Prima tappa: 22 giugno 2021
Cos’è il GiroV Torino-Solferino
Questo progetto nasce con diverse finalità. Grazie alla collaborazione di 40 Comitati si cerca di promuovere il patrimonio culturale delle 8 regioni della tratta e di valorizzare le zone colpite da emergenze, ricordando il lavoro svolto dai Volontari.
Partiti da Alba i ciclisti hanno percorso 154 km tra i territori del Piemonte e della Liguria. In quest’ultima dopo una breve sosta al Comitato di Ronco Scrivia e a quello di Campomorone per visitare il Museo CRI, sono ripartiti alla volta del traguardo della prima tappa: la Radura della Memoria sotto il Ponte San Giorgio (Genova). Ad accoglierli c’erano diversi Comitati territoriali insieme a: Protezione Civile, ANPAS, il Presidente Regionale Maurizio Biancaterra e Sergio Gambino, Consigliere comunale con Delega alla Protezione Civile. Tema fondamentale di questo Giro è il ricordo dell’attività svolta dai Volontari durante le emergenze, per questo motivo, non solo i Volontari della Croce Rossa Italiana, ma tutti coloro che insieme a noi si sono prestati nel soccorso emergenziale.
Arrivo
Il primo a prendere parola è stato Giancarlo Perazzi da Acqui Terme, ciclista e organizzatore del GiroV.
“Siamo arrivati in ritardo – spiega Giancarlo – per qualche problema affrontato, come il vento contro. È un piacere per noi essere accolti dal grande e caldo cuore di Genova, ma soprattutto, è un’emozione trovarci sotto al Ponte San Giorgio. Vediamo, con piacere, che ad accoglierci non c’è solo Croce Rossa ma tante divise diverse. Questo fa emergere come Genova sia costellata da diversificate realtà che unite fanno la forza”.
“Grazie a questa occasione – prende parola Federica Bonelli, Presidente del Comitato di Genova – abbiamo avuto l’opportunità di riunire più Associazioni, con le quali in molte occasioni abbiamo collaborato”.
Dopo aver porto i propri ringraziamenti il Consigliere Delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino continua: “È bella l’idea di mettere in luce le zone italiane colpite dalle emergenze. Oggi, con l’unione dei colori delle divise si vuole mettere in evidenza il sostantivo Volontariato, senza distinzioni. Il dramma del crollo non è paragonabile a un terremoto che vede coinvolta un’area molto più ampia, ma è stato un momento difficile dal punto di vista umano, logistico ed emotivo. Durante quest’occasione, Genova ha assistito a una sinergia che ha visto coinvolti non solo i volontari del soccorso ma anche la stessa popolazione che cercava di aiutare come poteva. Eravamo tutti un’unica cosa per la città. Anche durante il lockdown si è potuta vedere questa unione: i cittadini continuavano a far squillare i telefoni per mancanza di cibo e solo grazie al lavoro di squadra si è potuto sopperire a questi bisogni. Concludo dandovi il ben arrivato a Genova”.
“Grazie per aver scelto come prima tappa Genova – interviene il Presidente Regionale, Maurizio Biancaterra – siamo onorati per questo. Ognuno di voi, sulla maglietta, porta uno dei Sette Principi: pilastri della nostra Associazione. Ogni volta che li leggo sono orgoglioso e voi, con questo viaggio, li state portando in “giro”. Grazie per tutto e ci vediamo il 26 giugno a Solferino”.
Lettura dei Principi
Consegnati i gagliardetti di riconoscimento ai partecipanti, si è giunti alla conclusione dell’evento con la lettura dei sette Principi da parte dei giovani del Comitato di Genova Ponente: Umanità; Imparzialità; Neutralità; Indipendenza; Volontarietà, e dei volontari del Comitato di Campomorone: Unità e Universalità.
L’enunciazione ha inizio con Umanità, esposta da Nicolò e affiancato dal ciclista Andrea da Bergamo, si prosegue con: Imparzialità, Principio scritto sulla maglietta di Saverio da Bolzano e letto da Emanuel; Neutralità, Luca da Padova ed espresso da Leonardo; Indipendenza, portato da Paolo da Vicenza ed esposto da Angela; Volontarietà, letto da Elena e condiviso da Albert da Stradella (Pavia) e Fabio da Brescia; Unità espresso da Graziana e portato da Giancarlo da Acqui Terme. Si conclude con la lettura del principio Universalità a opera di Cecilia, affiancata da Momo di Settimo Vittore (Torino).
Un ligure nel gruppo
Alcuni Volontari si sono aggiunti al gruppo durante il tragitto. È il caso di Marco del Comitato di Ceriale (SV), portatore del Principio Volontarietà, che a causa del lavoro ha iniziato il suo percorso da Campomorone.
Perché hai scelto di partecipare?
“Mi è stato chiesto – risponde il ciclista – perché vado in bici. Ho accettato perché le emozioni che mi giungono dal poter portare in “giro” i Principi sono molto forti e belle. Altri sentimenti, si aggiungono grazie alla possibilità di stringere nuove amicizie con Volontari di altre Regioni e di poter condividere la mia passione della bici e della Croce Rossa”.
Sharon Tempestini