Emergenza migranti, Diario da Lampedusa- Tra dolore e speranza
foto di Laura Bastianetto/ItRC
Avremmo dovuto capirlo quando intorno alle 20.30 è arrivata l’ennesima carretta della disperazione a Lampedusa. Più di duecento persone, partite dalle coste libiche, hanno affrontato il mare in burrasca in un viaggio durato almeno tre giorni. Sono gli uomini, le donne e i bambini del Bangladesh, del Burkina Faso, dell’Eritrea, del Darfur, della Costa d’Avorio in fuga dalla guerra in Libia. All’arrivo al molo sotto la guardia costiera hanno atteggiamenti diversi nei confronti dei soccorritori della Croce Rossa che li assistono nei loro primi passi qui all’estrema frontiera sud dell’Europa. I cingalesi sorridono. Indossano maglie con lo scudetto dell’Italia e sono ottimisti perché come elettricisti, sarti, muratori sono sicuri che troveranno una nuova vita in Italia. Dall’Africa nera vengono i bambini, qualcuno ha poco più di due mesi. Negli occhi di tutti c’è la sofferenza di un viaggio lungo e faticoso, ma la consapevolezza di essere finalmente salvi.
foto di Laura Bastianetto/ItRC
Avremmo dovuto capirlo quando a mezzanotte e trenta sono arrivati al molo commerciale 104 tunisini. Ragazzi tra i 16 e i 30 anni stremati dal freddo e bagnati dalla testa ai piedi. I soccorsi sono più difficili del solito per le raffiche di vento e il mar mosso. Tra I migranti c’è qualche caso d’ipotermia gestita però immediatamente dai volontari che operano nel posto medico avanzato della Cri situato proprio su quel molo. Avremmo dovuto capirlo quando non abbiamo più avuto notizie di un terzo barcone, precedentemente avvistato. Avremmo dovuto capire che il mare stavolta qualche vita se l’era presa. Alle 10 del mattino l’arrivo di 48 migranti dalla Libia. Tra di loro ci sono due donne, di cui una incinta, e un minore. Il viaggio è durato due giorni con un mare in burrasca e delle onde alte almeno 2 metri. Erano forse 300 alla partenza e hanno lasciato per strada compagni, mariti e figli. Al loro arrivo a Lampedusa sono sotto choc e stremati da un viaggio di follia. Poi una buona notizia. Un peschereccio è riuscito a trarne in salvo altri tre che a forza di urlare e dimenarsi in acqua sono riusciti ad attirare l’attenzione dei pescatori sopraggiunti in aiuto alla guardia costiera. Avremmo dovuto capire che oggi si sarebbe consumata una tragedia, la peggiore delle ultime settimane. di Laura Bastianetto