Emergenza migranti: prosegue il lavoro della Croce Rossa Italiana su tutto il territorio nazionale
Lampedusa, foto Laura Bastianetto/ItRc
In Sicilia, a Mineo (Catania) la CRI gestisce il “Villaggio della solidarietà” e qui svolge assistenza sanitaria, distribuzione pasti, mediazione culturale, interpretariato linguistico. Attualmente presso la struttura sono ospitati 1882 migranti di differenti nazionalità e 62 minori. Sono 130 gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nei servizi di accoglienza. Sono operativi anche 12 automezzi CRI, tra cui due ambulanze. Ogni giorno presso il campo vengono preparati e distribuiti circa 4000 pasti tra colazioni, pranzi e cene per i migranti e per il personale in servizio. Nel centro è presente un ambulatorio sanitario, operativo h24, presso il quale vengono effettuate in media 200 prestazioni sanitarie al giorno. In collaborazione con la ASP di Catania è in funzione anche un ambulatorio pediatrico. Sono attive numerose attività di carattere socio assistenziale, come ad esempio il supporto psico-sociale: presso il punto di accoglienza ed ascolto nonché all’interno di tutta l’area si svolgono quotidianamente interventi di sostegno ed accoglienza. Sono presenti inoltre alcuni operatori dell’UNHCR e dell’OIM che forniscono agli ospiti informazioni di natura legale in collaborazione con CRI. Proseguono con successo le lezioni di lingua italiana. Nel centro vengono praticate numerose attività ricreative e sportive destinate a bambini e adulti: basket, pallavolo, partite di calcio, corsa nei sacchi. Considerata la nutrita presenza di bambini, proseguono poi le diverse attività ludiche presso le aree comuni, organizzate dai Giovani della Croce Rossa Italiana, che hanno aperto anche una ludoteca per i più piccini. Presente poi una tenda pneumatica adibita ad area preghiera. Il magazzino provvede alla distribuzione di vestiario, materiale per l’igiene personale e per la casa. A Lampedusa una squadra composta da 26 persone tra medici, infermieri, logisti e soccorritori volontari CRI, con a disposizione 6 mezzi, fornisce H 24 il soccorso sul molo commerciale durante le operazioni di sbarco. Gli ultimi migranti sono giunti mercoledì: 760 tra cui 62 donne e 17 minori. Lo sbarco è avvenuto nel pomeriggio ed ha impegnato tutto il personale CRI. Una donna in stato di gravidanza ha dato alla luce una bimba, assistita nel parto da un pediatra-neonatologo della Croce Rossa Italiana. La presenza della CRI a Lampedusa, dovuta anche al Progetto PRAESIDIUM finanziato dal Ministero dell’Interno, è stata e continua a essere quindi importantissima: basti considerare che in una sola settimana, dal 29 marzo al 5 aprile, la CRI ha assistito più di mille migranti. Nei giorni in cui l’emergenza è stata particolarmente critica la Croce Rossa Italiana ha fornito anche le cure necessarie ai migranti che si presentavano volontariamente al Posto Medico Avanzato (PMA) allestito presso la stazione marittima. Il PMA della CRI ha avuto anche la funzione di decongestionare la struttura sanitaria locale, evitandone il sovraffollamento. I migranti assistiti dai medici e dagli infermieri della Croce Rossa Italiana nel Posto Medico Avanzato sono sottoposti a triage e alla stabilizzazione dei parametri vitali per un’eventuale successiva osservazione clinica per breve ricovero.
Ventimiglia, foto CRI
In Piemonte, presso il Centro Polifunzionale CRI di Settimo Torinese, sono ospitati 51 migranti giunti da altre strutture. Sono 36 gli operatori e i volontari della CRI che forniscono ai migranti assistenza sanitaria e umanitaria, generi di prima necessità come vestiti, cibo e bevande. Anche in Lombardia martedì 19 sono arrivati 37 migranti tunisini al Centro Polifunzionale d’emergenza della CRI del parco Nord di Milano. I migranti, giunti a bordo di un pullman sono ripartiti poco dopo a bordo di mezzi della Protezione Civile per alcune strutture di accoglienza dislocate su tutto il territorio regionale dopo essere stati assistiti da 12 tra volontari e operatori della CRI con panini e bevande. Anche sabato 16 aprile, a Milano, la Croce Rossa Italiana era intervenuta per l’arrivo di 200 migranti tunisini. Sono ospitati dalla Croce Rossa Provinciale di Milano 12 dei 25 pazienti libici arrivati da Bengasi con un volo sanitario (Medevac) organizzato dalla Farnesina e dal Ministero della Difesa in collaborazione con la Regione Lombardia, lo scorso 8 aprile. Dopo le cure presso alcuni ospedali del sistema sanitario regionale lombardo, 12 di loro (10 feriti e 2 accompagnatori), dopo essere stati curati per ustioni o ferite da arma da fuoco, si trovano in convalescenza in una struttura della Croce Rossa Italiana appartenente alla rete territoriale del Comitato provinciale di Milano, in attesa di essere rimpatriati. Uno di loro, arrivato in condizioni molto gravi, non c’è la fatta nonostante tutti gli sforzi dei medici ed è deceduto martedì in ospedale. Al gruppo, che è in attesa di essere rimpatriato in Libia nei prossimi giorni, ha fatto visita il Commissario provinciale della CRI di Milano Alberto Bruno esprimendo tutta la vicinanza della Croce Rossa Italiana per il loro compatriota deceduto. “Sono tutte persone di buona istruzione e che prima della guerra civile lavoravano come commercianti, maestri o studiavano. E che hanno voluto manifestarci l’apprezzamento per quanto si sta facendo per loro ringraziando anche la Croce Rossa Italiana”, ha dichiarato Alberto Bruno a margine della visita. Nei prossimi giorni, a mano a mano che verranno dimessi, anche gli altri 13 pazienti, saranno ospitati presso la stessa struttura CRI per un periodo di convalescenza, in attesa anch’essi di essere rimpatriati. A Civitavecchia (Roma), nel Lazio, la Croce Rossa Italiana all’interno dell’ex Caserma De Carolis assiste ad oggi 740 migranti e gestisce un’infermeria da campo operativa h24. Sono 41 i volontari e le volontarie della Croce Rossa Italiana che stanno lavorando per assistere gli ospiti sia dal punto di vista sanitario sia umanitario, e due le ambulanze a disposizione. La CRI oltre alla preparazione e distribuzione di pasti e vestiario sta inoltre provvedendo agli accertamenti sanitari di routine, in collaborazione con l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, a somministrare terapie, e a fornire ai migranti cure odontoiatriche a bordo dell’odontoambulanza CRI. L’Associazione inoltre provvede all’organizzazione di attività ricreative con interpreti e mediatori culturali fornendo anche supporto psico-sociale.In Campania la CRI coordina il Campo di Accoglienza allestito a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e dove sono attualmente ospitati 220 migranti di nazionalità nordafricana, arrivati al porto di Napoli il 18 aprile. Sono al lavoro 40 operatori CRI con a disposizione 2 ambulanze e alcuni mezzi di trasporto. Nel campo è in funzione anche una tenda infermeria e 3 poliambulatori per le visite mediche. In Liguria da martedì sera è a lavoro anche il Comitato Locale CRI di Savona per l’emergenza migranti: 22 volontari con 4 mezzi hanno assistito 70 magrebini giunti in città per il rilascio, presso la Questura, del permesso di soggiorno temporaneo e che si sono sistemati presso la stazione di Mongrifone. La CRI ha fornito loro coperte e generi di primo conforto come te e acqua. A Ventimiglia sono 139 i migranti alloggiati presso il Centro Temporaneo gestito dalla Croce Rossa Italiana. A occuparsi degli ospiti 33 persone tra volontari e operatori della CRI impegnati in attività di accoglienza, logistica, preparazione e distribuzione dei pasti e assistenza sanitaria.
Settimo Torinese, foto Marco Alpozzi/ItRc
In Toscana la CRI come appartenente alla Consulta regionale del volontariato gestisce le strutture “Torretta” e “San Rossore” in provincia di Pisa, dove sono alloggiati circa 70 migranti e dove lavorano in totale 16 operatori CRI con a disposizione 5 mezzi. La Croce Rossa sta svolgendo attività di assistenza sanitaria e umanitaria, fornendo inoltre ai migranti cibo e generi di primo conforto. In Puglia è funzionante il campo di Manduria in cui la CRI ha l’incarico di prestare assistenza sanitaria ai migranti ospitati che ad oggi sono 1368. Gli operatori della Croce Rossa Italiana sono 14 e hanno a disposizione un’ambulanza e due autovetture. Nella sola giornata del 16 aprile presso l’infermeria della CRI sono state effettuate 60 visite mediche. Oggi, giovedì 21 aprile, è sbarcato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, un barcone con decine di migranti condotti presso il Centro di Prima Accoglienza di Otranto grazie all’intervento di 8 operatori CRI con 3 mezzi a disposizione. Sono 36 i pazienti assistiti di cui 20 uomini, 3 donne, 13 minori ai quali inoltre la CRI ha fornito vestiti e generi di conforto. In Sardegna la CRI si è attivata per un ricongiungimento familiare: non si hanno notizie di un giovane tunisino di 25 anni scomparso fra il 7 e l’ 8 aprile mentre effettuava la traversata fra la Tunisia e l’ Italia in compagnia della famiglia, che attualmente si trova a Ventimiglia. Sono stati proprio i parenti del giovane a chiedere l’ intervento dell’Associazione che ha così diramato l’appello in tutti i Comitati regionali CRI dove sono presenti i Centri di accoglienza per i migranti. In Calabria, a Crotone, poi, la Croce Rossa Italiana nell’ambito del progetto PRAESIDIUM, finanziato dal Ministero dell’Interno per la gestione dei flussi migratori, da febbraio lavora incessantemente: volontari e operatori CRI, circa 15 con a disposizione 3 mezzi, accolgono i migranti provenienti da Lampedusa, destinati al Centro di Accoglienza/CARA di S. Anna di Isola Capo Rizzuto, fornendo loro assistenza sanitaria e umanitaria.