Maltempo, l'attività della Croce Rossa Italiana nelle zone interessate dall'emergenza

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Vicenza, allagata anche la sede della CRI

Prosegue l’impegno dei volontari della Croce Rossa Italiana, coordinati dalla Sala Operativa Nazionale CRI, per far fronte ai disagi causati dai nubifragi ed esondazioni dei giorni scorsi. In Veneto è ancora critica la situazione a Verona, in particolare a Monteforte d’Alpone e a San Bonifacio, dove dopo l’esondazione del fiume Alpone, sono 1500 le persone sfollate. Dieci volontari CRI lavorano h24 presso il PalaFerroli di San Bonifacio, dove è in funzione un posto di accoglienza per 400 persone, che si stima rimarrà aperto almeno fino a domenica prossima. Al momento al Palasport sono ospitate 81 persone, insieme con 3 cani e un gatto. Presso il PalaFerroli è presente anche una ambulanza per presidio sanitario alla popolazione. I volontari CRI sono impegnati anche in altre attività quali supporto all’ambulatorio, servizio recupero farmaci, servizio Attività Socio Assistenziali (ASA) con distribuzione indumenti. Sono operativi una Squadra di Supporto Psicologico in Emergenza (SSEP) e uno psicologo. Il CIE di Verona ha provveduto a fornire 60 brande ai Vigili del Fuoco presso il palasport di Monteforte d’Alpone e 6.192 bottiglie d’acqua per il PalaFerroli di San Bonifacio. A Vicenza per l’esondazione del fiume Bacchiglione si contano 1500 sfollati a Caldogno, dove è in funzione un centro di accoglienza. La Croce Rossa Italiana al momento sta assistendo 85 sfollati. I volontari CRI impegnati nella logistica, nell’assistenza alla popolazione e nella distribuzione pasti, soprattutto presso la struttura attendata a piazza Matteotti, dove è presente anche un PMA (Presidio Medico Avanzato). Altri due PMA sono a disposizione presso i centri di accoglienza ed è sempre attivo un mezzo per la consegna di farmaci urgenti. Sono in attività due Squadre SEEP, una impegnata in località Cresole (zona sfollata) e una a Piazza Matteotti. A Isola Vicentina è in funzione un campo base per 50 volontari CRI. A Padova attualmente sono impiegati 43 volontari soprattutto per supportare le attività di assistenza psicosociale e sanitarie alla popolazione, soprattutto nei tre centri di accoglienza di San Nicolò, Casalserugo, Maserà. Sul posto sono disponibili 5 ambulanze. A Treviso 12 volontari sono al lavoro per l’assistenza SSEP e ASA agli sfollati delle case di riposo di Motta, Meduna e dell’ospedale di Motta, ospitati presso le strutture alternative di Oderzo, Monastier, Zero Branco. A Belluno due volontari CRI sono al lavoro per assistere la popolazione sfollata presso Casa di Riposo. A Massa sono al lavoro 10 operatori CRI per il centro di accoglienza di Massa e il supporto tecnico per le attrezzature. Sul posto anche numerosi mezzi di soccorso della Croce Rossa Italiana: unaidrovora, una torre-faro per illuminazione zone alluvionati. A Reggio Calabria 5 volontari sono operativi nell’area delle operazioni per distribuire vestiario alla popolazione e prestare assistenza.

  Vicenza, CRI in Sala Operativa

  

       

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