IFRC

Terzo Settore. Contini: riforma abbracciata dalla CRI nel rispetto della sua identità

L’intervento del Sottosegretario all’Università di Bologna in occasione di una Tavola Rotonda su Terzo Settore e management umanitario e socio-sanitario

 
 

Presentata oggi, attraverso la Tavola Rotonda dal titolo “Gli Enti di Terzo Settore e il management umanitario e socio-sanitario: opportunità e prospettive dopo la Riforma”, la terza edizione del Corso Universitario di Alta Formazione promosso dall’Università di Bologna “Alma Mater Studiorium” sul “Management Umanitario e socio-sanitario” e curato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’ateneo.

Presenti, oltre ad accademici provenienti da tutta Italia, i rappresentanti di numerose realtà del Terzo Settore operanti nel nostro Paese: dall’ANPAS alla Confederazione Nazionale delle Misericordie, dalla Croce Rossa Italiana all’AVIS. Un’importante occasione di confronto e scambio per analizzare una realtà, quella della riforma del Terzo Settore, che è ancora un “cantiere in movimento”, come indicato dal titolo della prolusione inaugurale della mattinata, a cura del Prof. Fici.

A rappresentare la CRI, il Sottosegretario Generale, Barbara Contini che, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come con il Codice del Terzo settore si sia dato vita a una riforma imponente. “Gli obiettivi che ne hanno costituito i principi ispiratori – ha detto Barbara Contini – sono sostanzialmente due: la trasparenza e l’unitarietà, ossia l’esigenza di riordinare in un unico corpo una serie di normative eterogenee. Tuttavia, il percorso non è ancora completo. Mancano, in particolar modo, tre decreti dai quali effettivamente dipende una realizzazione piena della riforma: quello istitutivo del Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS); quello sui limiti all’esercizio delle attività diverse (in cantiere); infine, quello sul bilancio sociale”.

 

L’ intervento è proseguito con l’analisi di quanto già fatto dall’Associazione e quanto è ancora da fare per portare a compimento la Riforma in seno alla Croce Rossa italiana.

“Il Corso e il tema di oggi – ha concluso il Sottosegretario della CRI – sono particolarmente cari all’Associazione, coinvolta in prima battuta dal ‘ciclone’ della riforma. La risposta della Croce Rossa è stata chiara sin da subito: abbiamo attivato tutti gli strumenti necessari per adeguarci al Codice, attenti però a non perdere la nostra matrice storica e ideologica, ovvero la nostra peculiare identità”.

 

Categorie: NewsSviluppo

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