Bomba Day: la Cri Marche in campo con 200 volontari. Impiegato anche il corpo militare

La Croce Rossa Italiana, Comitato Regionale Marche ha lavorato a supporto delle attività di disinnesco dell’ordigno bellico ad Ancona sia fornendo assistenza che come gruppo di protezione civile

Oltre 12000 i cittadini interessati dall’evacuazione per le operazioni di disinnesco dell’ordignodella seconda guerra mondiale rinvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Ancona. Un’imponente macchina organizzativa ha messo in sicurezza tutta l’area coinvolta anche con il supporto della Croce Rossa Italiana, Comitato Regionale Marche. Tutta l’Associazione è scesa in campo per partecipare all’evento. A coordinare le forze CRI è stata Sala Operativa Regionale, guidata dal Delegato Tecnico Regionale Carlo Mariotti. Le operazioni sono cominciate sabato 19 gennaio con la predisposizione degli apparati radio e il trasferimento della Sala Operativa presso il Comitato di Ancona, sito in zona Palombare, poiché la sede del Comitato Regionale di Via Mamiani ricadeva anch’essa in “zona rossa”. Una volta predisposte le attrezzature e coordinati i primi servizi di trasferimento degli infermi presso le strutture sanitarie limitrofe, l’appuntamento con tutti i volontari è stato rimandato all’indomani mattina. Domenica 20 gennaio alle ore 04:00 i volontari hanno ripreso i lavori con la riapertura della Sala Operativa. Fin dalle prime luci dell’alba i volontari hanno cominciato l’accreditamento, fondamentale per avere sotto controllo tutte le forze in campo e i mezzi di supporto che provenivano da tutto il territorio regionale. La macchina si è mossa a partire dalle 5: ininterrottamente i volontari, fino alle 9, hanno trasportato le persone immobilizzate o con difficoltà di deambulazione dalle zone a rischio alle “safe zone”, predisposte dal Comune di Ancona. Infermi, disabili, persone allettate e non solo, hanno trovato riparo presso 3 palazzetti sportivi previsti dal piano di evacuazione, 2 dei quali interamente gestiti dalla CRI.  L’associazione è intervenuta con i volontari e con molte delle sue forze tecniche, raffinate e fini specializzazioni che, nella regione Marche, hanno già dato prova del loro valore in diversi scenari operativi come l’emergenza Sisma Centro Italia, l’emergenza Neve, l’alluvione di Senigallia, ecc.mSi sono infatti avvicendati nelle giornate di sabato e domenica non solo i soccorritori presenti a bordo delle ambulanze di emergenza sanitaria, trasporto sanitario e squadre a piedi, ma anche Operatori di sala radio del gruppo Telecomunicazioni, Operatori Psicosociali e Psicologi del Sep , addetti ai viveri muniti di HCCP, Logisti, personale del Corpo Militare CRI con medici e infermieri e Giovani CRI che hanno allestito delle ludoteche all’interno dei palazzetti. Già dal tardo pomeriggio sono cominciate le operazioni di rientro, l’ordigno è stato fatto brillare in sicurezza dagli Artificieri dell’Esercito a pochi chilometri da Ancona, e i cittadini hanno potuto far rientro alle loro case con il supporto degli stessi volontari che li avevano aiutati ad allontanarsi poche ore prima. “È stato un grande sforzo in termini di uomini e mezzi impiegati, molti volontari, provenienti da tutta la regione sono intervenuti a supporto della popolazione del capoluogo, il mio ringraziamento va a voi, che quotidianamente mettete in pratica i principi che ci legano alla CRI”, 

 
 

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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