Anche la Croce Rossa è stata attivata, con le sue strutture, sotto il coordinamento della Prefettura di Genova, sabato 19 luglio, alla Fiera di Genova per l’arrivo della nave cisterna con a bordo 106 profughi.
Durante lo sbarco dei migranti, personale del Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana della Liguria presente al padiglione della Fiera, ha svolto attività a supporto delle Forze dell’Ordine  effettuando un primo censimento dei bisogni e la prima accoglienza. Logistica e partecipazione con proprio personale medico e infermieristico hanno invece supportato l’attività del 118.
Con una cucina da campo sono stati riscaldati i pasti forniti da Caritas e sono state distribuite, dai volontrai CRI,  bottigliette d’ acqua.
Oltre a medici e infermieri, presenti sul posto anche psicologi CRI. Un mediatore culturale della Croce Rossa ligure che parla tre lingue: arabo, francese e inglese è salito, coordinato dal 118,  già dalle prime ore del pomeriggio, a bordo dell’imbarcazione che ha trasportato i migranti dalla rada al porto. Oltre al mediatore culturale, uno psicologo e una volontaria CRI, che parlano francese e inglese, hanno supportato i migranti durante il trasbordo dalla petroliera al porto.
Sul posto anche il gruppo TLC (Telecomunicazioni) con carro radio; sono state  allestite 4 tende mentre 3 ambulanze erano presenti alla fiera in caso di necessità..
La professionalità dimostrata dal personale della Croce Rossa ligure è stata altissima e l’umanità e la comprensione che ogni singolo volontario presente hanno saputo infondere sia ai migranti che a tutti i presenti, sono state davvero palpabili. Mai come sabato, i 7 principi di Croce Rossa, di cui tutti i volontari ne sono portatori orgogliosi, sono stati trasmessi e messi in pratica e resteranno nei cuori di chi, quel caldo pomeriggio di fine luglio, si è trovato a vivere una insolita (almeno per la Liguria) esperienza.