A West Java con i Volontari della Croce Rossa Indonesiana
- Francesca e Marouan a Jatiluhur
Marouan e Francesca in viaggio per condividere pratiche e risposte innovative
Cultura e organizzazione. Sono questi gli ingredienti della visita a Jatiluhur, nel distretto Purwakarta sull’isola di West Java. L’invito della Croce Rossa Indonesiana non è rimasto senza risposta. Marouan Boufitah, Giovane CRI di Guastalla (RE), e Francesca Cioccariello dal Piemonte hanno rappresentato Croce Rossa Italiana in Indonesia dal 15 al 23 settembre e ci raccontano le loro esperienze. Scopo della visita era mantenere e migliorare i rapporti tra i Giovani CRI e il corrispettivo locale, Palang Merah Indonesia, nell’ambito di un evento di cooperazione internazionale di tipo friendship, aumentando lo scambio di buone pratiche e condividendo le attività di risposta più innovative ai bisogni emergenti.
“Avevamo un’impressione fissa durante l’evento: ci sentivamo benvenuti – racconta entusiasta Marouan – non ci conoscevano ma ci hanno accolto nella loro grande famiglia, con tanto di abbracci, piccoli doni e tantissime foto.”
- Foto di gruppo di alcuni dei Volontari presenti
Mentre i nostri Volontari hanno portato le attività di Croce Rossa Italiana, le tradizioni ed il cibo italiano, i colleghi indonesiani hanno trasmesso con altrettanto orgoglio le loro tradizioni e la loro cultura. Molto fieri erano soprattutto della loro cucina: ogni delegazione regionale ci teneva ad offrire il cibo locale e a mostrare i balli delle varie tribù.
“Mi rendo sempre più conto di quanto sia interessante ed istruttivo far parte di un Movimento Internazionale come quello della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – spiega Marouan – questa esperienza mi ha portato a riflettere molto sul mio stile di vita in Italia, così come mi ha permesso di avvicinarmi ad una cultura tanto diversa quanto bella e affascinante.”
I membri di Croce Rossa Indonesiana hanno illustrato quindi con cura le loro attività di risposta a emergenze e disastri, diffuse su tutto il territorio nazionale e in grado di intervenire con velocità ed efficienza. L’Associazione ha una struttura diversa da Croce Rossa Italiana, molto integrata nelle scuole, al punto che la sua suddivisione interna ricalca quella scolastica. Hanno insistito poi in modo particolare sui corsi per lo sviluppo dei Giovani, simili al corso Giovani In Azione della Croce Rossa Italiana. Una formazione specifica è dedicata anche all’organizzazione e gestione di eventi. Come in CRI non vi è una vera e propria componente Giovani, ma le attività della Società Nazionale vengono suddivise in base all’età dei destinatari seguendo le fasi del percorso scolastico.
Francesca e Marouan viceversa hanno spiegato loro le nostre attività. “In una conferenza abbiamo esposto con una presentazione Power Point e un’illustrazione interattiva le attività di CRI – raccontano i ragazzi – cercando di stimolare il più possibile le domande e dedicando un’attenzione particolare alle attività rivolte ai Giovani. Abbiamo presentato anche il progetto ‘Anche io posso’ e la Carta Umanità”.
Nel corso della visita sono entrati in contatto inoltre con altre Società Nazionali, come la Croce Rossa Cambogiana e la Mezzaluna Rossa Malesiana, imparando a conoscerne la struttura e le attività ma conoscendo anche personalmente i Volontari presenti. Tutt’ora mantengono diversi contatti.
“Investiamo nella Cooperazione Internazionale come strumento di sviluppo associativo e crescita personale – spiega Gabriele Calì, Vice-Presidente Regionale Emilia-Romagna – A dicembre un Volontario della regione prenderà parte ad uno scambio in Costa Rica sul programma YABC (Youth as Agent of Behavioural Change) della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Per vivere un’esperienza in ambito internazionale serve una buona preparazione ed essere pronti a rappresentare Croce Rossa Italiana all’estero. Ovviamente non deve mancare l’entusiasmo! I requisiti minimi sono la conoscenza della lingua inglese e del Movimento Internazionale, nonché della nostra Società Nazionale. Esiste poi uno specifico corso chiamato ‘Training per le Missioni Internazionali’ che viene erogato annualmente dal Comitato Nazionale.”
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