I NUMERI ALLARMANTI DELLE VIOLENZE PORTANO ALLA NECESSITÀ DI PIÙ PREPARAZIONE E FORMAZIONE
Dall’inizio dell’anno ad oggi in Italia sono stati registrati 226 omicidi, 83 dei quali hanno avuto come vittime le donne, in 72 casi uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 43 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner (fonte Ministero dell’Interno, Dipartimento di Pubblica Sicurezza).
Tali numeri allarmanti portano alla necessità di maggior preparazione e formazione, per questo parte oggi il progetto “Le Sentinelle”, percorso formativo voluto dall’Azienda ospedaliero-universitaria (AOU) Sant’Andrea, per condividere esperienze e professionalità acquisite nell’ambito della gestione dei casi di violenza e formare i Volontari della Croce Rossa Italiana alla tutela e all’assistenza delle vittime di maltrattamenti e abusi, al via oggi a Roma, nella sala Solferino della sede del Comitato Nazionale della Croce Rossa Italiana.
Volontari e dipendenti dell’Associazione che svolgono attività presso centri di ascolto e antiviolenza assistendo vittime di maltrattamenti psicologici, fisici o sessuali, saranno impegnati in una “due giorni” di formazione teorico-pratica, realizzata dal personale dell’AOU Sant’Andrea. Medici di Pronto soccorso, infermieri, ginecologi, pediatri, avvocati, medici legali, assistenti sociali, psicologi e autorità di pubblica sicurezza, si alterneranno in cattedra per affrontare con un approccio multidisciplinare il tema dell’assistenza alle vittime, coordinati dalla referente del progetto, Marzietta Montesano, già promotrice del Percorso Assistenziale presso il Sant’Andrea e del protocollo d’intesa tra le due organizzazioni.
L’iniziativa intende fornire competenze cliniche, tecniche, scientifiche, giuridiche di base, utili per assistere e supportare le vittime di violenze e abusi, raccontando il percorso assistenziale attivato dal Sant’Andrea a partire dal 2018 e coordinato dal “Pool d’intesa”, un team multidisciplinare di professionisti creato ad hoc: dall’accoglienza in Pronto soccorso, al ricovero e alla messa in protezione, fino alla dimissione ospedaliera in collegamento con le strutture territoriali e le Forze dell’Ordine per l’assistenza psico-sociale, l’eventuale sostegno legale e/o la tutela rispetto a potenziali aggressioni.
Il Presidente della Croce Rossa Italiana (CRI) e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), Francesco Rocca, il Direttore generale facente funzioni del Sant’Andrea, Daniele Aguzzi, accompagnati dal Preside eletto della facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma, Erino Angelo Rendina, e dal Delegato Tecnico Nazionale all’Inclusione Sociale della CRI, Stefano Tangredi, hanno aperto l’incontro con un saluto ai primi 35 discenti provenienti da tutta Italia.
“Siamo da sempre al fianco di qualsiasi vulnerabilità. Il fenomeno crescente della violenza, in particolare nei confronti delle donne, merita – sottolinea Francesco Rocca, Presidente CRI-IFRC – un approccio nuovo e sempre più consapevole e professionalizzato. Ecco perché sono molto felice che la Croce Rossa Italiana si possa avvalere delle altissime competenze dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea: solo facendo rete e collaborando con nosocomi, atenei e Istituzioni, possiamo essere sempre più efficaci nel sostegno alle vittime. Sono orgoglioso di questo percorso che continuerà nel tempo e ci consentirà di essere ancora di più ‘Un’Italia che Aiuta’”.
“È un onore e un piacere mettere a disposizione della Croce Rossa Italiana l’esperienza acquisita in questi anni al Sant’Andrea nell’assistenza alle vittime di violenza – commenta Daniele Aguzzi, Direttore generale facente funzioni del Sant’Andrea – È dalla collaborazione tra le Istituzioni che nasce la risposta più forte, tempestiva e appropriata per contrastare in modo incisivo un fenomeno che purtroppo è ancora molto frequente.”