Sabato 17 e domenica 18 luglio 2021. Il comune di Alassio, ospiti del festival della cultura, è stato teatro delle attività svolte dai giovani CRI e dalle manovre di primo soccorso, spiegate dai Volontari della Croce Rossa Liguria.

Il festival della cultura di Alassio in Piazza Partigiani in alcuni week end vede la partecipazione della CRI Liguria con diversi argomenti. Nel terzo week end di luglio si è potuto assistere alle attività organizzate dai giovani della Croce Rossa e alle spiegazioni formative sul primo soccorso, messe in atto da Volontari di diversi comitati del territorio.

Sabato 17 luglio

In questa giornata, dalle ore 19:00 alle 23:00, i giovani hanno organizzato l’attività “Non fare lo sbronzo”. Per questa, ai ragazzi incuriositi, divisi in gruppo, veniva detto che stavano salendo in automobile ubriachi a seguito di una serata di divertimento. Successivamente, i volontari riproducevano in piazza l’audio di un incidente stradale: ha inizio la simulazione dell’urgenza prendendo uno dei ragazzi come “ferito”.  “Oltre a questa attività – spiega Marco Capiaghi pensavamo di fare una caccia al tesoro per i più piccini ma non siamo riusciti. Sicuramente, se il 31 ci sarà nuovamente l’opportunità di essere presenti al festival proveremo ad organizzarla”.

 

Le persone come si comportavano nei vostri confronti?

“Non facevano domande particolari – prosegue Marco – erano principalmente incuriositi dai presidi e dal loro uso. C’è da dire che erano tutti giovani, l’età media di coloro che si sono avvicinati era di venticinque anni. Qualcuno di più grande, vedendo le scene, si fermava a guardare ma senza avvicinarsi vedendo solo gruppi giovani. I gruppi con la quale abbiamo lavorato sono stati tutti molto colpiti dalla simulazione e da ciò che volevamo trasmettere, e questo è stato molto belle e ripagava tutto il nostro impegno.”

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Domenica 18

Nella giornata di domenica 18 luglio, dalle ore 16:00 alle 23:00, il comune di Alassio ha avuto la possibilità di assistere ad attività formative dove venivano spiegate e mostrate le giuste manovre da svolgere in caso di disostruzione pediatrica e adulta, arresto cardiaco. In più si è parlato della tematica della donazione sangue e si è dimostrato con il trucco le capacità dei truccatori CRI. Le ferite simulate, fatte sui figli della truccatrice per evitare problematiche con il trucco su terzi visto il periodo delicato che stiamo vivendo, sono state un taglio su un braccio e una escoriazione sulla mano di un bambino. Il trucco non è stato utilizzato per creare una simulazione di soccorso ma era fine a sé stesso: attività dimostrativa di ciò che in Croce Rossa si può fare. “Colpiti dalla competenza della volontaria nel ricreare ferite – spiega Antonio Ravettino, DTR salute – molte persone si sono fermati per domandarle a quale scopo servissero i trucchi, venendo a conoscenza che i truccatori sono fondamentali per ricreare simulazioni il più reali possibili durante le esercitazioni”.

Il DTR Salute con la Delegata dell’obiettivo strategico Sviluppo e Comunicazione, nonchè Trainer Manovre Salvavita, Cristiana Pepino, dal palco, hanno mostrato alla popolazione le manovre sia di disostruzione pediatrica e adulta che del massaggio cardiaco, il tutto spiegato dallo speaker. “Molte persone si sono avvicinate – prosegue Antonio – e alcune di loro hanno avuto piacere di provare le tecniche di primo soccorso. Ovviamente, per rispetto delle norme igieniche, i manichini tra una persona e l’altra venivano sanificati”.

 

Come reputi questa giornata?

“Per essere la prima volta che partecipiamo a un festival – spiega Ravettino – reputo la giornata proficua. L’affluenza è stata altalenante, il maggiore afflusso è stato a ridosso delle ore di cena, ma complessivamente la popolazione ha reagito bene e interessata a ciò che abbiamo proposto. Una buona risposta, secondo me, è avvenuta grazie alla vasta gamma di nozioni offerta: più attività, più attrazione. Inoltre, ho notato che l’RCP ha richiamato molto l’attenzione di chi passava grazie, oltre allo speaker, alla canzone Stayin’ Alive, utilizzata per scandire il ritmo delle compressioni”.

 

Come mai non avete inglobato i simulatori?

“Ci avevamo pensato – continua il DTR – ma non conoscendo la risposta della popolazione abbiamo evitato per paura che diventasse troppo dispersivo. Però, è stato molto d’impatto quando una bambina del pubblico si è offerta per simulare la disostruzione. Perciò, per le prossime volte si potrebbe pensare a qualcosa di più articolato (simulatori e trucco), ma è difficile organizzare prima le risorse per il giorno dell’evento. Infatti, dopo aver trovato, a mio dire, la “formula vincente”: argomenti su vasta gamma, adesso bisogna puntare alle risorse”.    

Alla giornata informativa a partecipato anche un Operatrice esperta di trucco che ha simulato due divere riproduzioni di trauma della cute.


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