Da Lampedusa alla nascita di un nuovo corso di formazione per i Volontari della Croce Rossa
- Le attività a Lampedusa
Un’esperienza di vacanze e volontariato sull’isola per una Giovane CRI: tante emozioni e un nuovo corso per la Lingua dei Segni Italiana (LIS)
Parliamo di una Giovane CRI di Forlì: Francesca Capitelli, Volontaria da ormai 12 anni, partita quest’estate per Lampedusa nel quadro del progetto vacanze e volontariato ‘Welc(h)ome volunteers’ per dare lezioni di italiano in un centro di accoglienza per migranti.
Insegnante e formata nella Lingua dei Segni Italiana (LIS) e nella didattica speciale per bambini sordi, Francesca si trovava al posto giusto nel momento giusto. Infatti, proprio durante la sua permanenza, un migrante sordo è sbarcato sull’isola, e grazie alla Volontaria romagnola, gli operatori sanitari sono riusciti a comunicare con il ragazzo. Così, insieme a Chiara, Presidente del Comitato “Comuni dell’Appia” (RM), è nata l’idea di un nuovo corso per Volontari di Croce Rossa: la Lingua dei Segni Italiana.
Le lezioni di italiano – “Dopo un periodo di formazione professionale, nel 2016 avevo voglia di mettermi in gioco totalmente con la Croce Rossa – racconta Francesca – vista la mia professione ed esperienza pregressa con i migranti, iniziai proprio da lì: lezioni di italiano ai ragazzi migranti in carico al nostro Comitato.
Poi ecco la ‘call’ per un nuovo progetto di vacanze e volontariato a Lampedusa: ‘Welc(h)ome volunteers’, a cui non ho esitato un attimo a mandare la mia candidatura.”
L’iniziativa sull’isola prevede lo svolgimento di numerose attività: dal salvataggio in acqua con gli OPSA (Operatori Polivalenti Salvataggio in Acqua), l’accompagnamento di persone con difficoltà motorie, lezioni di lingua per gli ospiti del centro, assistenza ai minori non accompagnati alle attività di ambulatorio medico.
Così, Francesca si è vista coinvolta in lezioni di italiano un po’ diverse, con classi fino a 80 persone! Anglofoni, francofoni, analfabeti e dottori siriani… tutti pronti a mettersi in gioco e ad imparare l’italiano. Le lezioni le teneva e le organizzava Francesca con l’aiuto di tanti altri Volontari, che spesso hanno permesso la traduzione della maggior parte delle lezioni in doppia lingua, inglese e francese.
- Il corso LIS
Un incontro fortunato – “Una mattina Chiara, infermiera e Volontaria CRI in servizio al centro, mi chiamò per un’urgenza: uno dei migranti sbarcati la notte precedente era sordo – spiega Francesca – Incredula mi diressi in infermeria, scambiai qualche sguardo con il ragazzo impaurito, poi i primi segni, diversi perché provenivano da due paesi lontani, Italia e Tunisia. Piano piano, un segno dopo l’altro, iniziammo a capirci e gli occhi del ragazzo si illuminarono… e non furono gli unici! Dottori e infermieri erano in silenzio, emozionati e increduli…come me. Il ragazzo non comunicava da giorni, chiuso nel suo silenzio dopo una traversata del mediterraneo fortunatamente andata a buon fine. Tra la commozione di tutti in quell’infermeria, nel vedere risvegliarsi l’anima di un ragazzo completamente solo e terrorizzato, io e Chiara cominciammo ad interrogarci sulla necessità di una formazione specifica per i volontari CRI su sordità e LIS.
Ci salutammo, non prima di esserci scambiate una promessa: dare vita ad un corso di formazione per i volontari su sordità e comunicazione LIS, che permettesse loro di avere una preparazione adeguata per rispondere alle esigenze delle persone sorde e più in generale di chi ha difficoltà di comunicazione (anche migranti, perchè no!).”
Il corso LIS – Ecco come, una volta rientrate dall’isola, Francesca e Chiara si sono messe al lavoro. Chiara, come Presidente di Comuni dell’Appia, si è fatta carico dell’organizzazione del corso, mettendo in contatto Francesca con Valentina, Volontaria del Comitato laziale formata nella LIS, che a distanza hanno cominciato a strutturare un corso di 40 ore.
“Inizialmente non è stato facile organizzare e strutturare un corso ex novo a distanza – racconta Francesca – Poi, un primo incontro d’ottobre e un weekend intensivo a dicembre sono stati dei successi, con la partecipazione dell’ ENS (Ente Nazionale Sordi), che con i suoi Volontari sordi, ha svolto lezioni teorico/pratiche su cultura sorda, sordità e LIS. Una collaborazione da me fortemente voluta che speriamo possa continuare in vista di una più ampia diffusione di questo corso sul territorio nazionale.”
Il corso pilota, sperimentale a tutti gli effetti, si concluderà il 20 e 21 gennaio, e formerà una ventina di Volontari del Comitato Comuni dell’Appia, nella provincia di Roma. Un mondo nuovo e silenzioso da scoprire, per il quale bisogna imparare una lingua che permette di parlare con le mani ed ascoltare con gli occhi.
“Le aspettative che abbiamo elaborato fin dall’inizio, sull’isola, sono alte – conclude Francesca – Formare quanti più Volontari possibili in grado di rispondere in maniera efficace alle esigenze di persone sorde, soprattutto in situazioni di emergenza nelle quali si ha poco tempo per ‘pensare’. Ma l’obiettivo in fondo resta sempre lo stesso: ‘Fare di più, Fare meglio’.”