VARDIREX 2019: Esercito, Marina, Protezione Civile, ANA e Croce Rossa Italiana simulano un intervento emergenziale complesso
Si è conclusa con una maxi emergenza l’esercitazione VARDIREX 2019 (Various Disaster Relief Management Exercise). Il teatro dell’emergenza di oggi 8 novembre è stato l’abitato di Cervo, dove si è simulato un evento franoso a causa delle forti piogge degli ultimi giorni. Quindici volontari della Croce Rossa Italiana dei comitati di Imperia e di Diano Marina, abilmente preparati dai truccatori C.R.I., hanno interpretato le persone ferite da soccorre.
L’evento ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi giunti sia via terra che via mare grazie al simultaneo impegno dei soccorritori dell’Esercito, della Marina Militare e dei volontari dell’Associazione nazionale Alpini. Per il trasporto dei feriti verso il porto del comune di San Bartolomeo al Mare sono state impiegate anche due ambulanze della Croce Rossa Italiana dei comitati di Imperia e di Diano Marina e due della Croce d’Oro di Cervo. I feriti, con diverso codice colore (rosso, giallo, verde) assegnato loro in fase di triage dal PMA (Posto Medico Avanzato), sono stati portati via mare su gommoni (Sar) della Capitaneria di Porto all’approdo turistico di Diano Marina. Da qui con mezzi sanitari delle truppe Alpine, all’ospedale da campo allestito presso la caserma Camandone di Diano Castello dove sono stati presi in cura dai sanitari.
Quest’anno la “Vardirex, esercitazione inter-agenzia oramai consolidata, si è svolta in diversi scenari individuati tra Liguria e Lombardia, con lo scopo di testare la risposta sul campo da parte del Dipartimento di Protezione Civile e delle Forze Armate in caso di allertamento per pubbliche calamità, anche di diversa entità, che colpiscono contemporaneamente più aree del Paese. Nei comuni di Imperia e Lodi sono stati allestiti 3 campi base con relative infermerie da campo (2 in Liguria ed 1 in Lombardia) per il coordinamento delle attività di soccorso e ripristino delle normalità a seguito di eventi calamitosi simulati, in particolare, negli abitati di Cervo, Taggia, Diano Castello e Montanaso Lombardo.
L’Esercito ha schierato nella VARDIREX assetti specialistici e numerosi mezzi e materiali tecnici provenienti principalmente dalle Truppe Alpine che nelle diverse simulazioni ha impegnato circa 150 specialisti con competenze nei relativi campi di intervento; in particolare, i piloti e gli elicotteri dell’AVES (Aviazione Esercito) hanno garantito i collegamenti nella terza dimensione a tutto vantaggio della rapidità nei soccorsi, i genieri hanno lavorato al ripristino delle strutture essenziali, ma anche alla tutela dei beni culturali, le Squadre Soccorso Alpino Militare hanno portato a termine operazioni complesse di primo soccorso ed evacuazione di feriti, i trasmettitori hanno garantito a tutti gli attori della simulazione la possibilità di comunicare anche in condizioni estreme. Il tutto è stato perfettamente coordinato con le componenti del sistema di gestione e risoluzione della crisi emergenziale, punto focale dell’esercitazione. La Marina Militare ha impiegato la fregata Rizzo, ormeggiata in prossimità di una zona costiera colpita da un evento calamitoso, che ha permesso di intervenire, con un “eliporto” sempre pronto, immediatamente disponibile, con capacità di operare di giorno e di notte. La nave, inoltre, con le sue capacità di comando, controllo e comunicazioni ha permesso l’installazione rapida di un posto di comando a poca distanza dall’area colpita, da cui hanno operato i comandi interforze della Difesa, il personale del Dipartimento della Protezione Civile e i volontari dell’ANA e della Croce Rossa Italiana.