Anche la CRI era presente a Firenze al convegno “Esistenze con – divise”

foto di gruppo
I relatori del convegno “Esistenze con-divise”

Indossare una divisa per una donna è un onere o un vantaggio? Se n’è discusso nei giorni scorsi a Firenze al convegno «Esistenze con-divise», che si è tenuto al Consiglio Regionale della Toscana. La seconda edizione di un appuntamento tra appartenenti a forze armate e corpi di polizia per un confronto sui reciproci risvolti familiari e professionali al quale hanno partecipato anche due rappresenti della Croce Rossa Italiana del Comitato Provinciale della Spezia, S. lla Landa Landini e il Dott. Diego Tomba.
Molti i comuni denominatori tra le varie esperienze. Tra questi lo sforzo (specie negli anni ’80-’90) di doversi impegnare il doppio rispetto alla «concorrenza» dei colleghi maschi, non solo per far vedere quanto vale una donna con le stellette, ma per superare l’iniziale diffidenza verso di lei.

S. lla Landa Landini, Infermiera Volontaria della CRI della Spezia ha parlato della sua esperienza in contesto operativo di conflitto armato (Somalia) e in contesto nazionale nei centri di accoglienza per migranti. Questi gli argomenti trattati:

–    Nel moderno contesto sociale multietnico, quali sono le difficoltà pratiche che una donna in divisa incontra nell’espletamento delle proprie funzioni. (ad esempio nel confronto culturale con i paesi islamici)
–    L’impiego militare delle donne in contesti culturali ove la donna ha un differente ruolo e responsabilità  sociale (impieghi, funzioni, limiti e peculiarità)-
–    La comunicazione multiculturale è favorita dal genere (ovvero vi sono differenze di funzionalità e successo se la comunicazione tra culture è gestita da un genere piuttosto che un altro)

Il Dott. Diego Tomba, Psichiatra, Responsabile del SeP (Squadre di Supporto per l’Emergenza Psicosociale) del Comitato Provinciale CRI della Spezia, ha parlato di:
 
–    La diversa gestione del nucleo famigliare, ruoli e responsabilità versus impegni professionali
–    La relazione madre – figlio è condizionabile del tipo di professione svolta dalla madre
–    Il ruolo famigliare di una donna in divisa come si inserisce nell’immaginario famigliare dove solitamente è l’uomo a svolgere professioni di pericolo
–    Capacità resilienti nel superamento di possibili eventi stressogeni

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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