Si è conclusa con la vittoria della squadra del Lazio la XXIX edizione delle Gare nazionali di primo Soccorso della Croce Rossa Italiana. Nella cornice del centro storico di Somma Lombardo, 17 team di soccorritori provenienti da tutta Italia si sono confrontati nella gestione di emergenze sanitarie di vario tipo. I simulatori e truccatori della CRI, Volontari formati per dare una rappresentazione realistica di malori e incidenti, hanno messo alla prova i partecipanti in nove scenari, tra i quali una rovinosa caduta da una scala in biblioteca, un incidente in una pista da ballo e un evento con numerosi infortunati durante una gita all’aria aperta. Dietro ai primi classificati è arrivato il team del Piemonte, mentre la medaglia di bronzo è spettata alla Toscana. Il premio speciale manovre di rianimazione è stato assegnato al Molise, mentre quelli per i giovani e per maxi emergenze sono stati vinti entrambi dalla squadra del Veneto.
Circa cinquecento Volontari e Operatori di Croce Rossa, tra concorrenti, sostenitori e organizzatori della gara, hanno popolato e colorato di rosso le strade di Somma Lombarda tra gli sguardi incuriositi dei passanti. La competizione ha coinciso, e non a caso, con la Giornata mondiale del Primo Soccorso che cade il 14 di settembre; un modo per sottolineare l’importanza della preparazione della popolazione civile di fronte alle emergenze sanitarie e della diffusione di competenze utili a poter salvare vite. Per la Croce Rossa Italiana, le gare nazionali non sono solo un momento di sana competizione tra gruppi di Volontari formati nei protocolli e nelle tecniche di primo soccorso, ma rappresentano anche un’importante occasione per mettere alla prova la preparazione dei soccorritori e migliorare la risposta della CRI quando le emergenze sono reali. Il Presidente Nazionale della Croce Rossa, Rosario Valastro, che nel pomeriggio di venerdì ha aperto ufficialmente la gara in una cerimonia al Castello Visconti di San Vito e ieri ha seguito da vicino la competizione, ha voluto sottolineare l’impegno della CRI, che porta quotidianamente aiuto nelle comunità italiane e all’estero con oltre 150mila Volontarie e Volontari, guidati da quel sentimento di Umanità che è la cifra di un’azione da sempre rivolta a tutti coloro che si trovano in condizione di vulnerabilità, senza alcuna distinzione. “Le gare sono una festa nella quale i Volontari si divertono mettendo alla prova le loro competenze e, ancora una volta, sono state una bellissima occasione di confronto e condivisione”, ha dichiarato Valastro. “Tuttavia – ha aggiunto – non possiamo né dobbiamo dimenticare le cronache degli ultimi giorni, che ci raccontano di operatori umanitari uccisi mentre portavano soccorso e di sanitari aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro. Dall’inizio dell’anno, il Movimento Internazionale della Croce Rossa ha dovuto dire addio a oltre 30 colleghi che, in giro per il mondo, hanno perso la vita sul campo. Non possiamo permetterci di assistere a questo stillicidio e alle violenze contro chi assiste e cura i più fragili. Dobbiamo dire basta. E ricordare che quando si attacca una persona che porta soccorso si attaccano anche tutti coloro che non potranno ricevere quell’aiuto”.