Nave Costa: Croce Rossa Italiana, prosegue assistenza a familiari dei dispersi. Inviati sommozzatori per eventuale supporto sanitario

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Foto di Alessandro Serranò

Prosegue l’assistenza socio-sanitaria di volontari e operatori della Croce Rossa Italiana ai familiari dei dispersi del naufragio della nave Concordia. Attualmente a Orbetello la CRI sta supportando le famiglie, circa 30 persone, ospitate in alcune strutture alberghiere con circa dieci volontari che si occupano di monitorare le loro condizioni di salute. Tra gli assistiti anche due membri dell’equipaggio, naufraghi di nazionalità spagnola in attesa di rimpatrio e una donna sopravvissuta con gravi ferite alle ginocchia che il personale CRI medica. I volontari CRI inoltre supportano gli spostamenti delle famiglie che hanno parenti ricoverati all’ospedale locale. All’isola del Giglio, poi, la Croce Rossa Italiana è presente con una propria unità OPSA (Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua) di supporto negli interventi di carattere sanitario. Sei operatori CRI, con a disposizione un gommone giunto da Bardolino (Verona), sono pronti ad intervenire in caso di necessità.

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Lunedì hanno lasciato le strutture di accoglienza di Grosseto e Marina di Grosseto i passeggeri della nave Concordia. Presso la “Fattoria La Principina” di Grosseto e all’ “Hotel Villa Gaia” di Marina di Grosseto sono stati impiegati complessivamente 80 volontari CRI. Il Console cinese ha ringraziato personalmente il Commissario della CRI Provinciale di Grosseto, Hubert Corsi, esprimendo vivo apprezzamento per l’opera della Croce Rossa Italiana in favore degli ospiti delle strutture grossetane. Nella zona di Orbetello la Croce Rossa Italiana martedì 17 si è impegnata nelle attività socio-assistenziali in favore di alcuni nuclei di naufraghi di nazionalità spagnola ancora alloggiati presso strutture alberghiere della cittadina lagunare. In attesa che gli altri naufraghi siano rimpatriati, gli operatori e i Giovani della CRI continuano nell’assistenza e nel supporto. Per una persona anziana il cui marito è ancora ricoverato in ospedale sono stati garantiti i necessari trasporti per le visite in ospedale. In molti casi l’aiuto è stato risolutivo trattandosi di persone o sole, o anziane o rimaste senza nulla in tasca. “I ragazzi dell’organizzazione – ha spiegato Alessio Sabatini, il coordinatore del gruppo – sono stati veramente bravi e per ore ed ore sono rimasti vicini a queste famiglie”. Gli interventi sono stati effettuati insieme alla CRI provinciale di Grosseto e all’ufficio protezione civile del Comune di Orbetello.

  

L’intervento della Croce Rossa Italiana nelle operazioni di soccorso e assistenza dei passeggeriSono circa 250 gli operatori e i volontari della Croce Rossa Italiana intervenuti assieme alle altre istituzioni nelle operazioni di soccorso e assistenza ai passeggeri della nave Concordia affondata all’isola del Giglio. Sono state impiegate 30 ambulanze e circa 20 automezzi CRI per il trasporto di persone e materiali.Sotto il coordinamento dell’ufficio di protezione civile della CRI di Grosseto, per la gestione delle varie fasi dell’emergenza sono stati mobilitati a Porto Santo Stefano, a Porto Ercole, a Orbetello uomini e mezzi della Croce Rossa in aiuto dei naufraghi. Croce Rossa Italiana, coordinata dal delegato CRI di Grosseto Emilio Gualtieri, è intervenuta nelle operazioni di assistenza dei passeggeri all’arrivo a Porto Santo Stefano e al centro di accoglienza allestito presso il Palazzetto dello Sport a Orbetello, portando soccorso e assistenza alle centinaia di persone scampate al disastro, tra cui numerosi nuclei familiari con bambini, anziani, disabili di diverse nazionalità. I volontari CRI hanno fornito a circa 800 persone indumenti, scarpe, kit per l’igiene personale, farmaci  e altri materiali reperiti presso i Comitati della Toscana e il Magazzino regionale CRI. La Croce Rossa ha garantito servizi di trasporto verso gli ospedali per circa 100 persone e altri servizi di trasporto normali.  La CRI ha effettuato anche interventi sanitari, soprattutto presso la postazione di pronto soccorso dell’ospedale di Orbetello, dove sono giunti circa 40 feriti, di nazionalità italiana, tedesca e spagnola. “La maggior parte di essi, di età compresa tra i 30 e i 70 anni – ha spiegato Mauro Pasquarelli, volontario della Croce Rossa di Orbetello – presentavano traumi da caduta agli arti, con fratture dei polsi, delle dita, di una spalla, causati dal tentativo di reggersi durante l’urto e poi nello sbilanciamento della nave. Numerose altre persone erano in stato schock e di ipotermia per il freddo”. “Da rilevare inoltre – ha sottolineato il responsabile della Croce Rossa di Orbetello, Michele Casalini – che siamo intervenuti anche in soccorso di persone con malattie patologiche che a seguito dell’evento traumatico si sono manifestate, come nel caso di alcuni pazienti con crisi epilettiche”.  La Croce Rossa inoltre è stata presente nella provincia di Grosseto in due centri di accoglienza: a Grosseto e a Marina di Grosseto. Gli operatori CRI hanno svolto attività di assistenza e supporto sanitario, visite mediche in collaborazione con il 118, distribuzione generi di conforto, assistenza psico-sociale, gestione delle aree di accoglienza. Presso la “Fattoria La Principina” di Grosseto sono stati assistiti 585 naufraghi, 203 quelli all’ “Hotel Villa Gaia” di Marina di Grosseto. Anche a Savona la Croce Rossa è stata mobiliata nelle attività di assistenza in favore di 750 persone provenienti da Porto Santo Stefano. Oltre 70 volontari della Croce Rossa di Savona con 9 ambulanze e 4 mezzi, su richiesta della Prefettura e dell’assessore regionale alla P.C. hanno assistito i passeggeri della nave Costa Concordia giunti a Savona. I superstiti sono stati trasportati dalla Toscana su 20 pullman e accompagnati presso il Palacrociere di Savona dove era stato allestito un centro di accoglienza. La Croce Rossa ha prestato assistenza sanitaria a oltre un centinaio di persone di cui una ventina, su richiesta del 118,  sono state trasportate, agli Ospedali San Paolo di Savona e Santa Corona di Pietra Ligure. Oltre all’assistenza sanitaria i volontari CRI hanno provveduto con gli altri volontari, circa 200 (tra Protezione Civile e Forze dell’Ordine), alla distribuzione di  pasti caldi e generi di conforto.  

       

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