Progetto CRI-MIUR: a scuola di salute e cittadinanza attiva
- Una classe con l’attestato del progetto CRI-MIUR
A Fontevivo giovani agenti di cambiamento ricevono gli attestati di Partecipazione alla presenza dei Presidenti Zammarchi e Michelini
Un lungo percorso, che ha toccato e approfondito temi legati alla salute e alla cittadinanza attiva, è quello che si è appena concluso nella scuola media A. Ceresini di Fontevivo, dove in occasione della Giornata Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, gli alunni delle classi seconde e terze hanno ricevuto gli attestati di partecipazione al progetto CRI-MIUR, alla presenza di Giuseppe Zammarchi, Presidente del Comitato della Croce Rossa di Parma, Mauro Michelini, Presidente del Comitato di Pontetaro ed Enrica Cavazzini, assessore con delega alla Pubblica Istruzione del Comune di Fontevivo.
La cerimonia si è aperta con un accurato discorso volto a ribadire i principi e le idee sulle quali è nata Croce Rossa e i suoi obiettivi attuali, al quale sono seguiti caldi ringraziamenti da parte della Cavazzini e Zammarchi, che ha ricordato i Volontari che ogni giorno si mettono al servizio dalla comunità. Ma i veri protagonisti, sono stati loro: gli ottantotto alunni delle classi seconde D, E, F e della terza D: giovani agenti di cambiamento.
È stata una bellissima esperienza – racconta Elisabetta Polito, Volontaria del Comitato di Pontetaro – che ha reso giustizia ad un percorso molto articolato, attraverso il quale ragazzi e Volontari hanno affrontato tematiche attuali e importanti. La consegna ha stimolato riflessioni sul mondo del volontariato e della gioventù, spesso sottovalutati.”
L’evento non poteva non concludersi con la donazione, da parte di Michelini, della bandiera di Croce Rossa, simbolo di unità d’intenti tra la scuola e l’Associazione, che si concretizza, ogni anno, in un percorso verso gli stili di vita sani e la maggior consapevolezza del ruolo che ognuno può svolgere all’interno della società.
- Alcuni ragazzi della scuola
UN PROGETTO COMUNE – Dal 2012, ogni anno, i Giovani Volontari della Croce Rossa si presentano nelle scuole per parlare dei fattori di rischio delle malattie non sessualmente trasmissibili come fumo, alcol, alimentazione non corretta e inattività fisica – spiega Danilo Santoro, Consigliere Rappresentante dei Giovani – Tutti gli anni i ragazzi rimangono stupiti e interessati agli argomenti proposti, a tal punto che spesso coinvolgono i propri genitori e parenti, raccontando degli incontri e proponendo uno stile di vita più sano in casa. Questo è quello che più ci gratifica e ci spinge a tornare di anno in anno: il sapere di aver coinvolto così positivamente i ragazzi, al punto che essi stessi diventano parte attiva nella propria comunità.”
EDUCARE ALLA PACE – Particolarmente intensi, poi, sono stati gli incontri di EducAzione alla Pace, che hanno come obiettivo la presa di coscienza delle differenze, lo sviluppo di capacità di accettazione e desiderio di scoperta dell’altro. Alla luce del recente aumento degli atti di bullismo nelle scuole e più in generale di discriminazione nelle città italiane, è fondamentale partire dai più giovani, seminando in loro semi di amore anziché d’odio.
“Crediamo fortemente che i ragazzi abbiano quel desiderio di scoprire e di conoscere il prossimo prima ancora di giudicarlo. Inoltre, come Giovani crediamo che possano percepire più in fretta situazioni di vulnerabilità, e quindi poter intervenire in prima persona per alleviare quelle sofferenze nascoste e trascurate – racconta Danilo – Le attività che abbiamo proposto nelle classi terze per il terzo anno consecutivo sono sul tema del pregiudizio e sulla riflessione dei fenomeni di non accettazione dell’altro per motivi etici, culturali, razziali, religiosi. Questo perché la nostra piccola realtà è caratterizzata da un aumento di fenomeni di discriminazione e razzismo, nati da stereotipi e pregiudizi che portano all’incremento di odio e disprezzo nel confronto degli altri, eliminando la capacità di ascolto e confronto.
FARE DI PIÙ, FARE MEGLIO – Non solo gli alunni, ma anche genitori e insegnanti si sono mostrati entusiasti del progetto che vede la presenza dei Giovani CRI nella scuole, come motori di riflessione, dibattito ed esempio positivo di gioventù impegnata. Proprio per questo il Progetto CRI-MIUR è destinato a proseguire verso nuove collaborazioni, sostenute da idee fresche e tanto entusiasmo. “Cercheremo di mantenere il nostro impegno negli istituti scolastici, per garantire agli alunni del primo anno e a quelli del secondo di affrontare i temi svolti nelle classi seconde o terze degli anni precedenti – afferma, sicuro, Santoro – Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di poter contare su un numero sempre più alto di Giovani Volontari.
Speriamo, per il prossimo anno scolastico, di rafforzarci in numero per fare di più, fare meglio ed ottenere un impatto maggiore.
- Alcuni ragazzi con la bandiera della Croce Rossa donata alla scuola
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