Emergenza migranti: le attività della Croce Rossa nella provincia milanese e presso il Ripamonti Residence di Pieve Emanuele

Dal 12 maggio scorso, data dell’arrivo del primo gruppo di migranti provenienti da Lampedusa, la Croce Rossa è presente presso il Ripamonti Residence di Pieve Emanuele con un presidio continuativo per garantire il miglior soggiorno possibile degli ospiti, dapprima 420, ora 332. In queste quattro settimane, compatibilmente con gli arrivi di altre persone che fuggono da una guerra per mettere in salvo la propria vita, gli organi di coordinamento dell’emergenza (Protezione Civile nazionale, Prefettura, Regione Lombardia) hanno da subito attuato una politica di alleggerimento delle presenze provvedendo alla ricollocazione dei migranti in altre strutture del territorio regionale. Anche la Regione Lombardia, al pari della CRI ha attivato, per non gravare sui servizi sanitari territoriali, un proprio presidio diurno nella fascia mattutina presso il Residence attraverso la ASL Milano 2. Il Commissario provinciale della Croce Rossa di Milano, Alberto Bruno, che dal primo giorno assiste i migranti sul posto, sottolinea il positivo comportamento degli ospiti.  “Sono stato pregato dagli organi di coordinamento e dai miei vertici nazionali  – dichiara Bruno – di sovrintendere di persona il delicato presidio di Pieve dove, esperienza unica in 32 anni di assistenza in emergenza e grandi calamità, ho visto per la prima volta concentrare un numero così alto di migranti in una struttura alberghiera attiva dove sono presenti cittadini italiani e altri ospiti. Debbo sottolineare con grande ammirazione che il comportamento degli ospiti, pur provenienti da etnie diverse ma unificati dal fatto di essere usciti da una guerra terribile e cruenta, è irreprensibile anche nei momenti di grande concentrazione come possono essere le code ai pasti o alla distribuzione di vestiti”.E sottolineando l’impegno della CRI e il coinvolgimento del Comune di Pieve nelle attività di assistenza Alberto Bruno ha affermato: “Oltre ad essere positivamente colpito dalla collaborazione della struttura alberghiera, ho apprezzato l’iniziativa del Comune che sin dall’inizio si è fatto promotore dell’accoglienza redigendo un progetto di primaria alfabetizzazione presentato alla Prefettura. Uno strumento fondamentale per dare ai migranti autonomia primaria e consentirgli di non rimanere concentrati in un unico luogo. Sono anche particolarmente soddisfatto del senso civico dei cittadini di Pieve e della solidarietà manifestata quotidianamente nei confronti dei migranti”. Le attività di assistenza e accoglienza della Croce Rossa Italiana nella provincia di Milano a favore dei migranti proseguono anche a San Zenone al Lambro (Mi), dove sono ospitati 46 persone in altre strutture alberghiere, al Parco Nord di Milano dove il Centro Polivalente d’Emergenza CRI funge da terminal di smistamento per i migranti che giungono da Lampedusa e dai campi del Sud Italia e presso una struttura della Croce Rossa Italiana della provincia di Milano dove alloggiano alcuni feriti libici dimessi dagli ospedali della Lombardia, in attesa di rimpatrio.

  

  

             

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