Maltempo, quando l’emergenza chiama la Croce rossa c’è

 
 
Il presidente Provinciale Alessandro Brunialti

Brunialti: «Ringrazio uno a uno tutti i volontari»

Cessata la fase acuta dell’emergenza, è tempo di debriefing, il momento in cui si analizza l’accaduto e si rivedono le fasi dell’intervento. La risposta all’emergenza maltempo è stata massiccia e ha visto i  volontari di Croce rossa in prima fila, fin dalle prime ore, al fianco degli altri attori che fanno parte del sistema di Protezione civile del Trentino. 

Presidente Brunialti, ci sono rischi idrogeologici che pensavamo appartenere ad altre regioni, questa volta la malasorte è toccata al Trentino
Negli ultimi anni abbiamo spesso sentito parlare di emergenze. Ricordiamoci che solo quest’anno l’Italia è stata colpita in più parti del suo territorio da drammatici eventi: l’esplosione dell’autocisterna di gas liquido a Bologna, il crollo di Ponte Morandi a Genova,  i dieci morti per una improvvisa piena nelle Gole del Raganello in Calabra, gli eventi sismici che  hanno colpito varie regioni, gli smottamenti in Liguria e molte altre piccole emergenze. Tutte queste le abbiamo vissute seguendo i reportage televisivi e leggendo i giornali, ora purtroppo anche il nostro territorio è stato duramente colpito dall’evento, appena concluso, che ha portato danni incalcolabili, ma sicuramente la tragedia più grande è quella delle persone che hanno perso la vita, per le quali è vivo il mio e il nostro cordoglio e la vicinanza alle famiglie di tutta la Cri del Trentino.

Un  evento inimmaginabile solo fino a pochi giorni fa, che però non vi ha trovati impreparati
La Croce rossa ha dato immediatamente il suo contributo grazie alla grande capacità di risposta che tutto il territorio e tutti i volontari riescono a mettere in campo in tempo reale: oltre duecentocinquanta operatori hanno dato fin da subito la loro disponibilità. La sala operativa è rimasta attiva giorno e notte coordinando le richieste che costantemente arrivavano dal territorio e dal coordinamento provinciale dell’evento, presso il comando del Vigili del fuoco, dove eravamo presenti e costantemente in contatto con un nostro operatore. Voglio però ricordare che l’efficacia dell’intervento dipende soprattutto dalla collaborazione tra gli enti che fanno parte del sistema Protezione civile in Trentino, parlo dei Vigili del fuoco e delle Forze dell’ordine, del Soccorso alpino e degli Psicologi dei popoli fino alla Scuola provinciale dei cani da ricerca, i Nu.vol.a e di tutti gli altri volontari che a vario titolo si mettono a disposizione.

La solidarietà della Cri trentina si è manifestata anche nei confronti dei colleghi bellunesi
Siamo riusciti ad inviare un mezzo fuoristrada con una squadra di operatori in aiuto agli amici del Veneto che vivono una situazione quasi peggiore della nostra. Questo è lo spirito che li anima: in Croce rossa siamo una grande famiglia dove l’unità fa la forza e fa la differenza.

Si è conclusa la fase acuta dell’emergenza ma restano ancora delle criticità dove Croce rossa è ancora presente, come si dice… primi ad arrivare e ultimi ad andarsene
L’emergenza non è finita, ci sono ancora concittadini che hanno bisogno di noi, che hanno perso la casa o l’hanno avuta parzialmente distrutta, a costoro dobbiamo far sentire la nostra vicinanza e la nostra concreta presenza. Tutto questo è possibile grazie alle volontarie e ai volontari che, come in ogni occasione, rispondono immediatamente alle richieste in emergenza pur non dimenticando la continuità dei servizi istituzionali sul territorio. È in queste occasioni che sento più forte che mai l’orgoglio di rappresentare la Croce rossa a livello provinciale, a loro va il mio più sentito ringraziamento.
 

 

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