L'EMERGENZA NON FILA VIA LISCIA

Il Presidente Regionale Marche Dott. Cecconi

Lettera di protesta del Presidente CRI delle Marche

“La CRI delle Marche, nella sua relazione post audizione aveva chiaramente espresso forti dubbi sulla proposta avanzata con la DGR 648/2013, poiché – di fatto – essa era solo l’ultimo atto di una ristrutturazione già di fatto approvata precedentemente con la DGR 735 del 20 maggio u.s. Infatti con quell’atto, MAI posto all’attenzione della CRI e delle Associazioni di fatto si “Riorganizza la Rete Territoriale di Emergenza-Urgenza” attraverso una nuova classificazione che fa sembrare che i numeri complessivi non mutino ma che di fatto tolgono dal territorio ben 4 Auto medicalizzate che saranno dei “jolly” presso le 4 C.O. 118. Ma la cosa ancora più grave è che nella DGR 735/2013 approvata senza che alcun confronto fosse attuato con la CRI e le Associazioni, si ridisegna anche la distribuzione territoriale dei mezzi di emergenza che erano a supporto delle Centrali Operative senza che si definisse in modo chiaro la loro ubicazione. Il sospetto era che dietro questo nascondino ci fosse il vero colpaccio, ovvero togliere Ambulanze di supporto all’emergenza da anni fornite dalla CRI e dalle Associazioni di Volontariato senza che nulla si sappia sino all’ultimo.
Ebbene, i nostri dubbi espressi nella nota inviata alla Commissione consiliare troverebbero conferma e si accerterebbe chiaramente che alcune realtà, anche importanti, saranno senza mezzi di supporto e senza auto medica a differenza di ora. Questo ci sembra del tutto inaccettabile poiché, a differenza di quanto detto ai quattro venti sia dall’Assessore alla Sanità come dal Direttore Generale ASUR Ciccarelli, e come dice il Presidente della V^ Commissione Comi, i mezzi sui territori sarebbero aumentati. Ebbene così non è!!!!!!

 
 
Ambulanza Croce Rossa Italiana

A questo punto, visto che non si accetta né un confronto né un dialogo aperto, né si rispettano gli impegni assunti e sottoscritti tra Regione, ASUR, CRI ed Associazioni, ora a gran voce si chiede il ritiro della DGR 735/2013 ed il blocco dell’intera revisione delle POTES.
Di fronte all’esigenza di garantire un servizio sanitario efficace ed efficiente sull’intero territorio regionale, soprattutto in questa difficile fase di congiuntura economica, occorre far si che quel sistema solidale di cui le Marche hanno sempre beneficiato continui a dare i suoi positivi effetti grazie alla continuità della presenza dell’associazionismo che, in un contesto di sussidiarietà alle Istituzioni, consenta di essere più vicino alle persone, ai loro bisogni per poter continuare a collaborare garantendo il soddisfacimento pieno degli stessi.
Invece, qui di nascosto si continua a massacrare il sistema volontaristico non riconoscendo quanto dovuto e soprattutto riducendo la sua azione.”.
Il Presidente Regionale
   Dott. Fabio Cecconi

 
 
 
 
 
 
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