Gara Nazionale di Primo Soccorso: Canossa porta in alto la passione in rappresentanza dell'Emilia-Romagna

La Squadra: Simone Carlini, Simona Ciriello, Valentina Viani, Lisa Ferretti, Alessandro Camellini e Federico Bellelli
La Squadra: Simone Carlini, Simona Ciriello, Valentina Viani, Lisa Ferretti, Alessandro Camellini e Federico Bellelli

La squadra di primo soccorso di Canossa in provincia di Reggio Emilia dopo aver conquistato il titolo regionale vola al settimo posto nella classifica generale ai nazionali e arriva prima nell’ambito SeP

Grandissima soddisfazione da parte di tutta la Croce Rossa Italiana dell’Emilia-Romagna, resa orgogliosa dalla sua squadra di Primo Soccorso che partita da Canossa in Provincia di Reggio Emilia ha disputato la XXV gara di Primo Soccorso svoltasi a Scalea (CS). Il team aveva già precedentemente vinto le gare regionali di Primo Soccorso valevoli per la qualificazione alla competizione nazionale a Predappio nel giugno 2017. La squadra si è collocata al settimo posto in classifica generale e con grandissima soddisfazione si è aggiudicata il primo premio sul SeP (Servizio Psicosociale).

Le gare sia nazionali che regionali consistono nell’affrontare situazioni di emergenza e altre prove che valutano le capacità del Volontario, le sue conoscenze e la capacità di lavorare e coordinare un team. La squadra viene sottoposta ad un’ampia gamma di prove.
In questi nazionali incidenti domestici e sul lavoro, infortuni e malori in spiaggia fino allo scenario della maxi emergenza in cui si è simulato uno schianto aereo con decine di feriti gravi sono stati proposti. I vari membri dovevano essere in grado di praticare in tempi rapidi e nel modo più corretto manovre salvavita, gestione maxi emergenze e tanto altro. Non si lavora in questi casi solo sull’aspetto fisico ma anche il Diritto Internazionale Umanitario e Supporto Psicosociale in emergenza vengono valutati attentamente dai giudici di gara. La principale finalità delle gare nazionali, competizione con valenza europea nell’ambito dell’educazione al primo soccorso, è proseguire sulla strada della consapevolezza e della formazione sul tema, in cui da sempre le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono in prima linea.

La squadra di Canossa è composta da Simone Carlini (Leader), Simona CirielloValentina Viani, Lisa Ferretti, Alessandro Camellini e Federico Bellelli.

Ognuno con il suo motto e il suo nome di battaglia; questi ragazzi non intendono minimamente mollare le sfide che la Croce Rossa propone loro tanto da aver raggiunto dei traguardi molto significativi in questi nazionali.

 
 
Le prove della gara nazionale
Le prove della gara nazionale

Ma come è nato tutto ciò? A spiegarlo è Monia Ruffini, Monitrice del Comitato CRI di Canossa: “Ho iniziato cercando in Comitato Volontari che avessero voglia di mettersi in gioco. Una volta costituita la squadra ho redatto un ‘piano di allenamenti‘ che ho condiviso con tutti i partecipanti e nel seguire gli allenamenti sono stati coinvolti altri Volontari della sede per aiutare nelle simulazioni e nelle valutazioni. Li ho seguiti sia nella preparazione tecnica che sulla preparazione psicologica, compattandoli e impostandoli verso un atteggiamento professionale, serio, determinato e di lavoro d’equipe. La preparazione è stata fatta a 360 gradi su quanto richiesto dal regolamento di gara, ricordando sempre, su ogni scenario simulato il principio dell’Umanità, del soccorso psicologico e dell’empatia.”

Ha poi parlato della squadra: “Ruolo chiave in una squadra è quello del leader, che deve essere sottoposto ad un allenamento più specifico di quello dei soccorritori, traina la squadra ed è punto di riferimento. La scelta del leader non è semplice, bisogna essere attenti nella valutazione quando si sceglie, soprattutto valutare anche che effetto fa sulle dinamiche della squadra; il leader non può permettersi di avere cedimenti! Chi lo ricopre questo ruolo deve possedere tutte le tecniche dei soccorritori e in più la capacità di valutazione della scena nel suo insieme, di coordinamento dei soccorsi e dei soccorritori ed interfacciarsi con la centrale operativa per un report sull’accaduto, per il dimensionamento di tutti gli infortunati e per la richiesta di tutti i soccorsi avanzati necessari. Tuttavia la squadra con il solo leader non è squadra e tutti i membri sono importanti nello stesso modo, perché tutti hanno punti di forza differenti che devono essere messi in campo.”

Parla anche Simone Carlini Leader della squadra: “Mi ha spinto a fare tutto ciò la passione per il primo soccorso, la voglia di imparare e di mettermi in gioco, comune anche agli altri membri della squadra. La voglia di fare gruppo e imparare divertendosi sono state le premesse che hanno permesso di organizzarci. Ma anche la condivisione di valori ed emozioni con colleghi provenienti da tutta Italia. Mi aspetto che i Giovani siano stimolati ad una cultura del primo soccorso sempre più importante anche al di fuori di una gara. Impegnarsi nell’ambito del soccorso in Croce Rossa è un’esperienza bellissima che consiglio vivamente a tutti i Volontari di tutte le età.”

 
 

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