EMERGENZA MALTEMPO: l'Emilia-Romagna flagellata da piogge, frane e allagamenti

 
Fonte: Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile
Fonte: Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile

Due settimane di straordinario maltempo caratterizzate da fiumi in piena, esondazioni, mareggiate e frane hanno colpito un po’ tutta l’Italia senza risparmiare l’Emilia-Romagna. Due settimane di allerta rossa per criticità idraulica e idrogeologica su gran parte del territorio regionale, sferzato da violenti piogge, vento e neve. Tanti i punti critici: sottopassi e cantine allagate, alberi pericolanti, frane. Ma a destare maggiore preoccupazione è stato il rapido innalzamento del livello dei fiumi, da ultimo il Po. Centinaia di chilometri di arginature da sorvegliare, non tutte facilmente raggiungibili; un monitoraggio continuo che ha richiesto l’intervento dei Volontari di Protezione Civile, delle Forze dell’ordine e dell’Esercito, al fianco dei Funzionari competenti. Tra le zone più colpite il Comune di Budrio, in provincia di Bologna. Le continue piogge e l’innalzamento del livello del fiume Idice oltre la soglia di allarme hanno provocato il cedimento di un tratto di argine e il conseguente allagamento di un ampio tratto di campagna. Ciò ha costretto all’evacuazione delle 250 persone che abitavano nella zona, le quali, in parte, si sono trasferite da parenti e amici mentre altre sono state accolte e assistite dai Volontari presso il Palazzetto dello Sport comunale.

 
Fonte: Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile
Fonte: Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile

Forti disagi si sono verificati anche sull’Appennino con l’attivazione di numerose frane. In particolare, sull’Appennino Modenese le nevicate e i forti venti hanno lasciato almeno 10mila persone senza luce e gas. Nemmeno la costa è stata risparmiata: marea e mareggiate hanno prodotto danni a infrastrutture e difese costiere soprattutto nel cesenate. Infine, durante l’ultima settimana di questo novembre eccezionalmente piovoso, l’attenzione della macchina di Protezione Civile si è spostata sulla piena del Po, che ha portato ad un progressivo superamento della soglia di allarme lungo tutto il tratto d’interesse, da Piacenza al Delta. Forti disagi si sono verificati in particolare nella pianura reggiana, con l’allagamento controllato delle aree golenali, la chiusura delle scuole a Brescello e l’evacuazione di oltre 200 persone dalla frazione di Ghiarole.

 

E’ solo l’eco di giornate difficili, sconvolte dalla pioggia battente, dalle tracimazioni dei corsi d’acqua e dalla paura di chi vive a pochi metri dagli argini. Al lavoro, al fianco dei Vigili del Fuoco e dei Tecnici, non è mancato il Volontariato di Protezione Civile con picchi giornalieri di oltre 500 Volontari sul campo. Anche in questa occasione la Croce Rossa Italiana dell’Emilia-Romagna è stata in prima linea. Tante le squadre della CRI operative a Budrio, dove hanno allestito presso il Centro Operativo Comunale un punto di assistenza alla popolazione (Info-Point) per far fronte alle necessità più urgenti. Altri volontari sono stati impiegati per oltre due settimane h24 presso il Centro Operativo Regionale (COR) a Bologna per l’attivazione e il coordinamento delle squadre di Volontari su tutto il territorio regionale. Volontari della Croce Rossa sono intervenuti anche nel modenese, nel reggiano, nel parmense e nel piacentino in forze ai Coordinamenti Provinciali del Volontariato di Protezione Civile. Per giorni e notti hanno monitorato gli argini del Po e del reticolo secondario, e fornito supporto nel controllo di fontanazzi, nella logistica e nell’assistenza alla popolazione.

Ancora una volta la Regione ha saputo far fronte ad una situazione di emergenza eccezionale per la sua lunga durata, dimostrando come la prevenzione possa fare realmente la differenza nel buono o cattivo esito di un’ondata di maltempo. Accanto alla prevenzione, un fattore determinante continua ad essere l’intervento del Volontariato, che assume un ruolo sempre più importante davanti alla crescente portata degli eventi. In questo quadro, la Croce Rossa si conferma tra i protagonisti del Sistema di Protezione Civile.

 
 

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