HEALTH CARE IN DANGER: IL PROGETTO DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE CROCE ROSSA SBARCA A SENIGALLIA

Oggi più che mai si sente la necessità di parlare di Diritto Internazionale Umanitario, ogni volontario CRI ne è portatore e detentore soprattutto dei principi che ne costituiscono la base.

 Sbarca a Senigallia l’iniziativa “Health care in danger”. Promosso dalla Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e da altre associazioni, il progetto affronta il problema della violenza contro i volontari, i pazienti, gli operatori sanitari in ogni tipo di situazione. Divulgata agli Stati Generali, la campagna, per la quale la Federazione ha sviluppato un apposito toolkit, ha come referente nazionale il Vice Presidente Nazionale, Rosario Valastro e come ‘braccio operativo’ la vicepresidente della Croce Rossa Friuli, Marzia Como.  L’obiettivo è la sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della violenza, non solo quella subita dai volontari e dagli operatori di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in situazione di guerra, ma anche quella quotidianamente vissuta all’interno delle mura ospedaliere, ad esempio, o sui mezzi di soccorso.  Un problema all’ordine del giorno che la Croce Rossa di Senigallia ha voluto affrontare con tre giornate informative (dal 29 agosto al 2 settembre) organizzate dal referente per le Marche, Renato Pizzi e supportato da altri due istruttori DIU Camilla Giuliani e Mariangela Montevecchi, nella piazza della città.  Si parte dalla scenografia base fatta di un portellone di un’ambulanza, una barella con un manichino rappresentate un sanitario ferito e cartelloni riportanti le Convenzioni di Ginevra ed alcuni ritagli di quotidiani nazionali riportanti notizie di violenza sui soccorritori; il Comitato ha poi integrato il gazebo informativo con filmati e power point a supporto del tema trattato. Un angolo informativo, in cui i volontari, circa una trentina nelle tre giornate, hanno invitato la cittadinanza a compilare un questionario anonimo, fatto di sei domande sul tema.  200 in tutto i moduli raccolti che verranno poi analizzati e rielaborati prima a Roma, insieme agli altri compilati in Italia, poi a livello internazionale dalla Federazione, con l’obiettivo di creare una strategia comune.  

 
 

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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