IERI IL PRESIDENTE NAZIONALE E’ STATO IN EMILIA ROMAGNA PER INCONTRARE I VOLONTARI IMPEGNATI NELL’EMERGENZA: “A LORO VA IL MIO RINGRAZIAMENTO PER L’IMPEGNO E L’UMANITÀ DIMOSTRATI”.

Montagne di rifiuti, mezzi da cantiere che partono per scaricare oggetti e mobili rovinati dall’acqua, enormi i danni alle coltivazioni, ma, soprattutto, due persone decedute e centinaia ancora fuori dalle proprie abitazioni. È il triste bilancio a cinque giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchio alcune zone del Bolognese e del Ravennate.

La Croce Rossa Italiana è scesa in campo fin dai primi istanti. Volontari e operatori lavorano senza sosta per soccorrere chi è in difficoltà, aiutare a liberare dal fango case e strade e sostenere le persone rimaste fuori dalle proprie abitazioni con attività di supporto psicologico. Decine anche i mezzi di soccorso impiegati su tutto il territorio colpito, per le attività di messa in sicurezza e sgombero dei materiali dalle abitazioni alluvionate.

Ad oggi sono oltre 400 gli operatori e i Volontari coinvolti, presenti anche nei centri di accoglienza allestiti. Attivati, poi, diversi operatori psicosociali CRI, con particolare attenzione alle famiglie che hanno avuto decessi. Potenziato il servizio di assistenza sanitaria a causa della chiusura delle principali via di comunicazione per frane e smottamenti.

Mentre frane e smottamenti generati hanno isolato fattorie, allevamenti e campi, resta alta la soglia di allerta per una possibile nuova perturbazione che dovrebbe abbattersi nella zona nelle prossime ore. Intanto, in serata il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha raggiunto Faenza per incontrare i Volontari impegnati in questa emergenza. “La situazione è ancora difficile. Questa alluvione ha segnato nel profondo la vita di molte persone”, ha detto Valastro. “L’acqua ha invaso strade, case e campi, causato frane e smottamenti, ma soprattutto gettato nella disperazione intere comunità. Davanti a questa crisi i Volontari e le Volontarie della Croce Rossa Italiana hanno risposto con il loro impegno, soccorrendo gli sfollati, ospitandoli in strutture di accoglienza, fornendo loro un pasto caldo”, ha proseguito. “A tutti loro va il mio più sincero ringraziamento per l’impegno profuso e per aver messo in campo, ancora una volta, un grande senso di umanità, quello stesso sentimento che oggi, 8 maggio, giornata in cui ricorre la nascita del nostro fondatore Henry Dunant, ci ricorda ancora i nostri Principi e la ragione per cui esiste la Croce Rossa: aiutare chiunque sia in difficoltà, senza alcuna distinzione o barriera”.

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