Lettera di Emerico Laccetti a Carlo Di Girolamo

Pubblichiamo la lettera scritta da Emerico Laccetti, l’attuale coordinatore dei logisti CRI ad Haiti, in ricordo di Carlo Di Girolamo.

“Ciao Carlè, no, tranquillo questa volta non voglio chiederti niente, non voglio darti nessun compito.., nessuna incombenza.. nessuna rottura di scatole..Però.. che cavolo te ne vai così.. senza neanche salutarmi… e non ridere.. lo sai che ci tengo a queste cose.. lo abbiamo fatto per 20 anni tutti i giorni.. in tutte le situazioni.. in tutte le emergenze.. in tutto il mondo… in tutti le nostre risate.. le stanchezze.. le mie e le tue lacrime.. le nostre debolezze.. come adesso che io parlo e tu non rispondi!! Come Comandante dovrei raccontare chi eri.. ma penso che la chiesa cosi piena..e il loro.. il nostro dolore sia molto più loquace di mille parole.. Quando successe a me la tua storia mi immaginavo seduto ai piedi dell’altare mentre Brunello leggeva qualcosa per me.. invece lassù hanno preferito te a me.. ed adesso non mi do pace perché non posso salutarti come si deve.. Sono dove tu saresti voluto essere, qui con me.. come sempre..per soffocare l’urlo di dolore di questa gente.. perché hai vissuto dedicandoti agli altri per questa Croce Rossa che ormai abbiamo impressa a fuoco sul cuore.. Abbiamo ottenuto l’autorizzazione a dedicarti una tenda scuola qui ad Haiti che la Croce Rossa Italiana ha donato al governo haitiano.. avremmo voluto che tu lo sapessi quando eri fra noi.. perché era un monito al coraggio.. al tuo coraggio ed alla tua forza nell’affrontare e combattere il “mostro” ricordi? Cosi lo chiamavo io e cosi lo chiamavi te.. con me!!.. Tutto doveva avvenire oggi.. 13 febbraio.. ed invece..”un Angelo è sceso dal cielo e ha portato via Carlo” questo è il messaggio di Alessia che mi è arrivato come una pugnalata alle mie 08,01di oggi!! ….sei andato via troppo presto e il mondo non saprà mai cosa si è perso e quante cose ancora potevi fare per loro…. avevi un cuore grande e forse è per questo che ti hanno voluto lassù… Amico mio.. non potrò accompagnarti in questa ultima missione: la più difficile… Ma ti conosco bene e sono certo che se anche controvoglia dirai “signorsì” o forse..”Vabbè Mè tranquillo” e l’affronterai come sempre hai fatto…. Egoisticamente provo invidia per chi è con te perché ora avrà qualcuno che risolverà i suoi problemi e insegnerai loro.. come hai fatto con me.. a mettere in piedi il più grande campo mai esistito.. anche se in cielo… Ci mancherai.. buon viaggio amico mio!!”

  

  

          

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