Bimbambulanza, il mondo dei grandi alla portata dei più piccoli

 
Bimabambulanza, il mondo dei grandi alla portata dei più piccoli

È fatto noto che i bambini siano osservatori attenti e minuziosi e che la loro sana e spontanea curiosità li porti ad essere
spettatori attenti e riflessivi riguardo tutto ciò che capiti e accada sotto i loro occhi.

Uno strumento così ingombrante e visibile come l’ambulanza di certo non viene esentato da tale analisi, che però, in una mente ancora priva di tanti contenuti come quella di un bambino, può creare dei dubbi cui non facilmente si riesce a dare risposta.
Da qualche anno il Comitato Provinciale di Trento della Croce rossa lavora su un progetto che ha lo scopo di promuovere, nelle scuole elementari della provincia, l’attività della Bimbambulanza, che si pone l’obiettivo di spiegare, attraverso una modalità giocosa e un linguaggio affine a quello dei bambini, come funziona l’ambulanza e quali sono alcuni suoi strumenti fondamentali. L’impatto che il bambino normalmente ha con questo mezzo non può che essere negativo, magari in relazione a un incidente in cui è
rimasto coinvolto un proprio caro. Il progetto ha quindi lo scopo di permettere a un pubblico giovanissimo di prendere confidenza con l’ambulanza e sentirla meno spaventosa qualora ci si dovesse imbattere in futuro.

L’attività ha inizio con la simulazione della chiamata al 118, attraverso la quale i bambini hanno la possibilità di constatare direttamente come e cosa l’infermiere della centrale operativa chiede alle persone che chiamano il numero dell’emergenza e come l’equipaggio e l’ambulanza vengono attivati.

In seguito le classi partecipanti vengono suddivise in gruppi, ciascuno dei quali si sposta nelle quattro stazioni preparate appositamente per spiegare e dare ai bambini la possibilità di toccare con mano e utilizzare, sotto la guida di un soccorritore qualificato, alcuni degli elementi di lavoro fondamentali dell’ambulanza.

Per poter svolgere questa attività, il Centro di Formazione Giorgio Tononi ha predisposto un iter formativo composto da due lezioni di due ore ciascuna: la prima ha come argomento le modalità comunicative da utilizzare con i bambini di fascia d’età compresa tra i 3 e i 10 anni; la seconda, più pratica, affronta le varie tecniche di spiegazione dei presidi e del mezzo ambulanza efficaci per le finalità del progetto. Nell’ultimo anno si è già svolto un ciclo delle due lezioni, l’ultima delle quali lo scorso 12 giugno, e un primo gruppo di volontari è pronto per portare l’attività nelle istituzioni scolastiche della propria comunità.
L’entusiasmo, la voglia di sapere, la presenza attiva e costruttiva che si riceve in ritorno dai bambini nello svolgere questa attività
dovrebbe farci capire che non devono essere esclusi a priori da situazioni che pensiamo essere solo appannaggio di adulti; la Bimbambulanza è un tentativo riuscito di trovare una chiave di lettura diversa e rispondente al loro registro, che rende i bambini parti consapevoli e non impaurite anche in situazioni critiche. (clr, apa)

 

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