LA CRI SOCCORRE I SENZA FISSA DIMORA: L’UNITA’ DI STRADA A PESARO E SAN BENEDETTO

Un sorriso, il calore umano, e un the caldo. Sono state queste le armi con cui i volontari dei comitati CRI di San Benedetto e di Pesaro hanno affrontato l’ondata di gelo siberiano Burian, assistendo i senza fissa dimora delle rispettive città. Con temperature anche di 10 gradi sotto lo zero nelle ore notturne, proprio queste persone senza casa, spesso sole, sono state riconosciute dall’Area 2, relativa al sociale, della Croce Rossa Regionale delle Marche, come le più vulnerabili.

IL PRIMO APPROCCIO DEI VOLONTARI DI SAN BENEDETTO
Gli angeli rossi di San Benedetto hanno iniziato il servizio dell’Unità di strada in occasione dell’emergenza freddo. In soli tre giorni hanno assistito 24 persone, donando loro una coperta, un giubbino imbottito, e delle borracce thermos contenenti the caldo. Alla prima uscita la tensione di un servizio nuovo, mai fatto, era tanta. Al primo giro di perlustrazione la squadra di volontari ha trovato subito quattro ragazzi. Libanesi, poche parole in italiano, ma una grande fiducia in un’Italia che avevano appena raggiunto. “Italian red cross”, con queste tre semplici parole i volontari hanno dipinto un sorriso sul volto di quei quattro ragazzi che li guardavano con espressioni interrogative. Uno di loro, dopo aver ricevuto il dono del giubbino, ha iniziato a girare su se stesso, come un bambino che ha appena ricevuto il regalo preferito per il compleanno.
Dieci i volontari per turno impegnati nel servizio. Molti anche provenienti dall’ultimo corso, meno esperti, ma con una grande voglia di mettersi in gioco. Tre le città interessate, Cupramarittima, Grottammare e San Benedetto. I turni, tutti in notturna quando le stazioni ferroviarie dove solitamente i clochard si rifugiano chiudono, sono durati in media quattro ore. Un impegno ripagato anche da alcune delle persone aiutate. Come Mario (nome di fantasia) il senzatetto che ha fatto di una macchina la sua casa e che solo al secondo giorno, dopo l’insistenza dei volontari, ha deciso di abbassare il finestrino e scambiare quattro chiacchiere con loro.
Un servizio coordinato anche dai Carabinieri e dalla Polizia ferroviaria, che hanno aiutato i nostri ragazzi nella ricerca di quante più persone possibili. A dimostrazione di come una piccola cosa possa far sorridere chi ha meno di noi, ai volontari della Croce Rossa di San Benedetto sono rimasti impressi tre ragazzi marocchini, anche loro appena arrivati in Italia. “Ma quanto costa?”, hanno chiesto sbalorditi quando hanno ricevuto il loro giubbino caldo, con cui poter affrontare un pochino meglio la nottata.

IL LAVORO SUL TERRITORIO DEL COMITATO DI PESARO
Più testati nel tempo, ma solo perchè è da oltre un anno che fanno il servizio Unità di strada, sono i volontari del Comitato di Pesaro. Partiti quasi per caso nel Natale del 2016, quando nella notte del 25 dicembre decisero di portare the caldo ai senzatetto della città, ora i volontari appassionati di questo servizio sono circa 6 per turno. Un numero che aumenta fino a 9 persone durante l’estate quando la città marinara si riempie di venditori ambulanti.Fortunatamente durante l’emergenza neve di questi giorni, dopo la distribuzione di tre coperte clochard domenica, già dal lunedì la maggior parte era al caldo, in strutture allestite dalla Caritas o da altre associazioni, o, comunque ospitati in rifugi d’emergenza. Ma il numero di senzatetto che hanno bisogno d’aiuto varia nel pesarese, e non è mai una costante. Molti, però, sono fissi, chi in stazione, chi vicino all’ospedale, chi in altre zone strategiche della città. Come Norma, una donna attorno ai 60 anni, che stabilmente dorme alla stazione ferroviaria  insieme al figlio. Un uomo che lei, però, chiama “guardia del corpo”. Sola, ma apparentemente con una pensione per poter vivere, la sua sembrerebbe essere una scelta. Eppure, ogni volta che gli ‘angeli rossi’ le si avvicinano lei fa una gran festa, felice, finalmente, di essere ascoltata da qualcuno. E poi c’è Marcellino, un passato da etilista cronico. Il suo giaciglio fisso è accanto alla stazione, ma grazie all’aiuto dei volontari CRI e delle associazioni sul territorio è riuscito a ripulirsi e ad essere accolto in uno dei centri. Tra le regole per essere ammessi, infatti, è previsto proprio il ‘non etilismo’.
Il giro per le vie della città per i volontari di Pesaro oramai è diventato un appuntamento fisso. Ogni mercoledì si incontrano e divisa rossa addosso e the caldo in mano, i volontari partono per la perlustrazione. Oltre a bevande, calde d’inverno e fresche d’estate, in accordo con mense, rosticcerie e pizzerie della città, i volontari distribuiscono anche pasti completi, primo, secondo, pizza. Insomma tutto pur di donare dignità e calore a chi, soprattutto con il gelo di Burian, è solo e al freddo.  

 
 

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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