Sabato 10 e domenica 11 luglio 2021. Il comune di Alassio, ospiti del festival della cultura, è stato teatro delle componenti SeP  e Unità cinofila della Croce Rossa Regionale.

Il festival della cultura di Alassio in Piazza Partigiani in alcuni week end vede la partecipazione della Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Liguria con diversi argomenti. I primi incontri svolti hanno visto l’intervento di Chiara Urci, Referente Regionale del SeP (Servizio Psicosociale) e l’Unità Cinofiladella  che hanno intrattenuto la cittadinanza con dimostrazioni. 

Sabato 10 luglio

In questa giornata dalle ore 16:00 alle 23:00 il tema CRI affrontato era il lavoro del SeP, illustrato da Chiara Urci. A lei sono state fatte diverse interviste da parte dello staff del festival riguardo il servizio svolto, a livello psicologico, dalla Croce Rossa durante l’emergenza Covid-19. “Il servizio psicosociale – ha raccontato Chiara – durante questo periodo si è adoperato a prestare supporto su diversi fronti: ai volontari, alla popolazione e alle altre forze che hanno operato durante la pandemia. Alla popolazione aiuto è stato dato tramite gli sportelli dell’ascolto e grazie all’intesa sancita con l’ordine degli psicologi”. 

Per divulgare l’operato alla cittadinanza sono stati allestite delle presentazioni con il supporto di materiale divulgativo. Alcune persone, incuriosite, si fermavano a fare domande per capire meglio questo servizio CRI che non conoscevano. “A loro – delucida Urci – spiegavo che il nostro compito non è solo quello di operare in caso di emergenze. Noi psicologhe siamo attive sulla: prevenzione, progettazione e formazione dei componenti CRI, altri corpi come le forze dell’ordine e della popolazione”. 

Apporteresti delle modifiche per migliorare?

“Da quest’anno – spiega Chiara – ho appreso che avrei dovuto inserire più filmati che mostravano il nostro operato e organizzare delle attività per coinvolgere sia i bambini che gli adulti dove inserire approfondimenti formativi più strutturati, incentrati su temi particolari come la salute della popolazione”.

 A livello emotivo cosa ti porti dietro?

“Dopo anni – conclude la Referente SeP – dove non si sono potute fare attività in piazza, tornare a contatto con la gente è stato emozionante. Ho appreso, ancora di più, quanto sia fondamentale l’interazione: è un canale che non si potrà mai sostituire. Dal “vivo” è possibile comunicare sia a livello verbale che para verbale e questo consente di effettuare una comunicazione più efficace e autentica. Inoltre, sono estremamente felice di aver potuto assistere alla piacevole sorpresa delle persone nel momento che apprendevano l’esistenza del nostro lavoro: capivano che chiunque, sia i volontari che la popolazione, non era sola a superare le difficoltà.”

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Domenica 11 luglio

In questa giornata dalle ore 17:00 alle 23:00, il festival di Alassio ha ospitato l’Unità cinofila con i cani Dafne e Nabuk. Nel pomeriggio di domenica 11 luglio Edoardo Ovi, Maika Repetto e Schiaffino Barbara hanno intrattenuto la popolazione di tutte le età con i propri cani. Le attività proposte sono state: attività con gli attrezzi (tubo, passerella), condotta e mini-simulazione di ricerca. “Durante il periodo che eravamo lì – spiega la conduttrice Schiaffino Barbara – si sono avvicinate molte persone interessate a Dafne e Nabuk e al nostro operato. Tra le varie domande posteci, frequente è stata quella riguardante la proprietà del cane. Le persone sono abituate che i cani-poliziotto sono di proprietà della Polizia e sono rimasti sorpresi nell’apprendere che i cani dell’unità cinofila della CRI sono di proprietà del conduttore. Con questa conoscenza abbiamo potuto vedere molti proprietari, che avevano piacere di occupare il tempo con il proprio cane, interessati al nostro lavoro. Altra curiosità che ci hanno chiesto riguardava il come si faceva capire al cane di abbaiare durante le ricerche. L’innesco, spiegavamo, avviene a seguito di diverse prove: ci sono cani che preferiscono il giochino, altri il cibo. Una volta compreso l’innesco il figurante muove a zig-zag il cibo o il gioco davanti al cane per stimolarne l’istinto predatorio e ogni volta che si mette a cuccia, viene premiato. L’impegno richiesto è lungo e costante perché si inizia da vicino per allontanarsi sempre di più sino a quando il figurante non è più a vista. Il lavoro più arduo avviene per insegnare la segnalazione: mettersi accanto al figurante senza toccarlo, questo è fondamentale perché non tutte le persone soccorse gradiscono il contatto con il cane, e abbaiare nel tempo in maniera costante sino all’arrivo del conduttore”. 

Qualcosa da migliorare?

“La nostra posizione era perfetta, avevamo il palco tutto per noi e questo ci ha permesso di lavorare bene ed essere visti dai passanti. Molto efficaci sono stati i video che consentivano di proiettare il nostro operato e le persone che non erano presenti. Unica cosa che includerei per un prossimo evento sono le attività di gruppo già utilizzate durante altre attività di piazza per consentire di avere un maggiore contatto diretto con la popolazione. In queste isole sarebbero presenti palloncini per bambini, i bambini potrebbero giocare con i cani presenti e diventare “piccoli conduttori””. 

Sharon Tempesti

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