Ieri si è celebrata la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
“La Croce Rossa da anni denuncia, con iniziative nazionali e internazionali, le violenze di cui sono oggetto gli operatori sanitari, portando a conoscenza dell’opinione pubblica le aggressioni ai danni dei propri operatori. Chiunque usi violenza verso gli operatori sanitari la perpetra contro il diritto alla Salute sancito dalla nostra Costituzione. E attaccando i volontari della Croce Rossa Italiana si attacca chi cerca di portare questo diritto a tutti. Così facendo si mette a rischio quella spinta che anima le persone a dare una parte importante della propria vita a chi ne ha più bisogno, spina dorsale del volontariato. Perciò la CRI ha dato vita alla campagna nazionale “Non sono un Bersaglio” ed ha istituito l’Osservatorio sulle aggressioni agli operatori della Croce Rossa. Nel 2022 sono state 74 le denunce raccolte (+60,87% rispetto al 2021). Particolarmente preoccupanti i dati relativi alla tipologia dell’aggressore: nel 20,48 % dei casi è avvenuta da parte di un gruppo e, in quasi la metà dei casi (44,18%), l’aggressore era un utente.
In questa giornata vogliamo ricordare che la CRI ha voluto rispondere concretamente a questo fenomeno odioso, dando ai propri operatori un generatore di Qr code in grado di accedere rapidamente al portale dell’Osservatorio. Soltanto denunciando e raccontando sempre questi attacchi vili, potrà crescere sempre di più quella cultura di legalità e solidarietà capace di sanare questa piaga”. Così il Presidente CRI Rosario Valastro.