Emergenza maltempo

 
 
Sala operativa regionale Cri

Primo bilancio dell’attività coordinata dalla Sala operativa regionale CRI

Cessata la fase acuta dell’emergenza maltempo – la Protezione civile preannuncia un declassamento delle allerte da rosso ad arancio per l’assetto idrogeologico e a giallo per quello idraulico – è giunto il momento di fare un primo e parziale bilancio dell’intervento messo in campo dalla Croce rossa italiana del Trentino attraverso l’analisi dei report stilati dalla Sala operativa regionale (Sor).
Il Comitato provinciale Cri di Trento si è attivato con la Sor, presso la sede di via Muredei, domenica 28 ottobre alle 14.30, con un’attività H24 tutt’ora in corso. Oltre duecentocinquanta i volontari messi in azione su tutto il territorio provinciale – numero peraltro che si incrementa di ora in ora – per far fronte alle emergenze sanitarie e alle esigenze logistiche.
Su richiesta di Trentino Emergenza sono state attivate ambulanze aggiuntive e allestiti Posti medici avanzati (Pma) a Pozza di Fassa, Pellizzano e Folgaria con in pronta partenza il Pma provinciale da Lavis e quello di Canal San Bovo. Venti i volontari, tra medici e infermieri, attivati per la copertura delle figure sanitarie.
Sono stati attivati sette centri di accoglienza per la popolazione evacuata, precisamente a Trento centro (Madonna Biaca), Malè e Dimaro in Val di Sole, Ziano di Fiemme e Moena, Rovereto e Borgo Valsugana. All’interno dei centri è stata svolta attività di censimento e di supporto alla popolazione. A Dimaro, per la ricerca di una persona scomparsa, sono state attivate le Unità cinofile. Attualmente
è ancora attivo un servizio aggiuntivo di copertura su Dimaro con ambulanze e soccorritori abilitati al soccorso sanitario
Personale Cri è stato presente nei Centri operativi comunali (Coc) laddove insediati dai sindaci e presso la Sala operativa del dipartimento Pc del Trentino come ufficiale di collegamento tra Trentino Emergenza e la Sor Cri.
L’opera dei soccorritori trentini ha anche varcato i confini della provincia. Su attivazione dalla Sala operativa nazionale (Son), nella mattinata del 30 ottobre sono stati inviati con un mezzo fuoristrada nel Bellunese a dar manforte in supporto ai colleghi veneti nelle operazioni di ripristino della viabilità interrotta da frane e caduta di alberi. La missione è tutt’ora in corso con cambi turno ogni tre giorni.

 

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