Cinque giorni di formazione e addestramento per essere costantemente aggiornati e rafforzare la capacità di risposta alle emergenze della Croce Rossa Italiana. Da venerdì 21 fino a martedì 25 Trento ha fatto da scenario all’esercitazione nazionale dell’Area Operazioni, Emergenza e Soccorsi della CRI.
Sono arrivati da tutta Italia circa 400 persone, tra volontari e staff, e anche una delegazione della Croce Rossa Ucraina, che la CRI sta supportando nello sviluppo delle squadre di soccorso in emergenza (ERT) e nel rafforzamento della capacità di risposta alle emergenze attraverso la strutturazione di una sala operativa nazionale.
Si sono svolte esercitazioni per l’allestimento delle varie strutture emergenziali in dotazione alla CRI, come il modulo ERU Base Camp e Wash, ma anche attività in ambito chimico, biologico, nucleare e radiologico (CBNR) e un corso su International Disaster Law.
L’appuntamento di Trento è stata anche l’occasione per una tavola sull’impegno del volontariato nelle attività di Protezione Civile con focus sul futuro tra leggi e regionalizzazioni e per alcuni importanti confronti su temi strategici come la migrazione e la sanità.
L’esercitazione nazionale si è aperta ufficialmente sabato mattina con la cerimonia di posizionamento della bandiera della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa presso la Campana della Pace di Rovereto (TN), alla quale hanno partecipato il presidente della IFRC, Francesco Rocca, e quello della CRI, Rosario Valastro.
L’evento rientra nel progetto triennale ESARC – Enhancing Search and Rescue Capacities, che la CRI sta portando avanti con il supporto della Croce Rossa Britannica e di Jaguar Land Rover, storico partner del Movimento.