Anche il nucleo S.M.T.S. della Croce Rossa della Liguria ha partecipato a Bresso (MI) all'esercitazione di ricerca e soccorso in ambiente urbano

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L’esercitazione comprendeva la simulazione di un crollo di edifici e le reazioni conseguenti allo scenario ipotizzato si sono articolate in varie fasi secondo quanto previsto dalle Linee guida IN.S.A.R.A.G. (International Search and Rescue Advisory Group). Nello specifico, si trattava di garantire il salvataggio del maggiore numero possibile di persone mantenendo livelli di sicurezza accettabili per i soccorritori, attraverso la valutazione strutturale dei crolli (Structural Evaluation), l’organizzazione (Work-Site Triage) e messa in sicurezza del cantiere, anche mediante azioni di puntellamento, il Marking, ovvero, la delimitazione dell’area di lavoro, ma anche dell’area bonificata, che mutano di continuo in relazione all’evolversi dello stato dell’arte, per indicare ai soccorritori dove si è già intervenuti e dove no. L’individuazione delle vittime si sviluppa, invece, attraverso il Call Out, cioè la ricerca acustica e visiva, la ricerca con le unità cinofile, quella strumentale, che utilizza geofoni e sonde termiche. Anche la penetrazione in macerie è una fase importante e delicata della ricerca che è stata effettuata nel corso dell’esercitazione.
Mentre queste attività sono principalmente di competenza dei V.F.F., alcune fasi della ricerca e soprattutto del soccorso alle vittime sulla superficie e nel corpo delle macerie hanno coinvolto Croce Rossa. I S.M.T.S., in particolare, hanno effettuato il Triage primario (valutazione, classificazione e condizionamento delle vittime, in relazioni alle varie classi di gravità e urgenza, definizione aree di raccolta, ecc.) ed evacuato le vittime, insieme alle Squadre dei Pompieri (Noria di ricupero: evacuazione delle vittime dal “Cantiere” al luogo di trattamento). La C.R.I. ha, inoltre, allestito un Posto Medico Avanzato (P.M.A.) con propri medici e infermieri, che hanno svolto il Triage secondario (riclassificazione, condizionamento e priorità di evacuazione delle vittime verso il luogo di trattamento). Anche in questa occasione è stato utile il lavoro dei Truccatori C.R.I. che con il maquillage hanno saputo ricreare fedelmente le connotazioni delle “vittime” del crollo. Infine il Posto di Comando Operativo (P.C.O.), costituito a bordo di un A.F.L./U.C.L. V.F.F. – Unità di Crisi Locale, si è occupato della direzione e gestione di tutte le operazioni di soccorso.
Una esperienza esaltante che speriamo segni, finalmente, l’avvio di un percorso che porti la C.R.I. al raggiungimento di un obbiettivo inseguito da tempo, che i S.M.T.S., in particolare, desiderano fortemente, come la formazione di Squadre U.S.A.R..

 
 
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