EMERGENZA SANITARIA AL COLLASSO.
CROCE ROSSA E PUBBLICHE ASSISTENZE ALLA REGIONE: ” CONVOCATECI SUBITO O LE AMBULANZE PER LA VOSTRA IMMOBILITA’ RISCHIANO DI FERMARSI”
Fondi tagliati per il soccorso: il volontariato rischia la paralisi. Non ci sono più soldi per garantire i trasporti dei pazienti con le ambulanze. Così la Croce Rossa delle Marche e le Pubbliche assistenze (MPA) lanciano un ultimatum alla Regione: immediata convocazione di un tavolo di confronto con la Regione per risolvere l’annosa questione della liquidazione dei costi sostenuti dalle associazioni per garantire i servizi o mobilitazione del volontariato. “Se quanto richiesto non sarà accolto – dice il presidente della CRI Marche Fabio Cecconi – dal primo febbraio il volontariato potrebbe non essere più in grado di garantire i servizi attualmente svolti”.
La CRI Marche e le Pubbliche assistenze sono deluse dalla politica sanitaria regionale, che a tutt’oggi sembra più preoccupata di nomine e inefficienze al suo interno, piuttosto che risolvere problemi legati alla salute del cittadino. Ed esprimono la loro forte preoccupazione per la mancanza di risorse, dovute da anni, per coprire le spese effettivamente sostenute per il soccorso. Attualmente i servizi ai malati sono garantiti esclusivamente dallo sforzo personale e, non retribuito, dei volontari. Ma ormai, per mancanza di fondi indispensabili all’acquisto di benzina, manutenzioni dei mezzi, acquisto di materiali sanitari, il sistema sta per collassare.
La CRI Marche e le Pubbliche assistenze non chiedono nulla di più che il rispetto dell’accordo siglato nel febbraio 2013. A tutt’oggi non sono stati rimborsati i costi effettivamente sostenuti negli anni 2010 e 2011; inoltre già dal 2013 si doveva avviare la tanto attesa verifica e ristrutturazione dei servizi, soprattutto di quelli non prevalentemente sanitari anche attraverso l’avvio delle Centrali di Coordinamento Trasporti. “Di tutto quanto previsto – prosegue Cecconi – nulla è stato fatto, tant’è che al 1° febbraio 2014 l’ASUR sospenderà addirittura tutti i trasporti non prevalentemente sanitari, compresi quelli da effettuare nei confronti di pazienti che non possono essere esclusi da questo servizio a causa di malattie invalidanti, a volte anche gravi”.
Preso atto che tale situazione sta portando le associazioni di volontariato e la CRI ad uno stato di impossibilità a proseguire la sua attività assistenziale e, soprattutto, visto il silenzio sia dell’Assessore alla Salute Almerino Mezzolani che dei nuovi vertici del Dipartimento alla Salute Pietro Ciccarelli, dell’Asur Gianni Genga, la CRI ed le MPA chiedono la convocazione di un incontro urgente con l’Assessore alla Salute, il Direttore del Dipartimento ed il Direttore Generale ASUR entro il 30 gennaio p.v.. Chiedono anche al presidente della Giunta Gian Mario Spacca di impegnarsi personalmente su un tema fondamentale per la salute dei cittadini. Se quanto richiesto non troverà accoglienza, le suddette Associazioni e la CRI dal primo Febbraio potrebbero non essere più in grado di garantire i servizi attualmente svolti.