“Siamo di fronte a un ennesimo devastante disastro ambientale. È il momento di coordinarsi per capire come portare aiuti, ma la sofferenza, la morte e la devastazione devono trovare una risposta anche in termini di politiche ambientali. È urgente invertire la pericolosa china sulla quale il mondo sembra precipitare”. Le parole del presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, arrivano a poche ore dal devastante ciclone Daniel, che da ieri sta attraversando il nord-est della Libia.
“Siamo in costante contatto con la nostra Federazione Internazionale e con la Protezione Civile Italiana e, come per il Marocco, siamo pronti ad aiutare la popolazione”, spiega Valastro.
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Le piogge torrenziali hanno spazzato via intere aree residenziali, provocando finora oltre duemila morti e più di cinquemila dispersi. La città di Derna, la più colpita, è rimasta bloccata via terra, è priva di elettricità e comunicazioni ed è stata dichiarata “zona disastrata”. Forti piogge hanno colpito anche le città di Misurata, Al Bayda e Marj con temporali e venti fino a 180 chilometri orari.
Gli esperti hanno descritto il ciclone Daniel come “estremo in termini di quantità di acqua caduta in un periodo di 24 ore”. Dall’inizio degli anni ’90 a oggi, il numero di eventi meteorologici estremi, tra cui l’innalzamento eccezionale delle temperature, siccità, inondazioni e tempeste, è raddoppiato. Per questo, con crisi climatiche sempre più frequenti e intense, la nostra capacità di anticipare, mitigare e rispondere diventa fondamentale.
Purtroppo, come testimonia questo recente ciclone, sono spesso le comunità più povere e vulnerabili ad essere colpite gravemente dalla crisi climatica, anche se negli ultimi tempi si sono vissute condizioni estreme anche in Italia. La Croce Rossa Italiana – insieme alla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – è da sempre in prima linea per rispondere alle conseguenze umanitarie della crisi climatica e sensibilizzare le comunità, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione come la campagna Effetto Terra.