NAVE DI SALVATAGGIO O TAXI DEL MARE?
- La nave Aquarius utilizzata per il soccorso dei migranti in mare
In un mese e mezzo ha effettuato decine di soccorsi, 2500 persone portate a terra, almeno 250 da “attenzione medica urgente”. “Ustioni da carburante misto acqua salata, bruciature da agenti chimici, fratture scomposte alle gambe e alle braccia, crisi epilettiche, ipoglicemia”. E poi i cadaveri. “Io ne ho visti almeno una decina. Soffocati, morti per asfissia dovuta alla calca della gente o alla denutrizione. E sono solo quelli che abbiamo trovato noi, perché di solito, quando arriviamo, i deceduti sono già stati gettati in mare”. Senza contare le persone annegate in precedenza, che nessuna sa né chi né quanti siano.
È il racconto al Corriere della Sera di Alessandro Jachetti, 31enne, medico con specializzazione in medicina di emergenza-urgenza. Lavora al Policlinico di Milano e, lo scorso anno con Medici Senza Frontiere, era a bordo della “Prudence”, la nave “sorella” dell’Aquarius approdata in Spagna a metà giugno dopo la difficile traversata nel Mediterraneo, con a bordo circa 630 migranti.
Il dott. Jachetti sarà a Buccinasco il prossimo mercoledì 18 luglio alle ore 21.00 presso il Centro Culturale Robarello (via privata Mulino 10 a Buccinasco nel seminterrato dell’asilo nido “Il Giardino dei Piccoli”), per un incontro dal titolo “Nave di salvataggio o taxi del mare?“, organizzato dalla Croce Rossa di Buccinasco, con il patrocinio del Comune. Un momento importate per ascoltare una testimonianza diretta, “racconti di soccorsi in mare da parte delle ONG”, come recita il sottotitolo.
“Invitiamo i cittadini a partecipare numerosi – dichiara Rosa Palone, assessora al Welfare del Comune di Buccinasco – per ascoltare la testimonianza diretta di un giovane medico che ci aiuterà a fare chiarezza di quanto accade nel mar Mediterraneo e del prezioso ruolo di organizzazioni umanitarie che si adoperano per soccorrere i migranti che fuggono dai loro Paesi d’origine”.
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