del 2009 considerando che sono state inserite numerose interviste a coloro i quali testimoniano direttamente il proprio impegno nelle attività dell’Associazione e, inoltre, sono stati approfonditi i numerosi servizi della CRI condotti anche a livello locale. 

  

Sala Stampa Palazzo Chigi
Francesco Rocca, Gianni Letta e Ferruccio Fazio

Inoltre, il Rapporto della CRI relativo al 2010 prova a trasmettere le emozioni che hanno caratterizzato le attività dell’Associazione in relazione alle necessità dei vulnerabili, a tener conto dei propri stakeholder e affronta pure i temi della sicurezza di volontari e dipendenti oltre che la formazione la prevenzione per la popolazione italiana. Poi, novità assoluta del documento di quest’anno, come Pubblica Amministrazione, è il tentativo di avvicinarsi a un modello di rendicontazione sociale, primo passo quindi verso l’auspicabile adozione, in futuro, di un bilancio sociale che rispetti i principi di trasparenza, accuratezza, attendibilità e verificabilità.

       

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