“Finalmente una bella notizia in una giornata pervasa da tanta tristezza”. Le parole di Chiara Nigro, operatrice del servizio di Restoring Family Links, arrivano come un ristoro, dopo la giornata segnata dai funerali delle vittime del naufragio di Cutro di domenica scorsa. Grazie al servizio di RFL, infatti, uno dei sopravvissuti del naufragio è stato rintracciato dall’amore della sua vita che ora vive in Olanda e con cui aveva perso i contatti già da diverso tempo.

LA STORIA

Ma ripercorriamo le tappe di questa vicenda a lieto fine. Utilizzeremo nomi di fantasia, per tutelare l’identità dei protagonisti. Aisha e Jarabi sono pachistani, si conoscono nel loro Paese natio e si innamorano, ma la loro storia d’amore è osteggiata dalle rispettive famiglie. Così decino di fuggire per l’Europa. Un viaggio lungo e estenuante. Lungo la rotta i due sono costretti a separarsi. Aisha riesce a raggiungere l’Olanda, ma nel frattempo perde le tracce di Jarabi, il suo cellulare è spento da settimane e non ha alcun contatto delle altre persone incontrate lungo il viaggio. Nei Paesi Bassi, Aisha viene a conoscenza del Restoring Family Links, il servizio che opera per il ripristino dei legami familiari, e decide di rivolgersi alla Croce Rossa Olandese: un gesto quasi “estremo”, è quasi certa che Jarabi sia ormai morto.

Gli operatori RFL olandesi si attivano, ma dell’uomo non c’è traccia. Finché domenica viene avvistato a largo delle coste di Steccato di Cutro un barcone, il caicco Summer Love, partito presumibilmente diversi giorni prima da Istanbul con 180 persone a bordo. La Croce Rossa di Crotone viene immediatamente attivata e i volontari arrivano sul posto pensando di dover fornire assistenza alle persone approdate in spiaggia. In realtà trovano uno scenario apocalittico: l’imbarcazione si è spezzata in due a poche centinaia di metri dalla riva, di lì a poche ore si conteranno 60 defunti e decine di dispersi ancora in mare. I superstiti sono 80, ricevono i primi soccorsi dai volontari della CRI, dal personale del 118, dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco per poi essere traferiti nel Cara di Isola Capo Rizzuto e ricevere ulteriore supporto e assistenza. I volontari e i mediatori della CRI restano accanto a loro giorno e notte per offrire le cure necessarie, supporto psicologico e il servizio di RFL.

Nel frattempo la notizia del naufragio di Cutro fa il giro del mondo e allora la Croce Rossa Olandese si attiva, nella speranza che Jarabi possa essere tra le persone soccorse sulla spiaggia di Steccato di Cutro, e segnala alla Croce Rossa Italiana la tracing request (la richiesta di rintraccio) di Aisha.

Gli operatori di Restoring Family Links, già attivi nel CARA, prendono in carico la richiesta effettuando tutte le verifiche necessarie, tramite le liste fornite dalle autorità. Alla fine la bella notizia: Jarabi è tra i sopravvissuti, viaggiava con altri familiari, fortunatamente tutti vivi.

“Così sono andata da lui a spiegare in cosa consisteva il servizio di RFL, che c’era il suo amore in Olanda che lo stava cercando e gli ho chiesto se volesse essere messo in contatto con lei”, spiega Chiara. “Mi ha guardato, ha fatto un lungo sospiro di sollievo e mi ha detto commosso: ‘Con voi sono al sicuro, sì, voglio parlare con Aisha’”.

Così Chiara comunica alla consorella olandese che la riunificazione è stata completata, fornisce a Jarabi il numero di telefono di Aisha e di lì a poche ore si sentono al telefono. “È stato un momento di grande conforto, una gioia in mezzo al troppo dolore di questi giorni”.

IL SERVIZIO

Ogni anno migliaia di famiglie vengono separate a causa di conflitti armati, situazioni di violenza, disastri, migrazioni o altre circostanze che richiedono una risposta umanitaria. La Croce Rossa Italiana e le altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, insieme al Comitato Internazionale di Croce Rossa, operano in tutto il mondo per rintracciare i familiari e ristabilire il legame con i loro cari. Questo impegno si traduce nella ricerca dei congiunti scomparsi, nel ristabilimento e mantenimento dei loro contatti, nel supporto alla riunificazione e nel tentativo di chiarire la sorte dei dispersi, anche attraverso attività volte a facilitare l’identificazione dei corpi senza nome.

Per saperne di più sul servizio di Restoring Family Link o per contattare gli operatori della Croce Rossa Italiana: https://cri.it/cosa-facciamo/migrazioni/restoring-family-links/

Categorie: News

Copy link
Powered by Social Snap