Lettera aperta di una famiglia duramente colpita dal Covid19 Grazie ai Volontari CRI “veri angeli vestiti di rosso”

 
 

Sono tantissimi i Volontari della Croce Rossa che, ogni giorno, sin
dall’inizio dell’emergenza Covid-19, si prendono cura delle persone più
vulnerabili garantendo assistenza sanitaria, sociale e psicologica. In questa lettera,
indirizzata al Sindaco di Montecastrilli – comune umbro in cui opera il
Comitato locale Croce Rossa di Avigliano Umbro – il racconto spontaneo di una
famiglia che è riuscita ad andare avanti con il supporto e la vicinanza dei Volontari
CRI.

Gentilissimo signor sindaco,

 


Siamo una famiglia del comune di Montecastrilli che purtroppo è stata
colpita da questa bruttissima malattia, il Covid-19. Una malattia che oltre al
male fisico ti crea anche un male mentale e sociale. Ritrovarsi di punto in
bianco in isolamento senza avere neanche punti di riferimento a cui rivolgersi,
è una cosa che non auguro a nessuno. Tutte le persone e le associazioni, gli
enti che abbiamo contatto per avere un supporto, si sono tirati indietro, hanno
paura di noi, ci considerano degli untori. Siamo stati per 4/5 giorni a cercare
soluzioni possibili senza trovarne. Presi dallo sconforto abbiamo visto un post
della Croce Rossa Italiana Comitato di Avigliano Umbro. Ho preso i numeri e
provato a telefonare sapendo già che la risposta sarebbe stata sempre la
stessa: ‘Mi dispiace ma non possiamo aiutarla’. Il numero che ho fatto era
quello del presidente, ha risposto alla mia telefonata, mi ha detto ‘un attimo,
mi scusi’ e nel frattempo parlava credo con un altro telefono e un’altra
persona. Ho parlato con lui, gli ho spiegato la situazione e chiesto se
potevano fare qualcosa per aiutarci. La risposta è stata: ‘Mi dispiace molto
non poterla aiutare subito perché ho un’urgenza da risolvere ma al massimo tra
30 minuti saremo dal lei’. Capito? 30 minuti e si scusavano.

 

 Dopo 20 minuti hanno suonato al campanello di casa, c’era un ragazzo dalla
voce molto giovane, con una tuta bianca, guanti e mascherina che ci ha chiesto
di cosa avevamo bisogno. Signor sindaco, le giuro che sono scoppiato a
piangere. Ci hanno portato le medicine e fatto la spesa. Dopo circa un’ora mi ha
richiamato il presidente dicendo se era tutto ok, mi ha detto che il numero che
avevo fatto era il suo personale e che per qualsiasi cosa potevo chiamarlo. Li
ho chiamati diverse volte, giorno, notte sabato e domenica non c’è stato un
giorno che mi hanno detto ‘non ce la facciamo’. Ci hanno fatto la spesa,
portato le medicine e pagato le bollette. Ci sono stati sempre sempre vicini. Scrivo
a lei, sindaco, perché dobbiamo far capire alla popolazione la fortuna che
abbiamo ad avere nel nostro territorio questi angeli vestiti di rosso. Fino ad
ora li avevo conosciuti fortunatamente solamente perché li vedevo alle feste di
paese o quando li incrociavo per le nostre strade, ma non mi ero mai reso conto
della fortuna che avevamo. Ho conosciuto da vicino per la prima volta queste
straordinarie persone, giovani, altruiste, con valori solidi ed universali che
dedicano, con abnegazione ed amore, gran parte del loro tempo libero agli altri
che soffrono, rischiano la propria vita per aiutare gli altri quando potrebbero
passare più tempo con i loro familiari. Spero che la Croce Rossa Italiana abbia
sempre più disponibilità di mezzi e risorse economiche per poter proseguire ed
incrementare questa impagabile funzione sociale e morale nell’interesse di
tutti.

 

Con affetto e riconoscenza.

 
 
Copy link
Powered by Social Snap