Partito il progetto SAE CRI Marche: un sostegno alle comunità del territorio colpito dal sisma

Quattro Psicologi e alcuni operatori psicosociali del gruppo SEP (Servizio Psicosociale) Marche saranno in prima linea sul territorio per ripartire dal benessere psico-fisico delle comunità coinvolte dal sisma.

 

Sono passati più di due anni dal sisma del 2016, ma la Croce Rossa Marche ha deciso, dopo una prima fase emergenziale, di non abbandonare le popolazioni. Come? Con un progetto di supporto psicologico dedicato alle persone colpite dal sisma. È l’iniziativa “Ritornare per Ricominciare”, messa a punto dallo staff nazionale assieme a quello regionale del gruppo SeP, servizio Psicosociale, volta a ricostruire il benessere psico-fisico delle comunità coinvolte dal sisma, sostenendo e implementando la resilienza, evitando, così, la cronicizzazione della paura.  Un intervento psicosociale, di almeno tre mesi, svolto dai nostri psicologi alla popolazione direttamente e indirettamente colpita, nonché a tutti gli operatori intervenuti in quei territori.  Obiettivo di tale azione psicosociale, approccio base della mission di Croce Rossa Italiana, è quello di promuovere la resilienza e l’autoefficacia delle comunità colpite. Un lavoro sulle emozioni connesse all’evento critico al fine stabilizzare le risposte emotive e cognitive, sino a giungere ad un potenziamento di consapevolezza della nuova situazione in cui ci si è trovati a vivere. Tali obiettivi e finalità di intervento si traducono nell’utilizzo del metodo psicoeducativo, nella creazione di gruppi di sostegno e nella condivisione di tecniche volte alla gestione di ansia e stress. Anche a distanza di tempo dall’evento sisma, incontrarsi ancora può essere un’opportunità per condividere le esperienze vissute e presenti. Gli psicologi del SeP e gli OPs, operatori psicosociali, saranno presenti nei territori colpiti dal sisma settimanalmente. Insieme possiamo ripartire. Insieme, perché la comunità possa rinascere.

L’incontro programmato per le popolazioni con i volontari e psicologi sarà anche un momento di “accoglienza sociale”:  da qui l’attivazione di uno “sportello sociale mobile”, gestito da un Coordinatore,  che si muoverà attraverso i territori della Provincia di Macerata colpiti dal sisma, occupandosi, attraverso un sistema di monitoraggio continuo della realtà sociale,   di analisi dei fabbisogni  e delle potenzialità offerte dal territorio e dove la popolazione potrà ricevere anche informazioni, riaggregate e su misura,  in merito ai servizi sociali, sanitari, educativi e culturali, al momento  a disposizione (in altre parole, orientamento ai servizi). Infatti, le difficoltà molto spesso di natura burocratica, che accompagnano i processi di ricostruzione, ed il senso di “smarrimento” percepito (a chi rivolgersi, secondo quali modalità, che tempistiche, quale documentazione produrre, come fare richiesta, tempi di risposta, etc.) possono rappresentare un grande ostacolo per la formazione di quella rete di fiducia in grado di ricreare legami comunitari e di prossimità.
Il tutto in un’ottica di relazione con tutti gli attori del sistema sociale, garantendo un sistematico e continuo scambio di informazioni, consolidando ed accrescendo la rete sociale di partecipazione”.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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